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CINEMA: RUTELLI FIRMA IL NUOVO DECRETO SUI MECCANISMI DI SOSTEGNO STATALE ALLA PRODUZIONE E ALLA DISTRIBUZIONE
Testo del comunicato
Il vice presidente del Consiglio e ministro per i Beni e le Attività Culturali, Francesco Rutelli, ha firmato il nuovo decreto attuativo dell’art.13 del decreto legislativo n.28 del 2004, recentemente modificato dalla Legge Finanziaria 2007.
Con questo provvedimento cambia il sistema di sostegno alla produzione di progetti filmici di interesse culturale che, fino al 31 dicembre 2006, era legato alla restituzione, entro tre anni, delle risorse erogate dallo Stato.
Il nuovo sistema proposto è quello del contributo pro quota dello Stato al costo del film e all’ acquisizione temporanea, da parte dello Stato medesimo, della titolarità dei diritti di sfruttamento del film, trascorsi cinque anni dall’erogazione, nel caso in cui non sia tornata nelle casse pubbliche almeno una porzione delle risorse erogate.
In sostanza lo Stato diviene co-produttore del film che ha finanziato per la quota rappresentata dal rapporto tra il proprio intervento e il costo industriale dell’opera. Se ad esempio il costo del film è di 2 milioni di euro e il contributo è di 500 mila euro, la quota dei diritti è pari al 25%.
Il decreto prevede, inoltre, la semplificazione e razionalizzazione delle procedure di rientro delle somme concesse e l’ottimizzazione dell’utilizzo della quota di risorse statali annualmente destinate alla produzione cinematografica.
Ufficio Stampa - MiBAC
tel. 066723.2261 .2262
Con questo provvedimento cambia il sistema di sostegno alla produzione di progetti filmici di interesse culturale che, fino al 31 dicembre 2006, era legato alla restituzione, entro tre anni, delle risorse erogate dallo Stato.
Il nuovo sistema proposto è quello del contributo pro quota dello Stato al costo del film e all’ acquisizione temporanea, da parte dello Stato medesimo, della titolarità dei diritti di sfruttamento del film, trascorsi cinque anni dall’erogazione, nel caso in cui non sia tornata nelle casse pubbliche almeno una porzione delle risorse erogate.
In sostanza lo Stato diviene co-produttore del film che ha finanziato per la quota rappresentata dal rapporto tra il proprio intervento e il costo industriale dell’opera. Se ad esempio il costo del film è di 2 milioni di euro e il contributo è di 500 mila euro, la quota dei diritti è pari al 25%.
Il decreto prevede, inoltre, la semplificazione e razionalizzazione delle procedure di rientro delle somme concesse e l’ottimizzazione dell’utilizzo della quota di risorse statali annualmente destinate alla produzione cinematografica.
Ufficio Stampa - MiBAC
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© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:29:42 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:29:42