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LA FONTE DI ANNA PERENNA
Testo del comunicato
LA FONTE DI ANNA PERENNA
Il nuovo allestimento
La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma presenta per la prima volta la totalità dei reperti della fonte di Anna Perenna, una delle scoperte più importanti degli ultimi anni.
I numerosissimi reperti sono stati rinvenuti nel 1999 durante i lavori per la costruzione di un parcheggio sotterraneo presso piazza Euclide. Il ritrovamento e la musealizzazione pongono in risalto due aspetti che rendono eccezionale questa scoperta: la localizzazione del bosco sacro di Anna Perenna e l’attestazione di un’intensa attività magica senza confronti in un unico contesto.
Il santuario della dea, sulla via Flaminia, è stato identificato da alcune dediche alle ninfe di Anna Perenna murate nella vasca di una fontana alimentata da una cisterna che imbrigliava una sorgente. Anna Perenna era un’antica divinità legata al ciclo delle stagioni e al loro perpetuo rinnovamento ed era celebrata alle Idi di marzo con una festa dal carattere allegro e licenzioso connessa con i riti propiziatori di inizio anno; Ovidio nei Fasti descrive ampiamente l’origine della dea e lo svolgimento della festa durante la quale le coppie si appartavano improvvisando ripari, gettando le toghe sui rami e bevevano tante coppe di vino quanti anni si auguravano di vivere. Il ritrovamento di un’anfora per il vino, qui esposta per la prima volta, databile alla metà del V secolo d.C., testimonia con la sua iscrizione che la festa si celebrava ancora in quell’epoca: nel testo infatti chi scrive dichiara di voler tagliare la gola dell'anfora, invitando i suoi compagni a partecipare a un banchetto senza pensieri.
Nella cisterna della fonte sorgiva sono stati trovati numerosissimi materiali magici. In età tardo antica Il luogo era utilizzato anche per pratiche magiche: qui si preparavano pozioni, come testimonia un pentolone di rame, si compivano rituali magici contro nemici e amanti, come provano le numerose maledizioni incise su lamine di piombo (defixiones), spesso trovate all’interno di lucerne. Elemento straordinario di tutto il complesso sono le figurine impastate con cera e farina trovate all’interno di contenitori in piombo. Per assicurare l’efficacia della maledizione le figurine riproducevano le fattezze delle vittime ed erano sigillate all’interno di contenitori inseriti uno dentro l’altro. Le maledizioni erano incise sui contenitori interni e, a volte, anche sulle figurine stesse.
Dopo un lungo e accurato lavoro di restauro, che ha consentito lo studio e la lettura di tutti i documenti, si presenta il nuovo allestimento che intende alludere insieme al luogo in cui si celebravano il culto delle ninfe e i riti magici. La sala del museo rappresenta una radura immersa nella luce, risuggerisce la fonte con gli oggetti rinvenuti e immagina il luogo delle attività magiche. In posizione centrale, come in una polla d’acqua, sono presentate le figurine e le loro scatole cilindriche.
SCHEDA INFORMATIVA
Sede: useo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano
Roma, viale E. De Nicola 79
http://archeoroma.beniculturali.it/
Orari: alle 9.00 alle 19.45, chiuso il lunedì
La biglietteria chiude alle 18.45
Biglietto: Intero 7 €, ridotto 3,50
biglietto unico valido 3 giorni per 4 siti del Museo Nazionale Romano (Palazzo Massimo, Palazzo Altemps, Crypta Balbi, Terme di Diocleziano)
Informazioni tel. +39.06.39967700 www.coopculture.it
Ufficio stampa: Electa per la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma - Gabriella Gatto tel. +39.06.4749746 press.electamusei@mondadori.it
Il nuovo allestimento
La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma presenta per la prima volta la totalità dei reperti della fonte di Anna Perenna, una delle scoperte più importanti degli ultimi anni.
I numerosissimi reperti sono stati rinvenuti nel 1999 durante i lavori per la costruzione di un parcheggio sotterraneo presso piazza Euclide. Il ritrovamento e la musealizzazione pongono in risalto due aspetti che rendono eccezionale questa scoperta: la localizzazione del bosco sacro di Anna Perenna e l’attestazione di un’intensa attività magica senza confronti in un unico contesto.
Il santuario della dea, sulla via Flaminia, è stato identificato da alcune dediche alle ninfe di Anna Perenna murate nella vasca di una fontana alimentata da una cisterna che imbrigliava una sorgente. Anna Perenna era un’antica divinità legata al ciclo delle stagioni e al loro perpetuo rinnovamento ed era celebrata alle Idi di marzo con una festa dal carattere allegro e licenzioso connessa con i riti propiziatori di inizio anno; Ovidio nei Fasti descrive ampiamente l’origine della dea e lo svolgimento della festa durante la quale le coppie si appartavano improvvisando ripari, gettando le toghe sui rami e bevevano tante coppe di vino quanti anni si auguravano di vivere. Il ritrovamento di un’anfora per il vino, qui esposta per la prima volta, databile alla metà del V secolo d.C., testimonia con la sua iscrizione che la festa si celebrava ancora in quell’epoca: nel testo infatti chi scrive dichiara di voler tagliare la gola dell'anfora, invitando i suoi compagni a partecipare a un banchetto senza pensieri.
Nella cisterna della fonte sorgiva sono stati trovati numerosissimi materiali magici. In età tardo antica Il luogo era utilizzato anche per pratiche magiche: qui si preparavano pozioni, come testimonia un pentolone di rame, si compivano rituali magici contro nemici e amanti, come provano le numerose maledizioni incise su lamine di piombo (defixiones), spesso trovate all’interno di lucerne. Elemento straordinario di tutto il complesso sono le figurine impastate con cera e farina trovate all’interno di contenitori in piombo. Per assicurare l’efficacia della maledizione le figurine riproducevano le fattezze delle vittime ed erano sigillate all’interno di contenitori inseriti uno dentro l’altro. Le maledizioni erano incise sui contenitori interni e, a volte, anche sulle figurine stesse.
Dopo un lungo e accurato lavoro di restauro, che ha consentito lo studio e la lettura di tutti i documenti, si presenta il nuovo allestimento che intende alludere insieme al luogo in cui si celebravano il culto delle ninfe e i riti magici. La sala del museo rappresenta una radura immersa nella luce, risuggerisce la fonte con gli oggetti rinvenuti e immagina il luogo delle attività magiche. In posizione centrale, come in una polla d’acqua, sono presentate le figurine e le loro scatole cilindriche.
SCHEDA INFORMATIVA
Sede: useo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano
Roma, viale E. De Nicola 79
http://archeoroma.beniculturali.it/
Orari: alle 9.00 alle 19.45, chiuso il lunedì
La biglietteria chiude alle 18.45
Biglietto: Intero 7 €, ridotto 3,50
biglietto unico valido 3 giorni per 4 siti del Museo Nazionale Romano (Palazzo Massimo, Palazzo Altemps, Crypta Balbi, Terme di Diocleziano)
Informazioni tel. +39.06.39967700 www.coopculture.it
Ufficio stampa: Electa per la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma - Gabriella Gatto tel. +39.06.4749746 press.electamusei@mondadori.it
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:29:59 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:29:59