Lunedì 25 aprile - Apertura del Castello di Moncalieri
Apertura
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Descrizione
Il castello fu residenza preferita di Vittorio Amedeo II, che vi morì nel 1732 dopo aver abdicato in favore del figlio Carlo Emanuele III. Durante il regno di quest’ultimo, l’edificio fu oggetto di numerosi interventi, sotto la direzione di Benedetto Alfieri; gli abbellimenti proseguirono al tempo di Vittorio Amedeo III (morto a Moncalieri nel 1796), con l’intervento dell’architetto messinese Francesco Martinez.
L’arrivo delle truppe francesi apportò gravi danni all’edificio, che fu utilizzato come caserma e ospedale militare. Nel 1817, sotto Vittorio Emanuele I, si intrapresero le operazioni di restauro: furono allora realizzati lo scalone a tre rampe in marmo di Carrara e la cavallerizza in fondo al cortile principale. Nel periodo risorgimentale, gli appartamenti di Vittorio Emanuele II e della regina Maria Adelaide vennero riallestiti e arredati secondo il gusto eclettico tipico della seconda metà dell’Ottocento, cancellando quasi completamente le tracce dei secoli precedenti.
Il 20 novembre 1849 vi fu firmato il Proclama di Moncalieri, controfirmato da Massimo d’Azeglio, con cui il re scioglieva la Camera dei Deputati e faceva approvare alla nuova Camera il trattato di pace con l’Austria.
Dopo essere stato occupato durante la seconda guerra mondiale dai nazi-fascisti, dai partigiani ed infine dagli sfollati, nel 1948 il complesso diventò sede del I Battaglione Carabinieri “Piemonte”. Gli appartamenti reali sono stati restaurati e aperti al pubblico nel 1991. Il 5 aprile del 2008 il torrione sudest del Castello è stato colpito da un violento incendio che ha reso necessaria la chiusura del percorso di visita e un nuovo ciclo di restauri.
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