Villa Lante Bagnaia
Apertura
Prenotazione Non richiesta
Orario di apertura:
Informazioni apertura
Info• da Gennaio a Febbraio: 8.30-16.30, ultimo ingresso alle 16.00;
• Marzo: 8.30-17.30, ultimo ingresso alle 16.30;
• dal 1 al 15 Aprile: 8.30-18.30, ultimo ingresso alle 17.30;
• dal 16 Aprile al 15 Settembre: 8.30-19.30, ultimo ingresso alle 18.30;
• dal 16 Settembre al 31 Ottobre: 8.30-18.30, ultimo ingresso alle 17.30;
• da Novembre a Dicembre: 8.30-16.30, ultimo ingresso alle 16.00
Orari festivi dal 1 novembre al 15 marzo: 8:30 - 13:45, ultimo ingresso 13:15
Sono normalmente aperti il Giardino all'Italiana, le logge delle palazzine Gambara e Montalto e parzialmente il Parco.
Il piano nobile della palazzina Gambara è visitabile il mercoledì alle ore 10.30 e alle ore 14.30 con prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente. Max 15 persone. Visite a cura del personale interno.
Il piano nobile della palazzina Montalto è aperto al pubblico il martedì e il mercoledì dalle 11.00 alle 12.00, la domenica (ad eccezione della prima domenica del mese) è aperto per tutto l'orario di apertura del monumento. Non occorre prenotazione.
È consentito l'ingresso a gruppi di 30 persone, oltre la guida. Consigliato l’utilizzo di sistemi di radioguida (whisper).
Biglietteria
Orario di apertura:
- Lun
- Chiuso
- Mar
- 08:30 - 15:30
- Mer
- 08:30 - 15:30
- Gio
- 08:30 - 15:30
- Ven
- 08:30 - 15:30
- Sab
- 08:30 - 15:30
- Dom
- 08:30 - 13:15
Informazioni biglietteria
InfoDescrizione
Servizi
-
Altro
Posizione
Contatti
- Tel
- +39 0761 288008
- drm-laz.villalante@cultura.gov.it drm-laz@pec.cultura.gov.it
- Website
- direzioneregionalemuseilazio.cultura.gov.it/luoghi/villa-lante/
- Social
- Facebook Instagram
Carosello galleria
Villa Lante, parterre con la fontana dei Quattro Mori e le palazzine Gambara e Montalto
Villa Lante è uno dei più notevoli esempi cinquecenteschi di giardino all’italiana. Il suo aspetto attuale è il risultato dei lavori promossi dal Cardinale Giovanni Francesco Gambara, vescovo di Viterbo dal 1566. Il giardino è disposto su terrazzamenti uniti fra loro dall’acqua che ne è la protagonista indiscussa manifestandosi nelle monumentali fontane, tutte disposte lungo l’asse centrale. Peculiarità della Villa sono anche le due palazzine speculari che costituiscono un unicum nella tipologia di residenza aristocratica. Rimasta proprietà della Chiesa fino al 1656, la villa passò ai Lante per tre secoli. Nel 1953 l’industriale Angelo Cantoni acquistò il complesso che solamente nel 1973 venne ceduta allo Stato.
Fontana dei Quattro Mori
Attribuita a Giovanni Antonio Paracca, detto Valsoldo, venne realizzata per volere del Cardinal Montalto per celebrare la sua casata. I quattro atleti sono affiancati dagli emblemi araldici dei Peretti Damasceni del ramo di Montalto cui apparteneva il cardinale: i monti, i leoni e le pere.
Particolare della fontana dei Quattro Mori
Palazzina Gambara e particolare degli archibugeri posti nella peschiera della fontana dei Quattro Mori
Particolare parterre e fontana dei Quattro Mori con alle spalle il paese di Bagnaia
Villa Lante, visione del parterre con le palazzine Gambara e Montalto
Il Parterre in origine caratterizzato da semplici spazi quadrangolari delimitati da basse siepi di bosso e dalla presenza di alberi d’agrumi – tipici del giardino all’italiana – è oggi composto da siepi che seguono complessi disegni di gusto francese.
Fontana del Pegaso
Venne completata nel 1587, dopo la morte del Cardinale Gambara. Al centro compare Pegaso circondato dalle Muse e da Apollo, posti nella parte alta della fontana.
Particolare della catena d’acqua
L’acqua sgorga da un grande gambero posto a monte e venne realizzata per sottolineare l’asse centrale della Villa e l’importanza stessa dell’acqua nei giardini.
Loggia della palazzina Gambara
Completata negli anni Settanta del Cinquecento presenta nelle volte grottesche ed episodi mitologici realizzati da Raffaellino da Reggio e dai suoi collaboratori. Sulle pareti, oltre alla rappresentazione del borgo di Bagnaia e della Villa, sono raffigurati altri giardini e tenute fra i più famosi del tempo come il Palazzo Farnese di Caprarola o Villa d’Este a Tivoli.
Sala conversazione, palazzina Montalto
Fontana del Diluvio
Presenta un rivestimento realizzato con pietre calcaree. Gli animali nelle nicchie, i delfini nella vasca e i due monumentali satiri laterali suggerisce un’ambientazione silvestre. Lo spazio quadrangolare che precede la fontana era caratterizzato da zampilli che creavano un tetto d’acqua.