Reggia di Caserta - Palazzo Reale
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- 08:30 - 18:30
- Dom
- 08:30 - 18:30
Informazioni biglietteria
Info€ 9,00 | Intero Parco (per visitare il Parco Reale e il Giardino Inglese)
€ 12,00 | Intero Appartamenti (per visitare gli Appartamenti Reali e mostra Frammenti di Paradiso. E’ acquistabile quando il Parco Reale è chiuso)
€ 5,00 | Serale Appartamenti (per visitare gli Appartamenti Reali e mostra Frammenti di Paradiso. E’ acquistabile dalle ore 17)
€ 2,00 | Rid.Parco+Appartamenti Cittadini UE 18-24 anni (per i cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 18 e i 24 anni compiuti per visitare Appartamenti Reali, Parco Reale e Giardino Inglese, compatibilmente con gli orari di apertura del Parco Reale e del Giardino Inglese)
Gratuito Parco+Appartamenti (per i minori di 18 anni e aventi diritto ad agevolazioni per la visita al Parco Reale e agli Appartamenti Reali)
N.B.: l’orario di vendita online dei biglietti che prevedono l’accesso al Parco Reale e al Giardino Inglese è relativo a quello di ultimo possibile accesso al Giardino Inglese.
Descrizione
Voluta da Carlo di Borbone su modello della Versailles di Luigi XIV, la Reggia di Caserta fu progettata dall’architetto Luigi Vanvitelli.
La sua costruzione cominciò nel 1752: la direzione dei lavori passò prima a Carlo Vanvitelli per proseguire sotto la guida di altri architetti fino al 1847. Il rallentamento dei lavori fu dovuto al calo d’interesse (e di fondi) a seguito della partenza di Carlo III: sotto il suo successore, Ferdinando IV, la corte abitava la reggia solo nella bella stagione, mentre Ferdinando II, l’ultimo re, la elesse a dimora preferita.
La Reggia appartenne ai beni della corona - dei Borbone (tranne durante la parentesi napoleonica), poi dei Savoia – fino al 1921, quando passò allo Stato.
L’edificio ha pianta rettangolare, con quattro cortili interni divisi dai due corpi di fabbrica centrali che si intersecano perpendicolarmente. Il progetto originario prevedeva due ali semicircolari che dovevano abbracciare l’enorme piazza prospiciente la facciata principale ammorbidendo il prospetto, ora isolato. Le due facciate – uguali e rivolte una alla piazza d’Armi, l’altra al parco – sono realizzate in laterizio e travertino con basamento a bugnato, doppio ordine di finestre e balaustra sull’ultimo piano. Dall’atrio del palazzo si accede al vestibolo inferiore, con prospettiva sui quattro cortili che aprono la vista sul parco.
Lo scenografico scalone d’onore, con grande rampa centrale seguita da due rampe laterali, conduce al vestibolo superiore a pianta ottagonale, illuminato da finestroni. Di fronte è la Cappella Palatina, rettangolare con abside semicircolare, decorata da marmi policromi con volta a botte ornata di cassettoni e rosoni dorati, su modello di quella di Versailles. A sinistra della Cappella si aprono gli Appartamenti Reali che comprendono la Sala del trono preceduta da anticamere, l’appartamento del re e quello della regina. Le anticamere sono: la Sala degli Alabardieri, la Sala delle Guardie del Corpo e la Sala di Alessandro che funge da collegamento tra gli ambienti settecenteschi e quelli ottocenteschi. Di qui si aprono, a sinistra, l’appartamento del Settecento e, a destra, quello dell’Ottocento (cd. Appartamento nuovo). L’Appartamento nuovo, realizzato durante gli anni del regno francese, è introdotto da due anticamere di gusto neoclassico, la Sala di Marte e la Sala di Astrea, dove sono esaltate le virtù militari. La Sala del trono, la più grande degli Appartamenti reali, ha pilastri corinzi alle pareti mentre l’architrave è decorata con i ritratti della casa regnante, opera di vari scultori.
La Sala del Consiglio, dalla quale si accede all’appartamento privato del re, presenta un soffitto a volta affrescato da Cammarano con il tema Minerva che incorona l’Arte e la Scienza e pareti decorate da grandi dipinti ottocenteschi; al centro, un tavolo decorato da medaglioni di porcellana con i costumi popolari del regno. Seguono l’Anticamera e la Stanza da letto di Francesco II, con arredo stile Impero in mogano e bronzi dorati mentre la Stanza da bagno di Francesco II ha una toilette in marmo di Carrara con vasca di granito ornata da protomi leonine e volta affrescata da Cammarano con Cerere.
Nella prima e seconda Anticamera di Gioacchino Murat e nella Camera da Letto si trova parte degli arredi della residenza reale di Portici: commode e consolle in mogano e bronzi dorati sono in stile impero francese, come il letto e le sedie tappezzate di seta con le cifre del sovrano mentre dipinti decorano le pareti. L’Appartamento del Settecento, il primo ad essere abitato da Ferdinando IV e Maria Carolina, è preceduto da quattro sale di conversazione, dette Stanze delle Stagioni dagli affreschi delle volte. Dell’Appartamento di Ferdinando I di Borbone, la prima sala, il cd. Gabinetto Ricco di Sua Maestà, è decorata con gli arredi del celebre mobiliere tedesco Weisweiler e da gouaches di Hackert raffiguranti i siti reali.
Nell’Appartamento di Maria Carolina spiccano quattro piccoli ambienti decorati secondo il tipico gusto rococò; di grande effetto è la decorazione della Stanza di lavoro, con le pareti di raso giallo incorniciate da specchi; attraverso il Gabinetto degli Stucchi si accede al Gabinetto per uso del Bagno e al Gabinetto ad uso del Ristretto, con specchi veneziani, putti, affreschi di Fischetti e una vasca in marmo con decorazioni trompe l’oeil. Dal boudoir si passa nella Sala di Compagnia, quindi nella Sala delle Dame di Corte fino alle due sale di lettura anticamera della Biblioteca Palatina, composta da tre sale decorate dal pittore tedesco Fugger. La Sala ellittica, in origine destinata ai divertimenti di corte, ospita la ricostruzione del Presepe Reale: da qui si accede alla Pinacoteca, una raccolta di opere (nature morte, scene di battaglie, la serie dei Porti del Regno delle due Sicilie di Hackert) distribuite in più ambienti alcuni dei quali, la cd. Quadreria, espongono i ritratti dei reali della dinastia Borbone.
All'interno del percorso degli Appartamenti Reali si snoda, infine, una parte del riallestimento della Collezione Terrae Motus, ideata dal gallerista napoletano Lucio Amelio che chiamò a raccolta i più grandi artisti dell’epoca per trasformare la catastrofe del sisma in forza creativa.
Di grande rilevanza è, infine, il Teatro di Corte, nel lato occidentale del Palazzo, riproduzione in scala del San Carlo di Napoli con cinque ordini di palchi e un sontuoso palco reale: unico ambiente ultimato da Vanvitelli padre per volontà di Ferdinando IV, fu inaugurato nel 1769.
Insieme al Palazzo, Vanvitelli ideò il Parco Reale, splendido esempio di giardino all’italiana.
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La prima domenica di ogni mese è “Domenica al Museo”, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito nei musei e nei parchi archeologici statali. L’accesso alla Reggia di Caserta, come avviene anche nelle giornate ordinarie, è contingentato per numero di visitatori e fasce orarie. Al fine di tutelare il patrimonio, il personale e i nostri pubblici e per ragioni di sicurezza, è consentito l’accesso a un numero prestabilito di utenti suddiviso per le diverse fasce orarie della giornata. Raggiunto tale numero non saranno emessi ulteriori biglietti.
Una quota dei biglietti è destinata alla distribuzione online, disponibili dal lunedì precedente alla domenica in questione, l’altra alla distribuzione in sede, a partire dalle 8.30 della domenica di gratuità. I biglietti, quindi, possono essere ritirati online su TicketOne, https://bit.ly/prenotazioniReggiadiCaserta, oppure in biglietteria in piazza Carlo di Borbone. Su TicketOne è possibile prenotare fino a un max di 5 biglietti per ciascun account/persona. Una volta esaurita la quota prevista, non sarà possibile ritirare online altri biglietti.
Si segnala, per coloro che intendono ritirare i biglietti in sede, che non si garantisce la disponibilità dei titoli di accesso. E’, inoltre, possibile dover fare una lunga fila prima di poter accedere alla biglietteria. Si consiglia, quindi, la procedura online fino a esaurimento disponibilità.
Al cancello dovrà essere esibito, in formato cartaceo oppure dal proprio smartphone, il codice a barre del proprio titolo. E’ possibile scegliere tra il biglietto “Gratuito Solo Parco” e quello “Gratuito Parco+Appartamenti” con relativa fascia oraria. Non sarà possibile accedere al Complesso vanvitelliano in un orario diverso da quello prescelto.
Saranno aperti Appartamenti Reali e il Parco Reale. Chiusi le Sale Vanvitelli, il Giardino Inglese e il Teatro di Corte.
In via sperimentale, esclusivamente nel giorno dell’iniziativa, previa disponibilità di biglietti, si dà la possibilità ad agenzie/tour operator e a guide turistiche abilitate di ritirare biglietti per i loro gruppi in biglietteria in piazza Carlo di Borbone. Alla singola agenzia/tour operator, munita di apposita certificazione che dimostri l’attività svolta, può essere consegnato un max di 50 biglietti, mentre alla singola guida turistica regionale, munita di idonea abilitazione e che attesti la presenza di un gruppo al seguito, può essere consegnato un max di 20 biglietti.
Le agenzie, i tour operator e le guide sono tenuti a fare la fila come tutti gli altri visitatori. Non sono previsti alcuna corsia preferenziale, nè diritto di prelazione.
Ricordiamo che all’ingresso degli Appartamenti Reali, i gruppi devono essere composti di max 20 persone.
Si suggerisce di consultare gli orari di apertura e chiusura del Museo, ricordando che il Parco Reale ha orari differenti di chiusura a seconda del mese dell’anno. Tutte le info qui https://reggiadicaserta.cultura.gov.it/orari/.
Si consiglia, inoltre, di leggere con attenzione il regolamento https://reggiadicaserta.cultura.gov.it/regolamento/.
Si ricorda che il Complesso vanvitelliano è aperto tutti i giorni dell’anno, fatta eccezione per i martedì, il 25 dicembre e l’1 gennaio (salvo modifiche e aperture/chiusure straordinarie). Qui tutte le info https://reggiadicaserta.cultura.gov.it/biglietti/.
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