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#iorestoacasa e vi racconto del cavallo e della colomba di Alboino
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Informazioni apertura
Info
12:30
Descrizione
Buongiorno cari amici, tutto bene?
Come vi avevamo promesso ieri, oggi vi raccontiamo la storia della colomba di Pasqua e di un sovrano longobardo.
Il 3 settembre 569 i Longobardi conquistarono Milano e si diressero poi su Ticinum. La città, circondata da solide mura e che poteva ricevere rinforzi e approvvigionamenti per via acqua, resistette valorosamente tre lunghi anni, arrendendosi solo nel 572. Alboino, irritato da tanto valore, emise il famoso giuramento di mettere a ferro e a fuoco Pavia. Ma, mentre stava per entrare in città, il suo cavallo stramazzò al suolo e non si riusciva in alcun modo a farlo rialzare. Fra tanta confusione, un vecchio fornaio pavese si avvicinò al re portando su un vassoio un dolce profumato dalla vaga forma di un uccello, appena sfornato. Il cavallo immediatamente si rialzò e Alboino, liberato da quel peso, chiese al vecchio il perchè di quel dono. "E' Pasqua domani, o gran Re, e ti offro il miglior dolce che mi sia riuscito di confezionare. Il mio dolce rappresenta la colomba, simbolo dell'umiltà, della pace e del perdono; ciò ti induca, Alboino, a ritirare il tuo giuramento a danno dei pavesi, i quali nessun torto hanno se non di aver difeso la loro città". E così fu. Da quel giorno la colomba pasquale è il dolce preferito e augurale di tutti gli italiani.
Queste due bellissime leggende sul cavallo di Alboino e la Colomba di Pasqua sono tratte dai libri "Le carte dei cibi" di Luisa Erba e Agnese Visconti e "Tribolamenti longobardi" con tavole di Marco Giusfredi e testi storici di Maria Chiara Succurro e Luigi Casali, presentati con grande successo in Salone Teresiano.
La meravigliosa tavola che pubblichiamo è del caro amico e artista Marco Giusfredi.
Domani, per chiudere la settimana, una sorpresa.
Seguiteci e vogliateci sempre bene. Vi aspettiamo su facebook!
#iorestoacasa #litaliachiamo #laculturanonsiferma
Come vi avevamo promesso ieri, oggi vi raccontiamo la storia della colomba di Pasqua e di un sovrano longobardo.
Il 3 settembre 569 i Longobardi conquistarono Milano e si diressero poi su Ticinum. La città, circondata da solide mura e che poteva ricevere rinforzi e approvvigionamenti per via acqua, resistette valorosamente tre lunghi anni, arrendendosi solo nel 572. Alboino, irritato da tanto valore, emise il famoso giuramento di mettere a ferro e a fuoco Pavia. Ma, mentre stava per entrare in città, il suo cavallo stramazzò al suolo e non si riusciva in alcun modo a farlo rialzare. Fra tanta confusione, un vecchio fornaio pavese si avvicinò al re portando su un vassoio un dolce profumato dalla vaga forma di un uccello, appena sfornato. Il cavallo immediatamente si rialzò e Alboino, liberato da quel peso, chiese al vecchio il perchè di quel dono. "E' Pasqua domani, o gran Re, e ti offro il miglior dolce che mi sia riuscito di confezionare. Il mio dolce rappresenta la colomba, simbolo dell'umiltà, della pace e del perdono; ciò ti induca, Alboino, a ritirare il tuo giuramento a danno dei pavesi, i quali nessun torto hanno se non di aver difeso la loro città". E così fu. Da quel giorno la colomba pasquale è il dolce preferito e augurale di tutti gli italiani.
Queste due bellissime leggende sul cavallo di Alboino e la Colomba di Pasqua sono tratte dai libri "Le carte dei cibi" di Luisa Erba e Agnese Visconti e "Tribolamenti longobardi" con tavole di Marco Giusfredi e testi storici di Maria Chiara Succurro e Luigi Casali, presentati con grande successo in Salone Teresiano.
La meravigliosa tavola che pubblichiamo è del caro amico e artista Marco Giusfredi.
Domani, per chiudere la settimana, una sorpresa.
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© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 18:03:48 / Ultimo aggiornamento 2020-04-14 18:03:48
Posizione
Biblioteca Universitaria di Pavia
Strada Nuova, 65 - 27100 Pavia (PV)
Contatti
Responsabile: