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A Conversano, in occasione della XIV Settimana della Cultura, sono state consegnate alla Diocesi le pergamene che riportano chiari riferimenti a realtà sociali del posto.
Testo del comunicato
Presso la sede dell’Archivio Diocesano di Conversano, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari hanno consegnato formalmente alla Diocesi di Conversano 40 pergamene risalenti al XIV – XVII sec., sottratte illecitamente da quella sede nella seconda metà del ‘900 e recuperate nello Stato dell’Illinois (U.S.A.). Un cospicuo patrimonio culturale, trafugato dall’Italia, esportato illecitamente negli Stati Uniti, dopo decenni, per una fortuita combinazione della sorte e per l’impegno profuso congiuntamente dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal Comando CC TPC, verrà così restituito all’ente religioso.
La vicenda nasce nel 2007 allorquando la polizia di una cittadina dell’Illinois interveniva per sedare una lite tra fratelli e scopriva che il motivo del contendere era l’eredità lasciata dal defunto padre e consistente in un’ingente quantità di pergamene, manoscritti, libri antichi e reperti archeologici, in gran parte di provenienza pugliese.
Veniva immediatamente investito della questione l’F.B.I. che da anni è in contatto con il Comando Carabinieri TPC. Iniziava così una stretta collaborazione che ha visto i militari del Reparto Operativo e del Nucleo di Bari recarsi direttamente negli Stati Uniti per procedere con l’F.B.I. ad un opera di catalogazione dei beni per individuarne esattamente la provenienza e svolgere sinergicamente le indagini volte a chiarire come e quando gli stessi fossero stati sottratti.
E’ risultato indubbio che l’intero patrimonio documentario, così come i beni artistici ed archeologici fossero stati sottratti, con modalità diverse, in preminenza da archivi ecclesiastici pugliesi ed istituti culturali, ed esportati illecitamente all’estero.
I beni (circa 350 pergamene, 800 libri antichi e vari reperti archeologici) venivano fatti rientrare in Italia nel 2009 ed affidati agli organi periferici del MiBAC per il loro studio e la loro contestualizzazione.
Il tutto con il fine di individuarne esattamente la provenienza e consentirne la restituzione ai legittimi proprietari.
fonte dati:
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
NUCLEO DI BARI
La vicenda nasce nel 2007 allorquando la polizia di una cittadina dell’Illinois interveniva per sedare una lite tra fratelli e scopriva che il motivo del contendere era l’eredità lasciata dal defunto padre e consistente in un’ingente quantità di pergamene, manoscritti, libri antichi e reperti archeologici, in gran parte di provenienza pugliese.
Veniva immediatamente investito della questione l’F.B.I. che da anni è in contatto con il Comando Carabinieri TPC. Iniziava così una stretta collaborazione che ha visto i militari del Reparto Operativo e del Nucleo di Bari recarsi direttamente negli Stati Uniti per procedere con l’F.B.I. ad un opera di catalogazione dei beni per individuarne esattamente la provenienza e svolgere sinergicamente le indagini volte a chiarire come e quando gli stessi fossero stati sottratti.
E’ risultato indubbio che l’intero patrimonio documentario, così come i beni artistici ed archeologici fossero stati sottratti, con modalità diverse, in preminenza da archivi ecclesiastici pugliesi ed istituti culturali, ed esportati illecitamente all’estero.
I beni (circa 350 pergamene, 800 libri antichi e vari reperti archeologici) venivano fatti rientrare in Italia nel 2009 ed affidati agli organi periferici del MiBAC per il loro studio e la loro contestualizzazione.
Il tutto con il fine di individuarne esattamente la provenienza e consentirne la restituzione ai legittimi proprietari.
fonte dati:
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
NUCLEO DI BARI
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:27:24 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:27:24