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Cantiere Città, Giuli: “Cultura un motore di sviluppo, coesione sociale e crescita sostenibile”
Testo del comunicato
La sostenibilità dei progetti culturali è stata al centro del confronto che per tre giorni ha coinvolto sindaci e delegati di Aliano (MT), Brindisi, Gallipoli (LE), La Spezia, Reggio Calabria, Sant’Andrea di Conza (AV) e Savona, riuniti a Pordenone per l’appuntamento conclusivo di "Cantiere Città", promosso dal Ministero della Cultura e dalla Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali.
Dal 30 novembre al 2 dicembre 2025, tre giorni di seminari, laboratori, incontri e workshop per rispondere alla domanda di aggiornamento delle città che riconoscono alla cultura un ruolo strategico per la crescita dei territori.
L’appuntamento a Pordenone è stata l’ultima tappa del percorso di capacity building avviato a maggio 2025 a Roma e dedicato alle città finaliste a Capitale italiana della Cultura 2027 con l’obiettivo di rafforzare le competenze di amministratori e tecnici e dare un futuro ad alcuni dei progetti dei dossier di candidatura.
“Accogliere a Pordenone l’ultima tappa di 'Cantiere Città' è un segnale importante non solo per la nostra città, ma per tutto il percorso che stiamo costruendo insieme in vista del 2027. La 'Capitale italiana della Cultura' è un traguardo che ancora deve arrivare, ma che stiamo preparando con serietà, metodo e un lavoro quotidiano che coinvolge amministratori, tecnici, professionisti e una rete viva di realtà locali. In questi giorni abbiamo condiviso con le città finaliste un confronto ricco e concreto, orientato alla sostenibilità dei progetti culturali e alla capacità della cultura di generare sviluppo duraturo. La cultura, oggi, non può essere pensata come un accessorio: è una leva strategica per l’identità dei territori, per la qualità della vita dei cittadini e per la crescita economica. Per questo crediamo in un approccio basato sulla pianificazione, sull’analisi approfondita, sul partenariato pubblico-privato e su una visione capace di trasformare le idee in processi stabili, solidi e misurabili. Il lavoro svolto qui a Pordenone in questa tre giorni – dalla valutazione economica dei progetti alle innovazioni normative, fino ai modelli di governance più efficaci – rappresenta un tassello fondamentale per arrivare pronti al 2027. La nostra città sta dimostrando di avere gli strumenti, le competenze e la volontà necessari per affrontare questa sfida con lucidità e coraggio. Voglio ringraziare in modo particolare l’assessore alla cultura Alberto Parigi, che con grande impegno sta guidando questo percorso, e tutta la macchina amministrativa del Comune di Pordenone, che si sta dimostrando efficiente, competente e perfettamente all’altezza di un cammino così impegnativo. Senza il loro lavoro quotidiano, discreto ma determinante, non sarebbe possibile sostenere un progetto di questa portata. Ringrazio anche il Ministero della Cultura e la Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali per aver scelto Pordenone come sede conclusiva di questa edizione: è un riconoscimento al cammino che abbiamo intrapreso, ma anche un incoraggiamento a proseguire con ancora maggiore determinazione. La strada verso il 2027 è aperta e la affronteremo con lo stesso spirito che ha guidato questi giorni: collaborazione, condivisione e una visione di cultura come bene comune. Pordenone è pronta, ed è orgogliosa di esserlo”, ha dichiarato il Sindaco Alessandro Basso.
A Pordenone, gli amministratori comunali, i tecnici e i professionisti presenti hanno potuto ancora una volta confrontarsi sui temi della progettazione culturale lavorando in direzione di solidità e sostenibilità.
Si è parlato dell’impatto del nuovo Codice dei Contratti Pubblici sul settore del patrimonio culturale e delle ultime innovazioni introdotte dal Decreto Cultura 2025. Ampio spazio è stato dato all’approfondimento delle fasi della pianificazione e della valutazione economica dei progetti culturali, analizzate in un’ottica di sostenibilità finanziaria e gestionale: dalle analisi preliminari di contesto alla stima della domanda potenziale, alla definizione dell’assetto gestionale e delle strategie di valorizzazione.
“Abbiamo accolto con entusiasmo le città che hanno gareggiato insieme a noi per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027. Queste giornate dedicate alla formazione e all'informazione rappresentano un'opportunità preziosa per fare rete e valorizzare il patrimonio di idee, progetti e visioni culturali che tutte le città candidate hanno elaborato. Non vogliamo disperdere questo lavoro, ma costruire su di esso. Ringrazio il Ministero della Cultura e la Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali per questa importante iniziativa, che ci offre l'occasione di entrare in relazione con altre realtà e aprire collaborazioni concrete con città italiane che condividono la nostra stessa visione della cultura", ha aggiunto l'Assessore alla Cultura Alberto Parigi.
“Anche in questa quarta edizione, Cantiere Città ha offerto alle città l’opportunità di proseguire il percorso avviato con la candidatura a Capitale italiana della Cultura, valorizzando idee, progetti e collaborazioni. Grazie all’accompagnamento e alla formazione della Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali, le amministrazioni hanno consolidato competenze e hanno affinato strumenti progettuali per trasformare i progetti nati per la competizione in iniziative culturali durature, sostenibili e capaci di generare valore per i territori”, ha dichiarato Onofrio Cutaia, Commissario straordinario della Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali.
“Pordenone ha accolto “Cantiere Città” con entusiasmo e con lo spirito con cui si sta preparando al 2027, collaborando attivamente con le città finaliste. In questi giorni, amministratori e professionisti provenienti da territori diversi si sono confrontati attorno a un obiettivo comune, riconoscendo nella cultura un motore di sviluppo, coesione sociale e crescita sostenibile. Il Ministero sostiene con convinzione questa rete di amministrazioni, consapevole che solo attraverso la collaborazione e la condivisione di esperienze si possono costruire modelli di sostenibilità duraturi e replicabili nel tempo”, ha dichiarato il Ministro della Cultura Alessandro Giuli.
Durante la 4ª edizione di Cantiere Città, le città hanno condiviso l’urgenza di trovare soluzioni per la sostenibilità di medio-lungo periodo dei progetti culturali. In quest’ottica, a Pordenone hanno dato avvio a un percorso di capacity building rivolto agli Enti del Terzo settore, potenziali partner nella gestione dei progetti culturali locali, per rafforzarne le competenze imprenditoriali: Cantiere Città ha offerto un percorso formativo in tre appuntamenti (di cui due in presenza) dedicati alla teoria del cambiamento e alla progettazione di un modello di business sostenibile e compatibile con la missione di utilità sociale degli enti del terzo settore.
L’intera edizione lascia un patrimonio di contributi che saranno raccolti e sistematizzati in un manuale, disponibile a marzo, per il download gratuito dal sito fondazionescuolapatrimonio.it
Roma, 2 dicembre 2025
Ufficio Stampa e Comunicazione MiC