TRAMANDO. Natura ed espressione nelle opere della Pinacoteca Nazionale di Bologna
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Informazioni biglietteria
InfoRidotto convenzionati: € 6,00
Ridotto giovani dai 18 ai 25 anni: € 2,00
L’accesso è gratuito per i visitatori minori di 18 anni, per i cittadini disabili e un loro accompagnatore; per i docenti e gli studenti dei corsi di laurea, laurea specialistica o perfezionamento post-universitario e dottorati di ricerca delle facoltà di architettura, conservazione dei beni culturali, scienze della formazione o lettere e filosofia con indirizzo archeologico o storico-artistico negli stati membri dell’Unione europea mediante esibizione di idoneo documento;
per i docenti e gli studenti iscritti alle accademie di belle arti o a corrispondenti istituti dell’Unione europea mediante esibizione di idoneo documento;
interpreti e guide turistiche dell'Unione europea;
giornalisti mediante esibizione di idoneo documento; membri dell'I.C.O.M. (International Council of Museums). Gratuito anche per i possessori di Bologna Welcome Card e Card Cultura e per i soci della Società di Santa Cecilia.
Descrizione
La Pinacoteca nazionale di Bologna, il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna e il Museo Morandi del Settore Musei Civici Bologna rendono omaggio a una figura cardine della storia e della critica d’arte del Novecento, Francesco Arcangeli, in occasione del cinquantesimo anniversario della morte, proponendo una serie di iniziative a lui dedicate. Il programma condiviso comprende percorsi all’interno delle collezioni, un gruppo di lettura, una mostra e un ciclo di conferenze.
Francesco Arcangeli collaborò con Cesare Gnudi e Andrea Emiliani negli anni della loro direzione della Pinacoteca e fu direttore della Galleria d‘Arte Moderna (oggi MAMbo) dal 1958 al 1968. L’intero progetto riflette la sua idea di continuità tra l’arte del passato e del presente. Il titolo Tramando si riferisce a una parola chiave della visione critica di Arcangeli. Tramando è per lui un filo nascosto di pensiero, di una inconscia affinità di visione del mondo, che lega artisti diversi nel tempo e nello spazio e permette di ritrovare denominatori comuni. È la tradizione nella quale si è nati e si cammina e che lasceremo alle generazioni che seguiranno.
Cuore del progetto comune sarà un unico percorso di visita articolato fra le tre sedi museali che interesserà gli artisti ai quali Arcangeli ha dedicato i suoi studi e la sua attenzione. La Pinacoteca Nazionale presenterà un percorso incentrato sulle opere e gli artisti della mostra Natura ed espressione presentata presso l’Archiginnasio nel 1970. Al MAMbo saranno individuate tre opere, tra le tante acquisite da Arcangeli nell’arco del suo mandato di direttore della GAM, alle quali si assoceranno alcuni suoi brani tratti da presentazioni e saggi. Al Museo Morandi sette dipinti e tredici acqueforti della collezione verranno accompagnati da commenti e interpretazioni tratti prevalentemente dalla monografia del 1964 dedicata all’artista bolognese.
Nella seconda parte dell’anno il MAMbo e il Museo Morandi inaugureranno una mostra in Project Room dedicata alle acquisizioni di Francesco Arcangeli per la Galleria d'Arte Moderna. Il MAMbo proporrà una selezione di opere non esposte da tempo, che afferiscono in particolare all’arte informale, mentre il Museo Morandi presenterà otto opere donate da Morandi nel 1961 alla Galleria d’Arte Moderna.
TRAMANDO. Natura ed espressione nelle opere della Pinacoteca Nazionale di Bologna
a cura di Maria Luisa Pacelli con la collaborazione di Grazia Agostini
23 maggio 2024 – 6 gennaio 2025
Un percorso all’interno del museo che pone l’attenzione sulle opere e gli artisti scelti da Francesco Arcangeli per la mostra Natura ed espressione nell’arte bolognese-emiliana tenuta nel quadro delle Biennali di Arte Antica presso il Palazzo dell’Archiginnasio nel 1970. Le parole di Francesco Arcangeli che i visitatori troveranno lungo il percorso sono tratte dal catalogo della mostra, che riassumeva gli studi e le ricerche di una vita.
In questa mostra Arcangeli delinea un’interpretazione dell’arte emiliana e bolognese, divenuta da allora in poi imprescindibile, che ne privilegia la componente più espressiva e popolare, fondata su una remota radice contadina in un totale “rapporto, altrettanto remoto e irriflesso, col mondo della natura”. Ampliando l’interpretazione di Roberto Longhi, Arcangeli fa emergere prepotentemente questo aspetto in contrasto con quello colto e legato alla tradizione classica, già ampiamente studiato, e rende protagonista l’arte di un territorio, di una “provincia” come la chiama, fino ad allora trascurato dalla critica.
La connessione fondamentale tra arte e natura segna, per Arcangeli, il percorso di artisti, da Wiligelmo a Giorgio Morandi, passando per Vitale da Bologna, Amico Aspertini, Ludovico Carracci e Giuseppe Maria Crespi, nati negli stessi luoghi ma in tempi diversi, che manifestano “constanti” stilistiche e incarnano il carattere essenziale di una terra in cui Arcangeli si riconosce e che rappresenta la sua stessa comunità. Il percorso attraverso le 17 opere selezionate fluisce come una linea ininterrotta, che attraversa il tempo e congiunge passato e presente, senza distinzioni di periodi artistici o di epoche, ma i cui passaggi sono scanditi da quel riemergere di un filo nascosto di pensiero, di una inconscia affinità di visione del mondo, quella “tradizione inconsapevole di costume e di vita”, che Arcangeli chiama ‘tramando’.
Il lungo racconto si dipana per otto secoli, attraverso artisti che, sempre in “rivolta” contro le sovrastrutture intellettuali o accademiche del loro tempo, “attingono la loro forza da una radice più largamente umana, rispetto alla cultura che li circonda…rifiutando spontaneamente le certezze di qualsiasi tipo, per aderire alla passione dell’uomo e delle cose, al mutare del tempo e delle stagioni, al nostro vivere ‘qui ed ora’”.
Le opere saranno riconoscibili grazie a particolari didascalie collocate per l’occasione.
Posizione
Contatti
- Tel
- 051.42.09.400 - 051.42.09.405
- pin-bo.urp@cultura.gov.it
- Website
- https://www.pinacotecabologna.beniculturali.it/it/