La pittura che suona, dialoghi tra musica e arte. “Dell’aria… del legno… del suono…”

Insieme alle aperture straordinarie festive il ricco programma di Lucca Classica Music Festival  fa tappa nei musei nazionali di Lucca Villa Guinigi e Palazzo Mansi con la nuova edizione del progetto "La pittura che suona, dialoghi tra musica e arte" in collaborazione con l’associazione Concentus Lucensis, che si occupa dal 1985 di musica e danza antica promuovendo corsi e laboratori di ricerca ed esecuzione filologica.

Lunedì 25 aprile alle 11.00  al Museo Nazionale  di Villa Guinigi  Paolo Faldi terrà una lezione concerto dal titolo” Lodatelo…con i Flauti”. Nell’incontro attraverso una serie di dipinti e immagini si  ricostruirà la storia del flauto diritto tra il medioevo ed il rinascimento.

Al Museo nazionale di Palazzo Mansi, alle 16.00  è in programma “Dell’aria… del legno… del suono…” un percorso musicale-artistico  con  strumenti a fiato tardo  rinascimentali  e barocchi  in dialogo con i quadri e gli affreschi del museo. Le esecuzioni musicali sono di Paolo Faldi ai  flauti dolci e dell’ensemble di Concentus Lucensis: Antonio Barsanti, flauto traversiere Linda Severi flauto dolce contralto ed oboe barocco, Francesca Mascolo, clavicembalo.

Ogni iniziativa sarà accompagnata da visite guidate a cura dello staff del museo. Ingresso 5 euro + biglietto del museo con prenotazione obbligatoria a concentuslucensis@gmail.com e green pass.

Il progetto “La Pittura che suona”, giunto alla sua quinta edizione, nasce dall'esigenza d’ incontro e di dialogo  tra musica ed arte; protagonisti di questa edizione saranno  gli strumenti a fiato di legno e le loro rappresentazioni nell’arte dal medioevo al barocco.

Tutte le iniziative si propongono di dare suono all'immagine pittorica mostrando gli strumenti rappresentati nelle opere analizzate e facendoli suonare dal vivo, completando il percorso con la spiegazione tecnica del loro funzionamento e cercando  di ricreare in modo evocativo ma anche filologico, lo sfondo sonoro che quel dipinto o affresco, vuole raccontare anche attraverso l'esecuzione di brani contestuali alle rappresentazioni pittoriche prese in analisi.