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Fiere, restrizioni ingresso vaccinati non Ema: Borgonzoni, “Servono soluzioni immediate e in sicurezza”
Testo del comunicato
«Trovare soluzioni sicure che garantiscano a operatori internazionali vaccinati non riconosciuti da Ema (Agenzia europea del farmaco) di partecipare alle fiere in Italia è possibile, ma soprattutto prioritario. Non intervenire immediatamente, infatti, potrebbe portare alla perdita di interi segmenti di mercato in cui oggi il nostro Paese è leader e che potrebbero non essere poi facilmente recuperabili, dal momento che altre fiere, in Stati nostri competitor, si stanno muovendo proprio nella direzione a noi sfavorevole. Non possiamo ripetere quanto accaduto a Pitti.
Inutile, ad esempio, chiedere una terza dose ai cittadini russi che ne hanno già fatte due con Sputnik, visto che in Russia non è possibile, a quanto si apprende, trovare altri vaccini da noi riconosciuti. Si potrebbero introdurre alternative all'ingresso alle fiere in Italia, come tamponi molecolari e protocolli ad hoc».
Così il Sottosegretario per la Cultura Lucia Borgonzoni sulle restrizioni degli ingressi dei vaccinati non Ema alle Fiere italiane.
Roma, 18 Gennaio 2022