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Risposta scritta all'interrogazione n. 4-01641 del sen. Luigi Compagna. Realizzazione del Museo di arte islamica nella città di Venezia.
Testo del comunicato
Con riferimento all’atto di sindacato ispettivo n. 4-01641, con il quale il Senatore interrogante chiede informazioni in relazione all’intenzione, anticipata dall’allora sindaco di Venezia, di realizzare, nella città di Venezia, un Museo dell’arte islamica, si comunica quanto segue. In primo luogo, appare opportuno precisare che non risulta sottoposto ai competenti uffici territoriali del MIBACT alcun progetto relativo alla realizzazione di un Museo dell’arte islamica nel capoluogo veneto. Al riguardo si rappresenta che la millenaria frequentazione della società veneziana con il Medio e l’Estremo Oriente, ed in particolare con il mondo islamico, hanno fatto di Venezia un “portale” di comunicazione di indubbio valore culturale e strategico. Attualmente, in città, sono presenti collezioni d’arte appartenenti alle comunità greco-ortodossa, armeno-mechitarista, una importante raccolta di arte islamica appartenente alla Arciconfraternita della Scuola Grande di San Rocco ed il Tesoro contenuto nella Basilica di San Marco. In tale contesto, così come segnalato dal Ministero degli affari esteri, il progetto di un Museo di arte islamica nella città lagunare, affiancato ad un centro dedicato al dialogo interculturale, è sostenuto dal 2013 dal Comitato promotore per la creazione del centro di arte islamica presieduto dall’industriale Alessandro Goppion, noto produttore delle vetrine installate a protezione di opere d’arte custodite in importanti musei del mondo (Museo del Louvre, Institute du Monde Arabe di Parigi, il Victoria and Albert Museum di Londra ed il Museo Islamico del Cairo). Tra i membri del citato Comitato figurano Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia e l’ex Ministro Franco Bassanini, già consulente del Governo francese per lo “sdoppiamento” del Louvre a Doha e ad Abu Dhabi. La medesima Amministrazione ha comunicato, inoltre, che il Sindaco di Venezia, nel settembre 2013, ha confermato l’impegno della sua Amministrazione ad appoggiare fattivamente l’attività di impulso svolta dal citato comitato in Italia e all’estero, individuando il Palazzo delle Pescherie di Rialto, sul Canal Grande, come la sede più idonea ad ospitare il costituendo museo. Dopo i primi contatti con i rappresentanti istituzionali degli Stati membri del Consiglio di cooperazione del Golfo (CCG/GCC), tutti interessati ad esaminare l’idea di una sede prestigiosa come Venezia per ospitare l’arte islamica in forma stabile sul territorio italiano, l’allora Ministro degli affari esteri indirizzò una lettera di incoraggiamento al Sindaco di Venezia per l’alta finalità del progetto di promozione del dialogo interculturale, contestualmente segnalando la competenza primaria in materia da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Di recente, questo Ministero ha preso contatti con la Fondazione Musei Civici di Venezia al fine di chiarire se il progetto di costruzione del museo di arte islamica, con probabile sede nel Palazzetto alle Pescherie di Rialto, sia ancora attuale. La Fondazione ha reso noto che, in seguito al commissariamento del Comune di Venezia, l’intendimento di costruzione di tale museo appare, al momento, venuto meno. Il Palazzetto alle Pescherie di Rialto – riconosciuto di interesse culturale con provvedimento della Direzione regionale per i beni e le attività culturali del Veneto in data 3 aprile 2008, a seguito del procedimento di verifica di cui all’art. 12 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 – è stato di recente conferito dal Comune alla Fondazione, previo ottenimento dell’autorizzazione da parte della competente Commissione regionale per il patrimonio culturale, rilasciata in data 4 maggio 2015, ai sensi dell’art. 55 del citato testo legislativo. Secondo quanto riferito dalla Fondazione, il “conferimento predetto, pur essendo diretto alla creazione di un nuovo spazio espositivo, non è funzionale all’insediamento di un museo di arte islamica”.
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:27:43 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:27:43