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PNRR, Franceschini: il Piano Nazionale Borghi per vincere la sfida del ripopolamento
Testo del comunicato
1 miliardo per il rilancio di 250 borghi, progetti da presentare entro il 15 marzo
Due linee di azione con 420 milioni di euro a 21 borghi
individuati da Regioni e Province autonome e 580 milioni di euro ad almeno 229 borghi selezionati tramite avviso pubblico rivolto ai Comuni
“Stiamo gestendo
una grande operazione di valenza culturale e sociale. Si è parlato per molti anni nel nostro Paese di recupero delle aree interne e dei borghi, ma non ci sono stati grandi
interventi finalizzati a concretizzare questo obiettivo. Le nuove condizioni tecnologiche consentono di far diventare dei luoghi di lavoro reali delle realtà che fino a pochi
anni fa non potevano attrarre né persone, né occupazione. Il Piano Nazionale Borghi va in questa direzione con risorse molto importanti, pari a 1 miliardo di euro, per
vincere la sfida del ripopolamento”.
Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, è intervenuto questa mattina alla conferenza stampa di presentazione l’avviso
pubblico per l’accesso alle risorse del Piano Nazionale Borghi previsto dal PNRR.
L’intervento per l’attrattività dei borghi storici si articola in due distinte linee
di azione.
Linea A
La prima, alla quale sono destinati 420 milioni di euro, sosterrà progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio
abbandono o abbandonati, tramite la realizzazione di un numero limitato di interventi di carattere esemplare, uno per ciascuna Regione o Provincia Autonoma per un totale di
21. Ciascun intervento sarà di importo pari a 20 milioni di euro e sarà finalizzato al rilancio economico e sociale di borghi disabitati o caratterizzati da un avanzato
processo di declino e abbandono. I progetti dovranno prevedere l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale
o della ricerca, come ad esempio scuole o accademia di arti e dei mestieri della cultura, alberghi diffusi, residenze d’artista, centri di ricerca e campus universitari,
residenze sanitarie assistenziali (RSA) dove sviluppare anche programmi a matrice culturale, residenze per famiglie con lavoratori in smart working e nomadi digitali.
Per questa linea di azione le Regioni dovranno presentare la propria proposta al MiC entro il 15 marzo 2022, così come definita d’intesa con il Comune interessato. Alla
presentazione delle candidature seguirà una fase negoziale condotta da un Comitato tecnico istituito dal MiC al quale partecipano da un rappresentante delle Regioni, un
rappresentante dell’ANCI e un rappresentante delle associazioni partecipanti al Comitato di coordinamento borghi. Il percorso negoziale, mirato alla verifica della coerenza
delle proposte progettuali con i processi e le tempistiche attuative del PNRR, si concluderà entro maggio 2022 con l’ammissione a finanziamento delle 21 proposte e
l’assegnazione delle risorse al soggetto attuatore individuato da ogni singola proposta.
Documenti (in formato PDF)
- Modalità di trasmissione della proposta progettuale
- Nota del Ministro alle Regioni
- Verbale riunione del 15 novembre, che recepisce le modifiche e le integrazioni proposte e trasmesse dal Coordinatore tecnico della Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, secondo le modalità e i tempi di consultazione previsti
- Linee di indirizzo sulle modalità attuative dell’intervento 2.1. “Attrattività dei Borghi”, M1C3 Turismo e Cultura del PNRR, ove sono confluite le comuni riflessioni e le modifiche e integrazioni condivise sulle modalità attuative dell’intervento
- Schema di riparto regionale delle risorse, che assume le quote di riparto previste dall’Accordo di Partenariato 2021-2027 e le riporta all’articolazione dei fondi previsti del PNRR in misura del 40% alle regioni del Mezzogiorno e del 60% alle regioni del Centro Nord
- Nota alle Regioni del Direttore dell'Unità di missione per l'attuazione del PNRR
Linea B
La seconda linea d’azione mira alla realizzazione di progetti locali di
rigenerazione culturale di almeno 229 borghi storici. In particolare, 380 milioni andranno a sostenere le proposte presentate dai Comuni e 200 milioni di euro verranno
indirizzati quale regime di aiuto a micro, piccole e medie imprese localizzate o che intendono insediarsi nei borghi che saranno selezionati. La prima componente si attuerà
tramite avviso pubblico emanato dal MiC per il finanziamento delle proposte presentate da Comuni in forma singola o aggregata – fino a un massimo di 3 Comuni - con
popolazione residente complessiva fino a 5.000 abitanti. I progetti potranno prevedere interventi, iniziative o attività in ambito culturale e in quelli dell’istruzione,
ricerca, welfare, ambiente o turismo. L’importo massimo del contributo sarà di circa 1,65 milioni di euro a borgo.
Per questa linea d’azione i Comuni dovranno
presentare entro il 15 marzo 2022 le candidature per il finanziamento dei progetti di rigenerazione culturale, che verranno valutati da una Commissione del MiC composta da
un rappresentante delle Regioni, un rappresentante dell’ANCI e un rappresentante delle associazioni partecipanti al Comitato di coordinamento borghi.
L’istruttoria si
concluderà entro maggio 2022 con l’ammissione a finanziamento delle proposte e l’assegnazione delle risorse ai Comuni.
Con bando successivo, i 200 milioni di euro
della seconda componente verranno assegnati alle imprese che svolgono attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali localizzati nei Comuni
selezionati per la realizzazione dei progetti di rigenerazione culturale, fino a un totale complessivo tra le due componenti di circa 2,53 milioni di euro a borgo.
In coerenza con le disposizioni del PNRR, il 40% delle risorse complessive sarà destinato alle 8 regioni del Mezzogiorno e gli interventi dovranno essere portati a termine
entro giugno 2026.
L’avviso pubblico verrà pubblicato all’indirizzo cultura.gov.it/borghi
insieme a tutte le informazioni al riguardo.
Roma, 20 dicembre 2021
Ufficio Stampa MiC