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LA RICOMPOSIZIONE DI UN RILIEVO MITRIACO TRA ROMA E KARLSRUHE
Testo del comunicato
Presentato al pubblico a Karlsruhe (Germania) un rilievo in marmo lunense con raffigurazione di Mitra tauroctonos, ricomposto (v. immagine a lato) grazie ad un accordo di collaborazione fra la Direzione Generale per le Antichità, la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e il Badisches Landesmuseum di Karlsruhe, sulla scorta di una ipotesi avanzata dallo studioso svizzero Rolf Andreas Stucky già alla fine degli anni ’80 del secolo scorso che aveva attribuito il frammento lapideo con volto di Mitra, pervenuto al Museo di Karlsruhe attraverso un commerciante svizzero, al rilievo conservato al Museo delle Terme di Diocleziano (inv. 164688).
Nel 1964, a Roma, in località Tor Cervara, in un’area interessata da residuati bellici in parte inesplosi, erano stati recuperati 57 frammenti, con significative tracce di colore, di un grande rilievo mitriaco, databile al II sec. d.C., privo tuttavia della porzione con la testa di Mitra (E. Lissi Caronna, in BdA, 50, 1965, p. 91 ss.).
L’Accordo culturale, stipulato nel novembre 2013, permetterà la presentazione al pubblico del rilievo finalmente ricomposto, nell’ambito della mostra “Iside, Mitra, Cristianesimo, I culti orientali nell’Impero Romano” inaugurata il 16 novembre al Museo di Karlsruhe, mentre, a partire dal 19 maggio 2014, è prevista l’esposizione permanente della scultura presso il Museo Nazionale Romano.
L’intervento di ricomposizione, particolarmente complesso e difficoltoso per le dimensioni e il peso dell’opera, è stato effettuato a Karlsruhe in stretta collaborazione tra il Laboratorio di Restauro della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e quello del Badisches Landesmuseum.
Una nuova importante iniziativa si aggiunge quindi a quelle già realizzate in passato, da segnalare come esempi di positiva collaborazione con le istituzioni tedesche, nel rispetto dei principi della Convenzione Unesco del 1970 e nello spirito della cooperazione amministrativa prevista dalla Direttiva 93/7/CEE del Consiglio, in aderenza alle specifiche dichiarazioni deontologiche formulate per il patrimonio archeologico, tra cui la fondamentale Dichiarazione di Berlino sui prestiti e sugli acquisti di oggetti archeologici nei musei, redatta nel 1988 in occasione del XIII Congresso Internazionale di Archeologia Classica, e sulla scia della Dichiarazione di Roma che nel 2002 ha sancito una stretta collaborazione tra le principali istituzioni museali dei due Paesi.
Sono da ricordare in particolare l’accordo concluso nel 1991 con gli Staatlichen Museen di Berlino per la ricomposizione del sarcofago di Pianabella con il mito di Achille, attualmente esposto nel Museo Ostiense e la restituzione nel 2006, da parte dell’ Antikensammlung di Kassel, di una testa di satiro in marmo rubata nell’Antiquarium annesso alla Villa di Orazio a Licenza, nei pressi di Roma; inoltre, nel 2012, il Museum für Kunst und Gewerbe di Amburgo ha riconsegnato all’Italia un cratere apulo a volute a figure rosse, rubato dalla Collezione Sansone di Mattinata (FG).
Sul sito della Direzione Generale per le Antichità sono disponibili una nota sul restauro del rilievo e una galleria fotografica: http://www.archeologia.beniculturali.it.
Nel 1964, a Roma, in località Tor Cervara, in un’area interessata da residuati bellici in parte inesplosi, erano stati recuperati 57 frammenti, con significative tracce di colore, di un grande rilievo mitriaco, databile al II sec. d.C., privo tuttavia della porzione con la testa di Mitra (E. Lissi Caronna, in BdA, 50, 1965, p. 91 ss.).
L’Accordo culturale, stipulato nel novembre 2013, permetterà la presentazione al pubblico del rilievo finalmente ricomposto, nell’ambito della mostra “Iside, Mitra, Cristianesimo, I culti orientali nell’Impero Romano” inaugurata il 16 novembre al Museo di Karlsruhe, mentre, a partire dal 19 maggio 2014, è prevista l’esposizione permanente della scultura presso il Museo Nazionale Romano.
L’intervento di ricomposizione, particolarmente complesso e difficoltoso per le dimensioni e il peso dell’opera, è stato effettuato a Karlsruhe in stretta collaborazione tra il Laboratorio di Restauro della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e quello del Badisches Landesmuseum.
Una nuova importante iniziativa si aggiunge quindi a quelle già realizzate in passato, da segnalare come esempi di positiva collaborazione con le istituzioni tedesche, nel rispetto dei principi della Convenzione Unesco del 1970 e nello spirito della cooperazione amministrativa prevista dalla Direttiva 93/7/CEE del Consiglio, in aderenza alle specifiche dichiarazioni deontologiche formulate per il patrimonio archeologico, tra cui la fondamentale Dichiarazione di Berlino sui prestiti e sugli acquisti di oggetti archeologici nei musei, redatta nel 1988 in occasione del XIII Congresso Internazionale di Archeologia Classica, e sulla scia della Dichiarazione di Roma che nel 2002 ha sancito una stretta collaborazione tra le principali istituzioni museali dei due Paesi.
Sono da ricordare in particolare l’accordo concluso nel 1991 con gli Staatlichen Museen di Berlino per la ricomposizione del sarcofago di Pianabella con il mito di Achille, attualmente esposto nel Museo Ostiense e la restituzione nel 2006, da parte dell’ Antikensammlung di Kassel, di una testa di satiro in marmo rubata nell’Antiquarium annesso alla Villa di Orazio a Licenza, nei pressi di Roma; inoltre, nel 2012, il Museum für Kunst und Gewerbe di Amburgo ha riconsegnato all’Italia un cratere apulo a volute a figure rosse, rubato dalla Collezione Sansone di Mattinata (FG).
Sul sito della Direzione Generale per le Antichità sono disponibili una nota sul restauro del rilievo e una galleria fotografica: http://www.archeologia.beniculturali.it.
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:27:36 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:27:36