
Giornate Europee del Patrimonio 2020 nel Parco Archeologico dell'Appia Antica: apertura straordinaria della mostra “L’Appia ritrovata. In cammino da Roma a Brindisi” di Paolo Rumiz e compagni.

Apertura
Date di apertura
Evento giornaliero
Prenotazione Non richiesta
Orario di apertura:
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- Mar
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- Chiuso
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- Chiuso
- Dom
- 15:00 - 18:00
Informazioni apertura
InfoDescrizione
Prosegue il viaggio alla riscoperta della Regina Viarum, con la mostra fotografica, documentaria e multimediale "L'Appia ritrovata. In cammino da Roma a Brindisi". L’esposizione è un invito alla riscoperta del tracciato della Regina Viarum, secondo il viaggio, raccontato anche in letteratura, compiuto da Paolo Rumiz e un piccolo gruppo di compagni nel 2015. Nel pomeriggio sarà possibile visitare la mostra accompagnati dal personale del Parco.
La mostra fotografica, documentaria e multimediale “L’Appia ritrovata.
In cammino da Roma a Brindisi” di Paolo Rumiz e compagni allestita nel
Casale di Santa Maria Nova, giunge a compimento con un ultimo allestimento a
Roma proprio lungo il percorso della Regina Viarum, dopo tre anni di attività e
sei tappe che, partendo dal Lazio (Roma), hanno interessato la Campania (Santa
Maria Capua Vetere e Benevento), la Basilicata (Melfi) e la Puglia (Taranto e
Brindisi).
L’esposizione intende sancire la riscoperta e la restituzione al Paese
dell’intero itinerario della prima grande via europea, da Roma a Brindisi,
percorsa interamente a piedi nel corso di 29 giorni di cammino nell'estate 2015
da Paolo Rumiz, Riccardo Carnovalini, Alessandro Scillitani e Irene
Zambon.
“La Regina Viarum unisce territori ricchi di uno straordinario patrimonio
culturale, naturale e paesaggistico, recupera un patrimonio archeologico unico
e ha le caratteristiche per divenire un cammino lungo il quale viaggiatori
consapevoli e curiosi possono dar vita a quel turismo diffuso capace di
divenire il traino della crescita sostenibile del territorio. È nostro preciso
dovere investire ogni energia in questo progetto, che ha il merito di puntare
sulla cultura per promuovere e sostenere lo sviluppo economico e sociale del
Mezzogiorno”, sostiene il Ministro Dario Franceschini.
La mostra, promossa dal Servizio II del Segretariato Generale del Ministero
per i beni e le attività culturali e per il turismo nell'ambito del progetto
Appia Regina Viarum – Valorizzazione e messa a sistema del cammino lungo
l’antico tracciato romano dell’Appia, in collaborazione con il Parco
Archeologico dell’Appia Antica diretto da Simone Quilici, è un invito alla
scoperta attraverso gli scatti di Riccardo Carnovalini, le fotografie di
Antonio Politano (realizzate per National Geographic Italia) e i filmati
"on the road" di Alessandro Scillitani.
L’esposizione si svolge come un racconto su un rotolo di pergamena, capace
di farci avanzare nel tempo e nello spazio, lungo la linea della traccia, con
l’indicazione delle città, delle stationes, dei ponti, fiumi, dei
passi attraversati. Oltre alle foto, ai filmati e alle musiche originali di
Alfredo Lacosegliaz, comprende mappe antiche e moderne, la tracciatura del
percorso in tappe su un grande plastico dell’Italia meridionale, fotografie e
documenti provenienti dagli Archivi della Società Geografica Italiana Onlus e
infine un cippo in pietra che riporta scolpito il simbolo composto dai grafemi
che compongono ‘APPIA’ adottato come segnavia del cammino dal Mibact
nell'ambito del progetto Appia.
È compito di ciascuno di noi, come cittadini, restituire alla Res
Publica questo bene scandalosamente abbandonato, ma ancora capace –
dopo ventitré secoli – di riconnettere il Sud al resto del Paese e di indicare
all'Italia il suo ruolo mediterraneo. Appia è anche un marchio, un “brand” di
formidabile richiamo internazionale. Un portale di meraviglie nascoste
decisamente più vario e di gran lunga più antico del Cammino di Santiago,
spiega Paolo Rumiz.
Percorrendo la mostra si potrà rivivere un’avventura che, partendo da Roma,
attraversa i Colli Albani, passa sotto i Monti Lepini, lungo i boscosi Ausoni,
ai piedi dei cavernosi Aurunci, prosegue nella Campania Felix, sui
monti del Lupo e del Picchio, nell'Italia dimenticata degli Osci, degli Enotri
e degli Japigi per terminare infine in Apulia. Un itinerario che è ancora più
affascinante ripercorrere all'interno nella tenuta di Santa Maria Nova sulla
via Appia Antica, vivida testimonianza dell’evoluzione del paesaggio sull'Appia
e di una frequentazione che, dalle più precoci fasi romane fino ai nostri
giorni, non si è mai interrotta. Dalle finestre del Casale che ospita la mostra
sono visibili gli scavi delle terme di età romana, i claustra medievali,
le imponenti cisterne, e naturalmente i basoli della Via Appia Antica.
Posizione
Villa di Capo di Bove
via Appia Antica, 222 - 00178 Roma (RM)
Contatti
Simone Quilici
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