Opere d’arte in cemento armato della Sardegna
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Descrizione
Giovedì 15 febbraio ore 17:00 vi aspettiamo presso la Basilica di San Saturnino in piazza San Cosimo a Cagliari per “Opere d’arte in cemento armato della Sardegna”.
Fausto Mistretta, docente di Tecnica delle Costruzioni e di teoria e progetto di ponti dell’Università degli Studi di Cagliari, terrà l’incontro nell’ambito della rassegna “Dialoghi di archeologia, architettura, arte e paesaggio” a cura di Maria Antonietta Mongiu e Francesco Muscolino.
Si parlerà delle tante opere in calcestruzzo armato nella realizzazione delle quali la Sardegna non è stata ai margini dell’innovazione tecnologica e che hanno di fatto caratterizzato l’estetica architettonica. L’analisi di alcune di esse, dal punto di vista dello strutturista, è l’occasione per la scoperta di alcune opere iconiche della nostra città e della Sardegna. Si risalirà al Settecento, allo snodo nell’utilizzo di nuovi materiali da costruzione e alla Rivoluzione francese che fonda i luoghi dove si formano nuovi saperi e istituzioni. Si risalirà al 1795, all’École Polytechnique che Napoleone Bonaparte, nel 1804, trasferì nel Quartiere Latino di Parigi, dandole status militare. L’École polytechnique, sarà il faro per le Scuole di ingegneria in cui si sono formati gli ingegneri in grado di “calcolare” una struttura a telaio. Il rapporto tra i mondi dell’ingegneria strutturale e dell’architettura, distanti, in una prima fase, a fine ‘800 si riavvicinano con François Hennebique, che brevettò un sistema edilizio chiamato “calcestruzzo armato” con l’intuizione e la volontà di sperimentare i confini del nuovo materiale. Il Novecento segna uno spartiacque, un punto singolare nell’evoluzione delle tecniche costruttive, con l’affermazione del cemento armato. Alcuni architetti illuminati capirono le potenzialità del nuovo materiale, che poteva assumere qualsiasi forma, rendendolo protagonista delle loro opere e originando nuovi linguaggi architettonici e forme artistiche. Un protagonista assoluto nell’affermazione delle nuove tecnologie costruttive fu un sardo, l’ingegner Giovanni A. Porcheddu licenziatario esclusivo per l’Italia del «Systéme Hennebique» al quale apportò importanti migliorie.
L’incontro si terrà alle ore 17:00 presso la Basilica di San Saturnino oppure potrà essere seguito da remoto in diretta streaming su Facebook e YouTube.
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- https://museoarcheocagliari.beniculturali.it/