I Musei nazionali del Vomero, in collaborazione con l’Associazione culturale Amici della Floridiana, inaugurano un nuovo percorso di approfondimento dedicato all’eredità culturale dei Borbone, la dinastia che fra il XVIII e XIX secolo ha contribuito a plasmare l’identità di Napoli e del Mezzogiorno. Non solo un racconto di curiosità, ma un vero e proprio viaggio tra fonti, testimonianze e suggestioni per comprendere l’impatto della Corte sull’urbanistica, sull’arte e sulla società del Regno.

Il ciclo prende avvio sabato 13 dicembre alle 10.30, presso l’Auditorium di Villa Floridiana, con un incontro che intreccia rigore storico e storia del costume, riportando alla luce le tracce ancora vive di quel passato nelle tradizioni e nell’immaginario partenopeo.

Dopo i saluti istituzionali di Patrizia Piscitello, storica dell’arte e responsabile delle collezioni del Museo, sarà la volta di Marco Perillo, giornalista de Il Mattino e scrittore, che presenterà la guida Il Sogno Reale, distribuita in omaggio ai partecipanti. Perillo accompagnerà il pubblico in un percorso che, dalla salita al trono di Carlo III nel 1734 fino al regno di Francesco II, racconta la trasformazione di Napoli da viceregno a capitale europea. Un racconto che mette in evidenza come le scoperte archeologiche di Ercolano e Pompei e la costruzione di infrastrutture moderne non furono soltanto opere pubbliche, ma strumenti di una precisa strategia politica e culturale per affermare il prestigio del Regno tra le grandi corti d’Europa.

La mattinata proseguirà con l’intervento della professoressa Giuliana Molinaro: Un allegro convivio borbonico: dalla Floridiana dei Migliaccio a Monsù Pallino. La docente, discendente dell’intellettuale Luigi Molinaro del Chiaro, approfondirà il legame tra la Villa - dono d’amore di Ferdinando I alla moglie morganatica Lucia Migliaccio - e l’affermazione dei Monsù, i celebri capocuochi che introdussero a Napoli la raffinatezza della cucina francese. Proprio nelle cucine di residenze come la Floridiana nacque un sincretismo culinario unico, dove la tecnica d’oltralpe si fuse con la ricchezza delle materie prime campane, dando vita a piatti monumentali come il sartù e il gattò, oggi pilastri della tradizione gastronomica partenopea.

Ad arricchire l’atmosfera, gli interventi musicali degli allievi dell’Istituto Margherita di Savoia, Valeria Rossi e Vittorio Cerbone, chitarre soliste in dialogo, che proporranno un repertorio ispirato alle sonorità del XVIII e XIX secolo.

Un’occasione per vivere la Floridiana come luogo di storia, cultura e convivialità e per riscoprire insieme l’eredità dei Borbone.

L’accoglienza dei visitatori sarà curata dagli studenti dell’ISIS Enrico Caruso di Napoli nell’ambito delle attività di orientamento e formazione.

Info                                                                                                            

Villa Floridiana

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Amici della Floridiana APS

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