18, 19 e 20 giugno 2021 - Giornate europee dell’archeologia. Dallo scavo al Museo. Testimonianze archeologiche a Vibo Valentia

Il Museo archeologico nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia – Direzione regionale musei della Calabria anche quest’anno partecipa alle Giornate europee dell’archeologia, organizzate in Italia dal Ministero della Cultura – Direzione generale Musei.
Per l’occasione, a partire da venerdì 18 giugno, giornata di apertura ufficiale della tre giorni dedicata al patrimonio archeologico europeo, verrà presentato sulla pagina Facebook del Museo il video “Dallo scavo al Museo. Testimonianze archeologiche a Vibo Valentia”
 Attraverso un racconto per immagini di grande suggestione potremo rivivere l’esperienza e l’emozione degli scavi archeologici che hanno interessato il territorio di Vibo, ammirare i reperti rinvenuti nel corso delle tante campagne di scavo, fino alla loro musealizzazione nelle sale espositive del Capialbi.
Saremo così accompagnati alla scoperta della storia dell’antica città di Hipponion, fondata dai Greci verso la fine del VII sec. a. C. e che Paolo Orsi, illustre archeologo trentino tra i padri della moderna ricerca archeologica, identificò con Vibo Valentia individuandone il sito attraverso una serie di indagini condotte a partire dal 1916.
Un interessante viaggio alla scoperta di una pagina importante della storia e della civiltà dell’antico passato della Calabria.
Sul finire dell’VIII  sec. a.C. le coste ioniche e tirreniche della regione furono occupate da gruppi di coloni provenienti dalla Grecia.
Le prime colonie, Sibari, Crotone, Reggio e poi Locri, dopo una fase di stabilizzazione diedero vita a nuove realtà urbane, le subcolonie.
Tra queste Hipponion, fondata insieme a Medma da Locri.
Molto poco si conosce dell’organizzazione della città greca ad esclusione di alcune aree sacre, della necropoli e di un tratto delle mura di cinta.
I reperti diventano, conseguentemente, elemento imprescindibile per la comprensione dell’evoluzione della città e della sua sopravvivenza nei secoli con una complessa stratigrafia urbana che, nonostante le trasformazioni verificatesi in età romana e medievale, mantiene stabili i caratteri originari.
I reperti illustrati completano il quadro archeologico offrendo una chiara e suggestiva rassegna della ricerca archeologica protrattasi fino ad anni recenti e che va a ricondursi emblematicamente al percorso museale.
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