Il Museo di Casa Vasari con la Basilica di San Francesco tra i protagonisti della maratona musicale dell'Italian Brass Week
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- www.giorgiovasari-ticketoffice.it/
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Domenica 31 luglio 2022, dalle ore 10.30 alle ore 24.00, Arezzo ospiterà la maratona musicale per la chiusura della 23esima edizione del Festival internazionale Italian Brass Week. Titolo della giornata Arezzo Brass City, realizzata con il contributo e il patrocinio della Fondazione Guido d'Arezzo, del Comune, della Provincia, della Direzione Regionale musei della Toscana che partecipa con il Museo di Casa Vasari e la Basilica di San Francesco, della Fondazione Ivan Bruschi, della Badia delle Sante Flora e Lucilla, della Cattedrale dei Santi Pietro e Donato di Arezzo.
Alle ore 10.30 si apre la maratona musicale al Museo di Casa Vasari e alle ore 11.30 alla Fondazione Ivan Bruschi, per Ritratti d'artista in Musica, con i solisti dell'Italian Brass Week Francisco 'Pacho' Flores, trombettista solista internazionale, artista Deutsche Gramophone, Andrea Dell'Ira, prima tromba dell'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e docente dell'ISSM 'Rinaldo Franci' di Siena, Andrea Tofanelli, trombettista solista internazionale, docente dell'ISSM 'Vecchi-Tonelli' di Modena, membro dell'International Trumpet Guild e della World Brass Association, artista Yamaha, Jens Lindemann, trombettista solista internazionale, docente all'UCLA Herb Alpert School of Music di Los Angeles, direttore artistico del Summer Brass Festival del Banff Centre, artista Yamaha, Luca Benucci, primo corno dell'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, docente della Scuola di Musica di Fiesole, solista internazionale e direttore artistico del festival, Stefan de Leval Jezierski, cornista dei Berliner Philharmoniker, docente della Karajan Academy di Berlino, Giovanni Hoffer, cornista solista e docente jazz internazionale, Zoltan Kiss, trombone solista internazionale, docente del Royal Northern College of Music di Manchester, membro dei Mnozil Brass, Lito Fontana, trombonista solista internazionale, docente della Musikschule Hall del Tirolo, del Conservatorio 'Claudio Monteverdi' di Bolzano e del Conservatorio di Musica 'Francesco Morlacchi' di Perugia, presidente dell'Italian Brass Band Association, artista Schagerl, Gabriele Malloggi, trombone basso dell'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e docente internazionale, Luciano De Luca, euphonium solista della Banda Musicale della Polizia di Stato, Bastien Baumet, solista internazionale, euphonium solista della Paris Brass Band, artista Besson, Øystein Baadsvik, solista e docente internazionale di tuba. Al pianoforte il M° Andrea Trovato, maestro collaboratore e pianista internazionale.
I solisti del Festival rievocheranno, in Musica, le più grandi personalità aretine, dal ciclo di Affreschi della Vera Croce di Piero della Francesca e il Crocifisso del Cimabue, dalle tracce della città etrusco-romana con quei perfetti equilibri cosmici delle sonorità degli ottoni in onore di Apollo, dio del Sole, della Musica e dell'Armonia, alla Chimera d'Arezzo, quel mostro generato da Tifone ed Echidna, sorella del Cerbero di dantesca memoria, cane infernale dalle tre teste, personificazione della Tempesta, scoperta nel 1553 nelle campagne di Arezzo e restaurata da Benvenuto Cellini, da Francesco Petrarca all'architetto mediceo Giorgio Vasari e le architetture musicali del tardo Rinascimento. Un viaggio musicale, artistico, letterario, sacro e profano, in una delle città toscane più suggestive e affascinanti.
Alle ore 17.00 si prosegue presso la Badia delle Sante Flora e Lucilla e, alle ore 18.00, presso la Basilica di San Francesco. Protagonisti dei due appuntamenti titolati Resonare Fibris in Brass sono l'Italian Brass Week Ensemble e i direttori: Øystein Baadsvik e Lito Fontana.
Il concerto è compreso nel biglietto di ingresso ai musei.
L'Italian Brass Ensemble passerà il testimone ai Chimerici Brass in Jazz, alle ore 18.30, presso la Terrazza della Fondazione Bruschi. La Jazz House Band insieme all'Alò Jazz Trio accompagnerà e dialogherà con I solisti Jazz del festival: Jens Lindemann e Andrea Tofanelli alle trombe, Giovanni Hoffer al corno, Zoltan Kiss al trombone e Øystein Baadsvik alla tuba. Assaporeremo quelle sonorità nate dal cuore, dall’amore, dalla mente, dall’ingegno, dalla fantasia, dalla passione, dal corpo che emette vibrazioni sensoriali. Un percorso sinestesie, quell'insieme di percezioni sensoriali, saperi ed emozioni che trovano voce nelle improvvisazioni jazz.
