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L’Atleta di Taranto “testimonial” del Campionato Italiano di Aquathlon Protocollo d’Intesa tra il Museo MArTA e l’ASD Traithlon Taranto
Testo del comunicato
La tomba dell’Atleta di Taranto conservata al MArTA si offre
come speciale “testimonial” del Campionato Italiano di Aquathlon che si
disputerà per il secondo anno consecutivo nel capoluogo ionico, domenica prossima
2 luglio.
Il celebre atleta di Taranto diventa quindi un simbolo dal forte
valore culturale, storico e sportivo che suggella il protocollo d’intesa tra
Museo Archeologico Nazionale di Taranto e Asd Triathlon Taranto, con la collaborazione
della Federazione Italiana Triathlon (Fitri). L’accordo ha come obiettivo la
valorizzazione del patrimonio storico, paesaggistico, culturale e sportivo di
Taranto, in una prospettiva di sviluppo e crescita in cui la cultura e lo sport
hanno un ruolo fondamentale nella rigenerazione sociale e territoriale. In
occasione del Campionato Italiano di Aquathlon, a Taranto giungeranno circa 350
atleti ai quali vanno aggiunti accompagnatori, staff tecnici, giuria, dirigenti
sportivi. Centinaia di persone, molte delle quali provenienti da fuori regione,
che potranno ammirare i capolavori custoditi nel MArTA proprio in virtù dell’intesa
firmata nei giorni scorsi dalla funzionaria delegata alla direzione del MArTA,
Claudia Lucchese e dalla presidente dell’Asd Triathlon Taranto Edvige Mattesi.
Una delegazione di dirigenti della Fitri, guidata dal presidente
nazionale Riccardo Giubilei e dal presidente regionale Antonio Tondi e
dell'Asd Triathlon Taranto composta da Edvige Mattesi e Luigi
Giannotte, ha visitato qualche giorno fa la tomba dell’Atleta risalente al
V secolo a. C. Non un atleta qualsiasi, ma il vincitore degli antichi giochi
delle Panatenaiche, esperto nella specialità del pentathlon, come dimostrano le
anfore deposte nella sua tomba. Una guida di grande valore per gli atleti che si
contenderanno il titolo
nazionale maschile e femminile nell’incantevole scenario del Castello Aragonese, del Canale Navigabile e del Lungomare di Taranto.
“L’atleta, il cui scheletro è visibile nella Sala VII (vetrina
89) del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, probabilmente rappresentò la
città nel V sec. a. C. nelle gare delle Panatenee - dichiara Claudia Lucchese, la funzionaria
archeologa delegata dal Direttore Generale Musei, prof. Massimo Osanna alla direzione del MArTA - ma è anche il simbolo di
una civiltà che riteneva che la formazione sportiva fosse alla base della corretta
crescita dei giovani aristocratici, in una continua ricerca di armonia ed
equilibrio che può fornire uno spunto anche per le civiltà di oggi”.
“Ringraziamo la dottoressa Lucchese per aver accolto la nostra
sollecitazione – afferma Edvige Mattesi,
presidente dell’Asd Triathlon Taranto – la collaborazione con uno dei più
importanti e prestigiosi musei archeologici del mondo ci riempie di orgoglio ed
è un’occasione di promozione del patrimonio artistico e culturale della nostra
città. Crediamo fermamente che i grandi eventi sportivi debbano essere
considerati non solo per il loro valore tecnico e agonistico, ma anche come
opportunità di valorizzazione del territorio. L'Atleta di Taranto è un simbolo
universale e il suo valore può diventare un buon auspicio in previsione dei Giochi
del Mediterraneo del 2026”.