Complesso monumentale del Castello e Parco di Racconigi - Uno scrigno per Margherita

Il 22 aprile 1868 furono celebrate nel duomo di Torino le nozze dell’erede al trono Umberto con Margherita, sua cugina prima, destinata così a diventare la prima regina d’Italia. 

Al Castello di Racconigi si conserva un oggetto raffinato: uno scrigno in legno d’ebano, ricoperto esternamente da finissime lamine d’avorio, decorato con tarsie ornamentali in madreperla policroma e arricchito da inserti in bronzo dorato. Si tratta di un dono con cui la città di Milano volle omaggiare Margherita, il 4 settembre 1869, in ricordo del suo matrimonio con il futuro re d’Italia. 

Questo singolare e complesso arredo si deve al celebre Giuseppe Speluzzi, protagonista della scena milanese nel campo delle arti applicate e della produzione di mobili intarsiati nella seconda metà dell’Ottocento. La realizzazione dello stipo vide la collaborazione di diverse professionalità: Speluzzi lavorò infatti su disegni di dell’architetto e pittore Claudio Bernacchi, coadiuvato dagli intagliatori Bernardino Faverio e Clemente Antonelli, che tradussero in avorio i modelli delle figure allegoriche ideate dagli scultori Angelo Biella e Francesco Barzaghi. 

Collocato nelle sale della Villa Reale di Monza, lo scrigno entrò a far parte delle raccolte del Castello di Racconigi nel 1920, in seguito alla dismissione della reggia monzese e del suo passaggio al demanio statale. 

Nel 2017 il manufatto è stato sottoposto a un intervento di revisione conservativa a cura delle restauratrici dell’attuale Laboratorio di restauro delle Residenze reali sabaude – Direzione regionale Musei nazionali Piemonte e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino. L’intervento è stato eseguito in occasione del prestito alla mostra Dalle Regge d’Italia. Tesori e simboli della regalità sabauda che si è tenuta in quell’anno alla Reggia di Venaria, dove il prezioso oggetto è stato presentato al pubblico per la prima volta.

Lo scrigno è attualmente esposto nella camera da letto del re dell’appartamento di Mezzogiorno al primo piano nobile del Castello di Racconigi, insieme a ritratti e altri oggetti legati alle figure di Margherita e di Umberto I di Savoia.