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Paesaggio, Franceschini: incetta di riconoscimenti per la Lombardia al Premio Nazionale 2021
Testo del comunicato
“La biodiversità dentro la città – la Valle d’Astino di Bergamo” si aggiudica il riconoscimento attribuito nella Giornata Nazionale del Paesaggio
Menzione per “Greenway del lago di Como” e segnalazione per “Coltiva il paesaggio mangiando”
“La Fondazione Misericordia Maggiore di Bergamo, con il progetto “La biodiversità dentro la città – la Valle d’Astino di Bergamo”, è la vincitrice della Premio Nazionale del Paesaggio”.
Lo ha annunciato il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel corso della première sul canale YouTube del MiC tenutasi oggi in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio.
“Dobbiamo sempre pensare alla grande lungimiranza dei nostri padri costituenti – ha aggiunto il Ministro Franceschini – che iscrissero nell’articolo 9, tra i principi fondamentali, non soltanto la tutela del patrimonio storico e artistico della nazione, ma anche la tutela del paesaggio. Pensiamo quale capacità di visione aveva quella generazione di politiche e di politici nell’immaginare il futuro. Per questo nel 2016 abbiamo istituito la Giornata Nazionale del Paesaggio, che è un modo per organizzare una competizione virtuosa tra progetti, per tenere vivo questo tema e di partecipare alla selezione europea che si svolge successivamente. È un riconoscimento importante, è una prova di come noi in molti settori siamo all’avanguardia. Dobbiamo essere orgogliosi – ha concluso Franceschini – perché la tutela del paesaggio è uno dei settori su cui l’Italia è più avanti di molti altri paesi”.
Il progetto, selezionato tra le 96 proposte presentate, verrà premiato con una stampa dell’architetto e incisore Luigi Rossini (Ravenna 1790 – Roma 1857) dall’Istituto Centrale per la Grafica e costituirà la candidatura italiana alla VII edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa.
“Fra gli aspetti più rilevanti del progetto vincitore – ha dichiarato il Direttore Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Federica Galloni – c’è la restituzione alla pubblica fruizione di un paesaggio degradato e a rischio di speculazione edilizia. Un’area di notevole interesse storico ambientale che si trova a ridosso della città di Bergamo e ne costituisce un particolare valore identitario”.
La Lombardia è la prima regione italiana in questa edizione del Premio. Al progetto vincitore, infatti, si affiancano la menzione per il progetto “Greenway del lago di Como”, presentato dal Comune di Tremezzina, e la segnalazione per il progetto “Coltiva il paesaggio mangiando”, presentato dall’Ecomuseo del paesaggio del Comune di Parabiago.
Il progetto vincitore
La Commissione ha individuato quale candidatura italiana al Premio del Consiglio d’Europa il progetto della Fondazione Misericordia Maggiore di Bergamo dal titolo “La biodiversità dentro la città: la Val d’Astino di Bergamo” riconoscendo allo stesso la capacità di aver risposto ai principi della Convenzione Europea del Paesaggio, in ogni suo punto, attraverso politiche di eccellenza.
Storia del progetto
La valle di Astino è un’area di notevole interesse storico ambientale che si trova a ridosso della città di Bergamo e ne costituisce un importante valore identitario. In questo luogo, nel medioevo viene costruito un monastero vallombrosano, che organizza il paesaggio dell’area con canali e coltivazioni. Con il passare del tempo il monastero e l’intera area finiscono in uno stato di grave abbandono e degrado. L’ambizioso progetto di recupero e pianificazione del paesaggio della valle d’Astino inizia nel 2007, quando la Fondazione Misericordia Maggiore di Bergamo acquisisce l’edificio del monastero e i suoi annessi agricoli. In questo periodo si avvia il restauro del complesso e il recupero paesaggistico del patrimonio terriero della valle all’insegna della biodiversità e delle coltivazioni biologiche. Nel 2017, questa azione viene perfezionata con il varo di un Accordo di programma, in cui vengono coinvolte le principali associazioni di categoria agricole presenti sul territorio del Parco; associazioni ambientaliste riconosciute a livello nazionale (WWF, Legambiente, Italia Nostra, Lipu); Consorzio di bonifica per la media pianura bergamasca; ordini professionali della provincia di Bergamo (architetti, ingegneri, geometri, agronomi); CCIAA di Bergamo e la Diocesi di Bergamo. L’accordo nello specifico prevede: la salvaguardia, gestione e pianificazione del paesaggio della valle di Astino; il recupero del monastero, delle cascine dell’area (Cascina Convento e Cascina Mulino), del castello e dei sentieri; la creazione di percorsi didattici all’interno del bosco dell’Allegrezza; il recupero delle coltivazioni tradizionali, attuate secondo metodi biologici, e della rete idrica (frutto dell’azione secolare dei monaci) e la costituzione di una sede separata dell’Orto botanico. In parallelo, sono state attivate una serie di iniziative culturali, didattiche e di formazione, legate al paesaggio e all’alimentazione, intese a restituire Astino e la sua Valle ai Bergamaschi.
Il progetto meritevole di menzione
Una tra le prime Greenway italiane è quella del Lago di Como. Un itinerario che va da Colonno a Griante, dedicato a una circolazione non motorizzata in grado di connettere le persone con le risorse naturali, agricole, paesaggistiche e storico-culturali del territorio di Tremezzina, con i "centri di vita" costituiti dai borghi storici. Obiettivo del progetto è la gestione e lo sviluppo di questa infrastruttura in modo da generare benefici di tipo ricreativo, ecologico e storico-culturale. Il percorso, lungo circa 10 km, si sviluppa lungo la sponda occidentale del Lago di Como attraverso i borghi di Colonno, Sala Comacina, Ossuccio, Lenno, Mezzegra, Tremezzo e Griante ed è stato creato utilizzando tracciati già esistenti, sia a mezza costa che sul lungolago. L’itinerario si struttura in sette tappe, percorribili in circa 3:30 di cammino.
Il progetto meritevole di segnalazione
Il paesaggio di Parabiago è diventato “invisibile” fisicamente e culturalmente, soggetto da tempo a perdita della diversità biologica, con squilibri e separazione fisica tra habitat umano e naturale. Per tale motivo l’Ecomuseo di Parabiago - un’istituzione culturale riconosciuta nel 2008 dalla Regione Lombardia e gestita dal Comune di Parabiago – fin dalla sua costituzione, ha avviato un processo per riscoprire e valorizzare questo patrimonio comune. Dal 2015 l’Ecomuseo ha promosso patti di collaborazione sussidiari con cittadini, soggetti economici e istituzioni per attivare filiere corte, sostenibili, attente alla tradizione e basate sull’economia circolare di prodotti con marchio Denominazione Comunale di Origine (De.C.O.). In tal modo non solo si produce cibo, ma si forniscono anche servizi ecosistemici legati all’agricoltura, preservando la biodiversità e l'humus e fornendo nutrienti tramite gli ammendanti naturali derivanti dal compostaggio degli scarti vegetali della città e le colture di copertura dopo il raccolto, impedendo la crescita di piante allergeniche. L’Ecomuseo garantisce il mantenimento del paesaggio rurale.
Roma, 14 marzo 2021
Ufficio Stampa MiC
© 2021 MiC - Pubblicato il 2021-03-14 12:09:57 / Ultimo aggiornamento 2021-03-14 12:10:43