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Teatro, Franceschini: da Escobar direzione eccellente
Testo del comunicato
“Il Piccolo Teatro di Milano è un’eccellenza italiana, un punto di
riferimento della produzione teatrale europea, una realtà vivace e molto
attenta alle nuove generazioni che negli anni ha saputo accentuare la
propria dimensione internazionale e interdisciplinare. Tutto questo è
stato possibile grazie al sapiente lavoro di Sergio Escobar che lo ha
guidato con passione e autorevolezza negli ultimi ventidue anni
ottenendo risultati importanti dal punto di vista artistico, di pubblico
ed economico. Grazie al suo impegno, il Teatro ha visto una costante
crescita, ha formato centinaia di nuovi artisti ed è divenuto un punto
di riferimento per l’intera società realizzando quell’obiettivo di
‘teatro come servizio pubblico’ che i fondatori avevano immaginato
nell’immediato dopoguerra per il Piccolo. Ringrazio Sergio Escobar per
l’importante lavoro fatto in questi anni”.
Così il ministro per i
beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini nel
ricevere la lettera di dimissioni di Sergio Escobar da Direttore della
Fondazione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa a partire dal 31
luglio.
“Per quasi ventidue anni - scrive Escobar - dalla morte
di Giorgio Strehler, ho avuto l’onore di dirigere il Piccolo Teatro di
Milano, Teatro d’Europa, avendo al mio fianco grandi Artisti, grandi
Registi, per quindici anni Luca Ronconi che volli come Direttore
Artistico dall’inizio del mio mandato, sino alla sua morte. Moltissimi i
giovani attori anche formatisi nella nostra Scuola, sotto la guida di
grandi Maestri, moltissimi gli Artisti internazionali che hanno scelto
l’eccellenza, costruita nella storia e nel fare quotidiano del
“palcoscenico” del Piccolo, di firmare regie, spesso per la prima volta
con attori italiani, che hanno segnato un nuovo, rinnovato,
posizionamento del Teatro. Radicato a Milano ed affermatosi in Europa e
nel Mondo”.
“I numeri, non solo di “botteghino”, ma di
significativa creazione di nuovo pubblico, - circa 300 mila spettatori a
stagione, con quasi la metà degli spettatori con meno di 26 anni, con
oltre 24.000 abbonati-, non segnano solo un traguardo che ha trovato
risonanza sui media anche internazionali (divenuto famoso il titolo di
un quotidiano sportivo: “Il Piccolo ha più abbonati del Milan!”). Sono
risultati che reinterpretano profondamente la funzione del Primo Teatro
Pubblico, nato nell’immediato dopoguerra”.
“Un passaggio
fondamentale in questo percorso - prosegue Escobar ringraziando
Franceschini - è stato senz’altro il riconoscimento dell’Autonomia e
della riconfermata funzione internazionale del Piccolo Teatro che
dobbiamo, con gratitudine, a Te. Il senso dell’Autonomia, nelle
intenzioni – e penso nella realizzazione - era ed è rafforzare le
maggiori “responsabilità” del Piccolo, non già attribuire alcun
privilegio astratto, responsabilità riconosciuta e ancor più stimolata
dal provvedimento. Di questo io, tutto il Consiglio di Amministrazione,
tutto il Piccolo Teatro, tutti i suoi Artisti, tutti i suoi
cittadini-spettatori, i suoi lavoratori, Ti siamo grati”.
E’ con
questo spirito, che oso definire “di servizio”, che mi accingo a
sottoporTi, dopo ventidue anni di appassionante ed appassionato lavoro,
le mie dimissioni da Direttore del Teatro, a far data dal prossimo 31
luglio 2020. Sono certo che in questo arco di tempo sarà individuato e
nominato un nuovo Direttore che saprà proseguire nella continuità di
responsabilità e di rinnovamento di scelte il ruolo del Piccolo Teatro.
Voglio
assicurarTi che, a nomina avvenuta, il nuovo Direttore potrà contare
sulla mia piena, leale e volontaria disponibilità per garantire il
miglior “passaggio di consegne” nel segno del primato e del rispetto
delle Istituzioni, quale il Piccolo è e sarà sempre, che va oltre alle
stesse persone cui ne viene affidata la “guida”.
Roma, 28 giugno 2020
Ufficio Stampa MiBACT