Il Gruppo Musici della Giostra del Saracino, dalla Terrazza del Palazzo della Provincia, alle ore 20.30, farà da guida e richiamo alla Prima esecuzione assoluta mondiale di Visioni, composizione di Arnaldo De Felice per voce recitante, campane di Arezzo ed ensemble di Ottoni, con testi tratti dalla Divina Commedia dantesca e da La Divina Mimesis di Pier Paolo Pasolini, nell'adattamento curato da Francesca Andreini ed interpretato dal soprano Sabina von Walther. Appuntamento alle ore 21.00, sul Sagrato della Cattedrale dei Santi Pietro e Donato.
L'esecuzione, in prima mondiale, della composizione del M° De Felice, commissionata dal Festival, unisce voce recitante, ensemble di ottoni e le campane di Arezzo. Quelle campane che costituiscono il fil rouge con la prima esecuzione mondiale fiorentina della giornata precedente, che legano Dante ad Arezzo, a Pier Paolo Pasolini e a Piero della Francesca. Il suono delle campane al tramonto evocato da Dante nel Canto VIII del Purgatorio sposa i Canti delle Campane pasoliniane e si materializza nella nuova creazione artistica, nata da quell'abile artigianato compositivo di stampo canoviano del M° De Felice. «Il suono delle campane è il suono della comunità che vive in un territorio antico, che vive della storia della sua città; fa vibrare i muri delle case, risuona lontano, segna lo scorrere del tempo. Il suono delle campane è simbolo di vita, del tempo fuggevole dell'esistenza umana, della stessa arsi e tesi del tempo che scorre inesorabilmente. Quel suono convive con i rumori della vita quotidiana, dei bambini che ridono o piangono, delle comunità che si ritrovano conversando, vivendo insieme. Le campane inneggiano alla pace, contro quella guerra negazione di vita. Comporre la musica delle campane è voler essere ispirati dalla e alla pace, dalla e alla gioia di vivere.», afferma il compositore che tesse un intreccio di suoni e testi vibranti, ora cantati ora cantillati, richiamando gli artisti che hanno lasciato traccia di sé in Arezzo.
Alla prima esecuzione mondiale succederà l'Italian Brass Week Ensemble diretto dal M° Benucci che, dalle ore 21.30, animerà la città d'Arezzo, rendendola vibrante e sonora, con l'esecuzione dei più noti brani dalla tradizione classica, a quelli originali per brass band, alle musiche pop e rock che dai Queen arriveranno a Santana.
La maratona musicale terminerà in Piazza Grande con l'ultimo concerto titolato Brass Stars in Jazz, dalle ore 22.30, con i solisti del festival insieme alla Sunrise Big Band. Un percorso sinestesie, quell'insieme di percezioni sensoriali, saperi ed emozioni che trovano voce nelle improvvisazioni jazz, in quella libertà creativa dell'artista e del suo strumento, rappresentazione dell'infinito nel finito, dono di invenzione e meraviglia, equilibrio armonico del bello in natura e del bello ideale, maestra del regno delle sensazioni e delle emozioni che ci apre a nuovi mondi, ci rigenera, ci fa vivere momenti intensi, in un crescendo di emozioni, sotto il cielo di Arezzo.
Sono 23 le edizioni del Festival Internazionale 'Italian Brass Week' che, quest'anno, si snoderà lungo la penisola, in tre diverse città: Roma, Firenze e Arezzo. Il Festival, ideato e organizzato dall'Associazione culturale e musicale Italian Brass Network, è diretto dal M° Luca Benucci, primo corno dell'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, docente della Fondazione Scuola di Musica di Fiesole onlus.
Il titolo dell'edizione 2022 è The Secret Craft of the Musical Artwork: from Body and Mind to Heart – L'artigianato segreto dell'opera d'arte musicale: dal Corpo e dalla Mente al Cuore -, omaggio ad Antonio Canova, nel 200esimo anniversario dalla sua morte, ed è dedicata a Dale Clevenger, primo corno della Chicago Symphony dal 1966 al 2013, Presidente Onorario del festival, internazionalmente riconosciuto quale “Leggenda del Corno francese”, il Maestro di tutti, una delle glorie della Chicago, come lo ha definito il M° Riccardo Muti, recentemente scomparso.
Per info www.italianbrass.com
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