Tipo Luogo:
Villa o Palazzo di interesse storico o artistico
Casa Bertoli
Apertura
Prenotazione Obbligatoria
Orario di apertura:
- Lun
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- Mar
- su appuntamento o in occasioni di eventi -
- Mer
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- su appuntamento o in occasioni di eventi -
- Ven
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- Sab
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- Dom
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Informazioni apertura
Info
Casa Bertoli viene aperta al pubblico in particolari occasioni e grandi eventi, anche con visite guidate.
Per informazioni e iscrizioni alla mailing list scrivere a: sabap-fvg@cultura.gov.it
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Per prenotare:
Descrizione
Antica abitazione, storica sede dell'Associazione Nazionale per Aquileia e del Centro Studi Antichità Altoadriatiche.
Il nome di "Casa Bertoli" è dovuto al fatto che qui nella prima metà del Settecento abitò il canonico Gian Domenico Bertoli, il quale nel 1749 pubblicò a Venezia un libro ancor oggi fondamentale intitolato Le antichità di Aquileia profane e sacre. A esso tennero dietro due successivi volumi, rimasti manoscritti.
L’edificio è uno dei più antichi di Aquileia e risale almeno al XIII secolo. Nel corso del Trecento fu decorata una stanza, che oggi ospita il Centro di antichità altoadriatiche, secondo il gusto dell’epoca. Sopra un velario che copre tutte le pareti vi sono due stemmi, uno dei quali appartiene ai conti di Gorizia, che furono avvocati della chiesa di Aquileia. Probabilmente da quel tempo o comunque nel XV secolo l’edificio ospitò alcuni canonici di Aquileia.
Verso la fine del Cinquecento un’aggiunta fu fatta a cura del vicario patriarcale Francesco di Prampero. Ulteriori interventi edilizi e decorativi si ebbero nella parte meridionale e nel vano scale (prima metà del XVII secolo).
L’edificio fu acquisito dall’Associazione nazionale per Aquileia nel 1935 e da essa donato allo Stato italiano.
Il nome di "Casa Bertoli" è dovuto al fatto che qui nella prima metà del Settecento abitò il canonico Gian Domenico Bertoli, il quale nel 1749 pubblicò a Venezia un libro ancor oggi fondamentale intitolato Le antichità di Aquileia profane e sacre. A esso tennero dietro due successivi volumi, rimasti manoscritti.
L’edificio è uno dei più antichi di Aquileia e risale almeno al XIII secolo. Nel corso del Trecento fu decorata una stanza, che oggi ospita il Centro di antichità altoadriatiche, secondo il gusto dell’epoca. Sopra un velario che copre tutte le pareti vi sono due stemmi, uno dei quali appartiene ai conti di Gorizia, che furono avvocati della chiesa di Aquileia. Probabilmente da quel tempo o comunque nel XV secolo l’edificio ospitò alcuni canonici di Aquileia.
Verso la fine del Cinquecento un’aggiunta fu fatta a cura del vicario patriarcale Francesco di Prampero. Ulteriori interventi edilizi e decorativi si ebbero nella parte meridionale e nel vano scale (prima metà del XVII secolo).
L’edificio fu acquisito dall’Associazione nazionale per Aquileia nel 1935 e da essa donato allo Stato italiano.
Per informazioni:
Associazione Nazionale per Aquileia APS
+39 043191016 - +39 043191113
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 17:51:26 / Ultimo aggiornamento 2024-01-02 14:31:47
Servizi
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Altro
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Visite guidate
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Contatti
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