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GALLERIE DELL’ACCADEMIA DI VENEZIA: LA SALA I E LA DORATURA A GUAZZO
Testo del comunicato
La doratura è una tecnica artistica che consiste nell’applicazione su vari materiali di sottilissimi strati di oro, dette “foglie d’oro”. Le foglie, di formato quadrato, si ottengono tramite la battitura, processo che ancora oggi raggiunge il massimo della qualità con la sapiente lavorazione manuale del “battiloro”.
Lungo i secoli l’impiego della doratura è stato molto ampio, essendo l’oro simbolo di ricchezza e raffinatezza, veicolo di messaggi e valori anche spirituali, dalle miniature alle tavole dipinte trecentesche e ai polittici, per non parlare delle cornici.
L’incorruttibilità di tale materiale ha permesso di conservare e quindi di identificare le tecniche esecutive, diverse per applicazione e per tipologia di risultati ottenuti.
La stratigrafia tipica, riscontrabile sui manufatti artistici, è costituita da: una preparazione a gesso e colla, uno strato di bolo (una terra argillosa miscelata a colla che può essere di diversi colori e conferire così una connotazione cromatica alla doratura), ed infine la sottilissima foglia d’oro, che viene fatta aderire al bolo in diversi modi a seconda della tecnica.
A seconda del tipo di finitura e decorazione che si desiderava, si poteva applicare l’oro al di sopra, al di sotto del colore o addirittura con il colore stesso.
Doratura a guazzo
La tecnica di cui vi parliamo oggi è quella della “doratura a guazzo” impiegata prevalentemente nei dipinti su tavola. Essa consisteva nel far aderire la foglia riattivando, con pochissima acqua tiepida (il guazzo, appunto), la colla miscelata al bolo.
La doratura a guazzo, una volta asciutta, poteva poi essere brunita, strofinandola con uno strumento detto pietra d’agata, conferendo alle superfici la lucentezza tipica dell’oro vero e proprio, ottenibile solo con questa tecnica.
Osservando un dipinto a fondo oro possiamo facilmente riconoscere rettangolini regolari, dove l’oro sembra più consistente, sono i cosiddetti “sormonti”, ovvero i margini dove le foglie si sovrapponevano per qualche millimetro tra loro per ottenere una copertura uniforme della superficie. Tali sormonti sono particolarmente evidenti nelle dorature realizzate con la tecnica a guazzo.
Nel nostro museo potete osservare innumerevoli esempi di dorature realizzate utilizzando le più svariate tecniche, a partire dalla Sala I in cui l’oro è senza dubbio protagonista, agli usi via via più marginali che sono stati riservati alla doratura con il passare del tempo e l’evolversi dei linguaggi figurativi.
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Vi racconteremo ogni settimana i come, i cosa e i perché di questa affascinante e fondamentale professione, trattando via via le tematiche principali: dalla tecnica alla storia, dalla diagnostica al lessico tecnico.
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Non mancate!
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-09-21 16:20:23 / Ultimo aggiornamento 2020-11-02 18:27:52