
Tipo Luogo:
Area Archeologica
Museo delle navi romane di Nemi e Santuario di Diana Nemorense

Biglietteria
Orario di apertura:
- Lun
- Chiuso
- Mar
- 09:00 - 18:00
- Mer
- 09:00 - 18:00
- Gio
- 09:00 - 18:00
- Ven
- 09:00 - 18:00
- Sab
- 09:00 - 18:00
- Dom
- 09:00 - 18:00
Informazioni biglietteria
Info
Biglietto cumulativo Museo delle Navi Romane di Nemi + Museo Archeologico Nazionale Prenestino + Santuario della Fortuna Primigenia e Complesso degli Edifici del Foro di Praeneste € 12,00, validità 30 gg.
È attivo il servizio di e-ticketing sull'app "Musei Italiani", disponibile su Play Store e su App Store.
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Descrizione
Il Museo venne costruito tra il 1933 e il 1939 per ospitare due gigantesche navi appartenute all'imperatore Caligola (37-41 d.C.) recuperate nelle acque del lago tra il 1929 e il 1931. È stato quindi il primo Museo in Italia ad essere costruito in funzione del contenuto, due scafi dalle misure rispettivamente di m. 71,30 x 20 e m. 73 x 24, purtroppo distrutti durante un incendio nel 1944.
Riaperto nel 1953, il Museo venne nuovamente chiuso nel 1962 e infine definitivamente riaperto nel 1988. Nel nuovo allestimento, l'ala sinistra è dedicata alle navi, delle quali sono esposti alcuni materiali, come la ricostruzione del tetto con tegole di bronzo, due ancore, il rivestimento della ruota di prua, alcune attrezzerie di bordo originali o ricostruite (una noria, una pompa a stantuffo, un bozzello, una piattaforma su cuscinetti a sfera).
Sono inoltre visibili due modelli delle navi in scala 1:5 e la ricostruzione in scala al vero dell'aposticcio di poppa della prima nave, su cui sono state posizionate le copie bronzee delle cassette con protomi ferine. L'ala destra è invece dedicata al popolamento del territorio albano in età repubblicana e imperiale, con particolare riguardo ai luoghi di culto; vi sono esposti materiali votivi provenienti da Velletri (S. Clemente), da Campoverde (Latina) da Genzano (stipe di Pantanacci) e dal Santuario di Diana a Nemi, oltre ai materiali provenienti dalla Collezione Ruspoli. All'interno di quest'ala è inoltre possibile ammirare un tratto musealizzato del basolato romano del clivus Virbii, che da Ariccia conduceva al Santuario di Diana.
Riaperto nel 1953, il Museo venne nuovamente chiuso nel 1962 e infine definitivamente riaperto nel 1988. Nel nuovo allestimento, l'ala sinistra è dedicata alle navi, delle quali sono esposti alcuni materiali, come la ricostruzione del tetto con tegole di bronzo, due ancore, il rivestimento della ruota di prua, alcune attrezzerie di bordo originali o ricostruite (una noria, una pompa a stantuffo, un bozzello, una piattaforma su cuscinetti a sfera).
Sono inoltre visibili due modelli delle navi in scala 1:5 e la ricostruzione in scala al vero dell'aposticcio di poppa della prima nave, su cui sono state posizionate le copie bronzee delle cassette con protomi ferine. L'ala destra è invece dedicata al popolamento del territorio albano in età repubblicana e imperiale, con particolare riguardo ai luoghi di culto; vi sono esposti materiali votivi provenienti da Velletri (S. Clemente), da Campoverde (Latina) da Genzano (stipe di Pantanacci) e dal Santuario di Diana a Nemi, oltre ai materiali provenienti dalla Collezione Ruspoli. All'interno di quest'ala è inoltre possibile ammirare un tratto musealizzato del basolato romano del clivus Virbii, che da Ariccia conduceva al Santuario di Diana.
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 17:51:12 / Ultimo aggiornamento 2024-09-25 14:54:08
Servizi
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Postazioni multimediali
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Visite guidate
Posizione
Museo delle navi romane di Nemi e Santuario di Diana Nemorense
Via Diana, 13-15 - 00040 Nemi (RM)
Contatti
- Tel
- +39 06 9398040
- drm-laz.naviromane@cultura.gov.it drm-laz@pec.cultura.gov.it
- Website
- direzioneregionalemuseilazio.cultura.gov.it/luoghi/museo-delle-navi-romane/
- Social
- Facebook Instagram
Responsabile:
Daniela De Angelis
Carosello galleria

Veduta del Museo delle Navi Romane con il lago di Nemi

Veduta dell’aposticcio della prima nave ricostruito in scala 1:1
Veduta della ricostruzione in scala 1:5 dello scafo della seconda nave

Veduta della scala elicoidale progettata dall'Arch. Morpurgo

Veduta dell’ala sinistra del Museo dedicata alle navi di Caligola con le ricostruzioni in scala 1:5 delle navi

Statua di imperatore sul trono, identificato con Caligola dal territorio nemorense

Statua di Minerva in marmo pavonazzetto, con testa e mani di restauro moderno. Dal Santuario di Diana Aricina(?) - Collezione Ruspoli (I secolo d.C.)
Particolare della statua di Atteone da Castel Gandolfo (Prima metà del II secolo d.C.)

Erma bifronte in marmo da Ariccia, località Vallericcia (II secolo d.C.)
