
Museo Mucirama

Apertura
Prenotazione Non richiesta
Orario di apertura:
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- 09:00-13:00 - 15:00-1700
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- 09:00 - 13:00
- Gio
- Chiuso
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- 09:00 - 13:00
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- 09:00 - 16:30
Descrizione
Il complesso conventuale domenicano dove ha sede il museo fu fondato negli ultimi anni del XIV secolo ai piedi del borgo di San Giovanni. La struttura fu inserita nei pressi del tessuto urbano in ottemperanza alle intenzioni dell'ordine di essere partecipe alla vita cittadina: due bolle papali di Bonifacio IX databili tra il 1389 e il 1404, testimoniano l'interesse di far approdare nel territorio pedemontano l'ordine di San Domenico di Guzman.
Il convento e la chiesa furono edificati tra il 1394 e il 1414 per iniziativa di Sveva Sanseverino, moglie di Giacomo II Caetani dell'Aquila e signora di Piedimonte, pronipote di san Tommaso d'Aquino, santo al quale essi furono intitolati.
Nel 1414 il convento e la chiesa furono affidati all'ordine dei domenicani che vi rimasero fino al 1809, anno in cui il monastero fu soppresso. Successivamente il convento fu adibito a sottintendenza borbonica e, poi, a sottoprefettura del Regno d'Italia. Nel 1905 fu destinato a edificio scolastico e ulteriormente ampliato una ventina di anni più tardi.
A partire dai primi anni del Novecento, un ampio settore del complesso conventuale ospita il civico Museo Alifano, oggi ribattezzato Museo Civico "Raffaele Marrocco" in onore del suo fondatore. Marrocco fu un protagonista della vita culturale della sua città per tutta la prima metà del Novecento. Dipendente comunale, giornalista e scrittore di storia locale, mise la sua passione e la sua cultura classica al servizio dell'archeologia per quasi un quarantennio. Nel 1912 fu nominato regio ispettore onorario dei monumenti e scavi di Piedimonte e dal 1913 fu direttore del civico museo campano-sannita che solo nel 1926 assunse il nome di museo Alifano. Incrementò notevolmente la collezione archeologica comunale, custodita nel museo da lui fondato, grazie ad acquisti e donazioni. La collezione crebbe a tal punto che l'originaria ma angusta sede del museo, in via Ercole d'Agnese, venne ben presto abbandonata; esso fu trasferito negli ampi locali dell'ex convento del Santissimo Salvatore dove vi rimase fino al 1927, anno in cui fu trasferito nell'attuale sede.
Nel 1953 il museo fu arricchito da una nuova sala lapidaria e dalla Bibliotheca Scriptorum loci dove furono raccolti i libri scritti dagli autori locali. Per alcuni decenni, tuttavia, il museo civico è rimasto chiuso ed inaccessibile alla cittadinanza; inoltre i reperti in esso custoditi furono trasferiti nel Museo Archeologico di Napoli. Questo fino al 16 giugno 2013 quando è stato nuovamente inaugurato. Nel 2014 è sede di una mostra archeologica sui sanniti, denominata Gens fortissima Italiae, e dell'antica mostra al primo piano relativa al periodo che va dal Risorgimento alla seconda guerra mondiale, voluta fortemente dal suo fondatore, Raffaele Marrocco.
*Per gruppi superiori a 10 persone occorre prenotazione via mail
*Prima di programmare una visita si consiglia di contattare il luogo
Posizione
Museo civico di Piedimonte Matese
Largo San Domenico - 81016 Piedimonte Matese (CE)
Contatti
- Tel
- +39 0823 912320
- museo@comune.piedimonte-matese.ce.it
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