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Giornate Europee del Patrimonio_ Giornata di studi "Il Paesaggio fluviale atesino urbano prima e dopo l'inondazione dell'Adige del 1882
Testo del comunicato
Domenica 22 settembre 2019, a cura dell’Archivio di Stato di Verona si svolgerà una Giornata di Studi sul tema “Il Paesaggio fluviale atesino urbano prima e dopo l’inondazione del 1882. Arte, arti e mestieri intorno al fiume Adige”, a completamento del progetto di Alternanza Scuola Lavoro “L'Adige di carta” sostenuto da Fondazione Cariverona e svolto nel triennio 2016-2019 dagli studenti dell’Educandato agli Angeli, capofila del progetto, e dall'Istituto L. Mondin e dal Liceo Copernico Pasoli. Nel corso della mattinata, dopo la proiezione del video realizzato dall’Archivio con gli studenti dal titolo C’era una volta in Adige in cui si ripercorre brevemente la storia del fiume e della città nel corso dei secoli, docenti e ricercatori universitari ed esperti di paesaggio fluviale ci parleranno dell’importanza del patrimonio cartografico degli archivi di Stato attraverso il quale è possibile ricostruire la storia dei luoghi, leggerne rischi e problemi, individuare soluzioni appropriate. Gran parte dell’iconografia storica ribadisce che le trasformazioni della città hanno sempre avuto come sfondo un paesaggio inquadrato dall’ambito fluviale dell’Adige. Una particolare attenzione verrà dedicata alle infrastrutture che hanno modificato non solo il rapporto con il fiume ma l'immagine stessa di Verona. I muraglioni e i ponti sono stati strumenti che hanno assecondato lo sviluppo urbano otto e novecentesco, consegnandoci la città che ancora oggi viviamo.
La sessione pomeridiana della giornata di studi sarà di impianto soprattutto storico. Si parlerà di come l’Adige abbia rappresentato nei secoli passati e fino agli ultimi decenni dell’Ottocento, da una parte, un continuo pericolo per la città, dall’altra, un fattore di fondamentale importanza per i trasporti di merci e uomini su burchi, barche e zattere e per l’irrigazione di ampie zone della campagna, nonché per fornire l’energia necessaria per le attività della protoindustria veronese, per muovere cioè i meccanismi per la follatura della fiorente industria tessile, per azionare le segherie in cui era lavorato il legname fatto defluire dal Trentino e, soprattutto per azionare, i numerosi mulini natanti, da ‘giallo’ o da ‘bianco’ collocati in determinate zone del suo corso. Inoltre l’Adige, nonostante non abbia condiviso, nel Rinascimento, l’appeal internazionale dei magnifici quattro fiumi: Danubio, Nilo, Gange e Mississipi né in tempi più recenti il fascino romantico dei grandi fiumi oltrealpini, ha ispirato un’interessante galleria di ritratti: immagini antropomorfe, significative non tanto per l’originalità tipologica quanto per essere documenti della specificità politica e culturale del fiume stesso e del suo territorio, nel panorama mediterraneo ma non solo. Attraverso uno studio basato sulle carte d’archivio ci verranno narrate infine le vicende del Palazzetto Fontana, odierno edificio d’ingresso al Museo Archeologico al Teatro Romano e le vicende degli edifici oggi scomparsi, come il Palazzo Pompei-Camerlengo,i cui elementi decorativi vivono, in parte, ancora nel contesto urbano.
La sessione di studi pomeridiana sarà preceduta dalla proiezione del docufilm L’Adige di Carta del regista locale Mauro Vittorio Quattrina, in cui il poeta veronese Berto Barbarani, interpretato da un attore, mette a confronto l’attuale paesaggio fluviale urbano con quello “sentimentale” esistente prima dell’alluvione del settembre 1882, quando non c’erano ancora i muraglioni e, lungo tutto il corso urbano dell’Adige, si affacciavano sull'acqua case e chiese, palazzi ed edifici pubblici.
La Giornata di Studi si svolgerà presso l’Archivio di Stato di Verona , in via Santa Teresa, 12.
Tutte le conferenze avranno luogo presso la sala conferenze dell’Ordine degli Ingegneri al piano terra.
A conclusione della giornata di studi ci sarà un momento serale in cui svolgeranno iniziative e attività culturali a cura della Quinta Circoscrizione del Comune di Verona nello spazio esterno antistante al Museo Archivio Laboratorio (MusALab) Franca Rame Dario Fo.
Su richiesta sarà possibile visitare, a gruppi di massimo 10 persone, sia il Museo che l’Archivio di Stato.
L’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito