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#iorestoacasa e vi mostro la settima puntata de La grande bellezza dei libri
Apertura
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Prenotazione Non richiesta
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- Chiuso
Informazioni apertura
Info
12:30
Descrizione
Carissimi amici, buongiorno. Come ogni venerdì e martedì l'appuntamento è
con "La grande bellezza dei libri", una breve rassegna sulla nostra
Biblioteca e alcuni dei suoi manoscritti tenuta il 25 ottobre 2019 in
Salone Teresiano alla presenza di più di cento persone. Di solito la
nostra attività didattica è rivolta sopratutto a bambini e ragazzi, in
più parlare a braccio è sempre pericoloso, quindi perdonate gli errori e
le imprecisioni e siate indulgenti. A tale proposito ci
scusiamo: Carducci non finì nell'Indice dei libri proibiti, ma Dante,
Ariosto, Fogazzaro, Ada Negri, D'Annunzio, Luigi Settembrini, Curzio
Malaparte e moltissimi altri sì.
Oggi, nella settima "puntata", parliamo di uno dei nostri manoscritti più affascinanti, l'erbario farmaceutico trecentesco Aldini 211.
Su pergamena, scritto a piena pagina, con rigatura a inchiostro, scrittura minuscola gotica, titoli in rosso e lettere iniziali dei paragrafi grandi in rosso e azzurro alternatamente, il codice si distingue per i suoi 154 disegni policromi (che occupano l’intera carta o la maggior parte di essa) raffiguranti le erbe trattate, che precedono e si alternano nel testo.
La seconda parte è occupata dalle ricette per l'utilizzo, per lo più alchemico, delle erbe. In diversi punti le carte furono raschiate con la pietra pomice per ragioni di censura, come indica la parola prohibitum posta talvolta sopra la scrittura abrasa.
Si tratta di una copia di un testo di autore anonimo vissuto nel Duecento che raccoglie cognizioni e leggende sulle proprietà terapeutiche delle piante raffigurate, con frequenti citazioni di medici e scienziati che rivelano una buona cultura nel compilatore. I disegni sono ora realistici ora fantastici, ravvivati da mani, volti, draghi, molto utili per conoscere le credenze medievali e una visione della natura sospesa tra scienza e magia.
Per ammirare alcune delle magnifiche miniature vi rimandiamo ai post pubblicati sulla nostra pagina Instagram.
Il codice è stato studiato e pubblicato: Tullia Gasparrini Leporace, Siro Luigi Maffei, Gino Pollacci, Un inedito erbario farmaceutico medioevale . Firenze, Olschki, 1952 e Il Giardino Magico degli Alchimisti. Un erbario illustrato trecentesco della Biblioteca Universitaria di Pavia e la sua tradizione. Introduzione, edizione critica e commento di Vera Segre Rutz. Milano, Il polifilo, 2000
Grazie per l’attenzione e l’affetto con cui ci seguite, buon 25 aprile e ci vediamo su facebook lunedì.
#iorestoacasa #litaliachiamo #laculturanonsiferma
Oggi, nella settima "puntata", parliamo di uno dei nostri manoscritti più affascinanti, l'erbario farmaceutico trecentesco Aldini 211.
Su pergamena, scritto a piena pagina, con rigatura a inchiostro, scrittura minuscola gotica, titoli in rosso e lettere iniziali dei paragrafi grandi in rosso e azzurro alternatamente, il codice si distingue per i suoi 154 disegni policromi (che occupano l’intera carta o la maggior parte di essa) raffiguranti le erbe trattate, che precedono e si alternano nel testo.
La seconda parte è occupata dalle ricette per l'utilizzo, per lo più alchemico, delle erbe. In diversi punti le carte furono raschiate con la pietra pomice per ragioni di censura, come indica la parola prohibitum posta talvolta sopra la scrittura abrasa.
Si tratta di una copia di un testo di autore anonimo vissuto nel Duecento che raccoglie cognizioni e leggende sulle proprietà terapeutiche delle piante raffigurate, con frequenti citazioni di medici e scienziati che rivelano una buona cultura nel compilatore. I disegni sono ora realistici ora fantastici, ravvivati da mani, volti, draghi, molto utili per conoscere le credenze medievali e una visione della natura sospesa tra scienza e magia.
Per ammirare alcune delle magnifiche miniature vi rimandiamo ai post pubblicati sulla nostra pagina Instagram.
Il codice è stato studiato e pubblicato: Tullia Gasparrini Leporace, Siro Luigi Maffei, Gino Pollacci, Un inedito erbario farmaceutico medioevale . Firenze, Olschki, 1952 e Il Giardino Magico degli Alchimisti. Un erbario illustrato trecentesco della Biblioteca Universitaria di Pavia e la sua tradizione. Introduzione, edizione critica e commento di Vera Segre Rutz. Milano, Il polifilo, 2000
Grazie per l’attenzione e l’affetto con cui ci seguite, buon 25 aprile e ci vediamo su facebook lunedì.
#iorestoacasa #litaliachiamo #laculturanonsiferma
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-06-22 12:38:27 / Ultimo aggiornamento 2020-06-22 12:38:27