
Cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi
 - Cenacolo di Andrea del Sarto, Ultima Cena, 1511-1527.jpg)
Apertura
Prenotazione Non richiesta
Orario di apertura:
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- Chiuso
- Mar
- 08:15 - 13:50
- Mer
- 08:15 - 13:50
- Gio
- 08:15 - 13:50
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- Sab
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- Dom
- 08:15 - 13:50
Informazioni apertura
InfoDescrizione
Il Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto è situato negli
ambienti dell’antico convento dei monaci benedettini vallombrosani dedicato a
San Salvi. L’Abbazia, fondata nel secolo XI, fu ampliata e
restaurata a partire all'inizio del secolo XVI sotto la direzione
di Biagio Milanesi e poi dell'abate Ilario Panichi. Il grandioso
progetto di ampliamento comportò la costruzione del porticato sud del
loggiato, della cucina, della sala del lavabo e del
refettorio, dove nel 1511 fu commissionato ad Andrea del Sarto l'affresco
con l'Ultima Cena, poi ultimato nel 1526.
Andrea del Sarto, che si ispirò al famoso Cenacolo di Leonardo da Vinci a Milano,
coglie gli apostoli nel momento in cui ricevono l’annuncio del tradimento da
Gesù e aggiunge nella parte superiore una piccola e originale scena di due
personaggi affacciati a una terrazza che assistono all'evento. I disegni
preparatori per le figure indicano il lungo studio preliminare a questa
pittura così grandiosa e vibrante dalla comunicativa immediata, così
ricca di sfumature preziose rese con eccezionale maestria nella tecnica veloce
dell’affresco. Secondo il racconto riferito da Benedetto Varchi,
vent’anni più vecchio, la bellezza dell’affresco salvò quella parte del
convento dalla rovina ordinata dalla Repubblica fiorentina perché gli edifici
fuori le mura non offrissero riparo all'esercito di Carlo V, inviato ad
assediare Firenze nel 1529. Al 1511 risale la decorazione del sottarco della
volta, alla quale collaborarono per le grottesche Andrea di Cosimo
Feltrini e, probabilmente, il Franciabigio. Vi sono raffigurati San Giovanni
Gualberto, San Salvi, la Trinità (al centro), San Bernardino degli Uberti e San
Benedetto.
Nel percorso museale allestito negli ambienti del convento (il corridoio, la
cucina, la sala del lavabo, il refettorio) sono esposti dipinti del secolo
XVI che documentano con eccellenti esempi la pittura fiorentina
dell'epoca. Tra questi opere di Pontormo (in particolare Fede e Carità, al lato
opposto del refettorio, sopra l’entrata), Franciabigio, Raffaellino del Garbo,
Bachiacca, Carlo Portelli, Bernardino Poccetti e un nucleo di dipinti di
Plautilla Nelli (1524–1588) una delle rare artiste di cui parla Giorgio Vasari
nelle Vite.
In una sala sono esposti i raffinati marmi di Benedetto Rovezzano (1505) per
il Monumento funebre a San Giovanni Gualberto, fondatore dei
vallombrosani, complesso rimasto incompiuto.
Con la gestione della Direzione regionale musei della Toscana negli ultimi anni è stato protagonista di importanti iniziative culturali tra le quali il progetto di Virgilio Sieni Cenacoli Fiorentini_Grande Adagio Popolare e sede principale dei Concerti al Cenacolo" Musica antica nell’area metropolitana fiorentina dell’Associazione L’Homme Armé.
Servizi
-
Laboratorio di restauro
-
Guide e cataloghi
-
Assistenza disabili
Posizione
Cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi
via di San Salvi, 16 - 50135 Firenze (FI)
Contatti
- Tel
- +39 055 0649489 / Mob. 3346692689
- drm-tos.cenacolosansalvi@cultura.gov.it
- Website
- http://www.polomusealetoscana.beniculturali.it
Angelo Tartuferi
Carosello galleria
Firenze (FI) - Cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi
