“Aspetti di vita quotidiana e relazioni sociopolitiche di una nobile famiglia bresciana”: I Gambara di Verolanuova.

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio l’Archivio di Stato di Brescia organizza nella giornata di sabato 21 settembre, presso la sede di via Galilei 42-44, un incontro sul tema “Aspetti di vita quotidiana e relazioni socio politiche di una nobile famiglia bresciana tra XVI e XVII secolo. I Gambara di Verolanuova” a cura dello studioso Pier Carlo Morandi. Nel corso dell’incontro verranno mostrati e commentati alcuni documenti provenienti dall’ archivio della famiglia Gambara.“L’Istituto fin dall’Ottocento conserva nei suoi depositi l’importante e imponente archivio dei nobili Gambara, una delle famiglie aristocratiche più importanti del Bresciano dello Stato di Terraferma Veneto e della Lombardia.La famiglia fin dal XIII secolo costituì un grande feudo – che tra il XIV ed il XVII secolo si allargò e consolidò in maniera significativa – nella pianura bresciana centro orientale costituendo il confine dello Stato Veneto col Cremonese parte dell’Impero e il ducato gonzaghesco, lungo il fiume Oglio garantendo così manu militari la difesa dello Stato.La famiglia da sempre filo imperiale, coltivò fin verso la metà del Cinquecento il sogno di dar vita ad un ducato autonomo su modello di quello gonzaghesco o di quello dei Correggio, ma le condizioni politiche non ne permisero la nascita. Tra i Gambara si contarono tre cardinali, vescovi e alti prelati. I tanti rami del casato diedero uomini d’arme al servizio dei potenti del tempo – Gianfrancesco Gambara determinò la rotta veneziana nella battaglia di Agnadello (1509) contro la Lega di Cambrai, passando al campo francese – e uomini politici.La famiglia espresse anche donne di grande cultura come la poetessa Veronica che mantenne corrispondenza col Bembo ed altri letterati.  La Gambara, andata sposa a Gilberto X di Correggio, rimase presto vedova e con man ferma e saggezza politica guidò le sorti del ducato emiliano per oltre 30 anni, molto considerata da Carlo V, che ospitò ben due volte a Correggio dopo la sua elezione ad imperatore (Bologna 1530).L’archivio molto consistente e valido – ben due sono gli inventari analitici che illustrano i fondi depositati permettendone la consultazione -, conserva vari tesori. Tra questi un carteggio significativo per le relazioni con i potenti del tempo, ma anche per la conoscenza delle dinamiche e dei valori e degli affetti all’interno di una famiglia nobiliare lombarda dei secoli XV-XVII. Una cosa davvero non scontata e  ricca di scoperte e novità è costituita dall’abbondante materiale documentario relativo ai libri dei conti e della spezieria dei vari rami della famiglia e dei suoi affari economici. I Gambara infatti potevano contare su vaste proprietà agricole coltivate a cereali e a piante quali il lino e la canapa, allevamenti, mulini. Significativa era la produzione di seta, con un ampio mercato dentro e fuori lo Stato veneto.Per queste ragioni l’argomento di questa prima giornata di sabato 21 settembre  è incentrato su: “Aspetti di vita quotidiana e relazioni sociopolitiche di una nobile famiglia bresciana”: I Gambara di Verolanuova.La mostra di documenti del loro archivio sarà integrata dalla presentazione dei materiali esposti in mostra tenuta dal dott. PierCarlo Morandi uno studioso dell’argomento, che intratterrà i presenti anche sulla storia dei Gambara nel contesto bresciano e italiano dei secoli XVI-XVII.”La conversazione, prevista per le ore 10:30, sarà preceduta e seguita da due visite guidate all’ Archivio e ai depositi alle ore 9:30 e alle ore 11:30.

 Per maggiori informazioni

http://www.asbrescia.beniculturali.it/index.php?it/167/convegni-conferenze-giornate-di-studio-mostre

Archivio di Stato di Brescia

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