Tipo Luogo:
Biblioteca Statale
Biblioteca statale di Macerata
Apertura
Prenotazione Non richiesta
Orario di apertura:
- Lun
- 09:00 - 17:00
- Mar
- 09:00 - 17:00
- Mer
- 09:00 - 17:00
- Gio
- 09:00 - 17:00
- Ven
- 09:00 - 13:00
- Sab
- Chiuso
- Dom
- Chiuso
Descrizione
La Biblioteca Statale di Macerata inizia la sua attività il 1° dicembre 1990. Istituita con D.I. del 7 marzo 1987 come Sezione staccata della Biblioteca Nazionale di Napoli, diventa autonoma nel 2002. Le prime attività per l’istituzione in Macerata di una Biblioteca statale risalgono al 1978, quando lo Stato acquistò la raccolta privata Buonaccorsi, della omonima famiglia di Potenza Picena, con la conseguente necessità di collocarla in un adeguato istituto culturale. L’Università degli Studi di Macerata da parte sua metteva a disposizione alcuni locali all’interno dell’edificio storico che si accingeva a ristrutturare come sede di istituti e dipartimenti, l’ex Monastero di Santa Chiara di origini seicentesche. La Biblioteca nasce e si sviluppa all’interno di questo complesso e vanta una maestosa sala di lettura, originariamente chiesa omonima del complesso conventuale, che ad oggi conserva intatta la sua struttura.
Il Patrimonio
La Biblioteca ha carattere di cultura generale e pone particolare attenzione alle pubblicazioni di ambito umanistico ed artistico, oltre a quelle a carattere locale.
Costituiscono il patrimonio dell’istituto:
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Il Fondo Buonaccorsi, proveniente da una delle più illustri famiglie locali, rappresenta il nucleo istitutivo della Biblioteca ed è costituito da circa 8.000 volumi pubblicati tra il XV e il XIX secolo. La ricca e prestigiosa collezione documenta i molteplici interessi dell’aristocratica famiglia, che attraverso i secoli ha raccolto classici dell’età antica e moderna, codici e testi di diritto, trattati di storia, geografia, etnologia, medicina, astronomia, opere di argomento religioso, botanica, agricoltura, giardinaggio, gastronomia.
- Il Fondo Castelbarco-Albani, costituisce una porzione della più ampia biblioteca della famiglia urbinate degli Albani. Acquistata all’asta dal Ministero in via di prelazione negli anni novanta, la raccolta è costituita da circa 1400 volumi e si caratterizza per una selezionata scelta di ricercate edizioni del Cinque-Settecento di letteratura classica e rinascimentale, di scienze, anche geografiche, e storia. Sono presenti alcuni volumi liturgici appartenuti al Pontefice Clemente XI.
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La Sezione moderna, in costante aggiornamento con le più significative novità editoriali, rappresenta la parte preponderante delle raccolte. Vi trovano posto le opere di consultazione (enciclopedie generali e specialistiche, bibliografie, repertori, dizionari, testi classici letterari, filosofici, giuridici, scientifici e religiosi), e le opere destinate al prestito che spaziano dai testi di narrativa e poesia italiana e straniera alla saggistica storica, scientifica e letteraria, dal settore dell’arte alla religione, dalla musica all’attualità. La Biblioteca informa gli utenti pubblicando periodicamente sul proprio sito i bollettini degli ultimi acquisti.
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Il Fondo Locale conserva le pubblicazioni di autori marchigiani e opere di storia locale con la finalità di documentare il territorio in tutte le sue espressioni.
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Il Fondo periodici raccoglie riviste a carattere locale e nazionale.
Il Fondo manoscritti, proveniente dalla famiglia Buonaccorsi, è costituito da 40 buste di carteggi eruditi, carte d’amministrazione e materiale miscellaneo vario prodotto tra il XVI ed il XVIII secolo.
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La Biblioteca del Tribunale di Macerata è formata da circa. 1.700 tra volumi, riviste ed opuscoli di natura giuridica editi dal XVIII al XX secolo.
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L’Archivio fotografico Balelli è composto da oltre 11.000 pezzi originali tra negativi e positivi realizzati dallo Studio Balelli, attivo dal 1851 al 1972. L’archivio comprende due fondi: il “Fondo dello Studio fotografico Balelli di Macerata”, contenente immagini provenienti dall’attività professionale di Alfonso e Carlo Balelli dall’inizio del 900 agli anni ’60, costituisce una fonte preziosa per gli studi della vita politica, economica, sociale, culturale e artistica del territorio di Macerata e provincia. Il “Fondo Carlo Balelli sulla Prima Guerra Mondiale” raccoglie un migliaio di positivi in bianco e nero relativi alla Prima Guerra Mondiale, opera di Carlo Balelli fotografo militare sul fronte italo-austriaco. L’Archivio è scansionato e consultabile presso la postazione allestita nell’Istituto.
- L’Autografoteca Vinci: collezione di lettere, biglietti ed altri documenti manoscritti con autografi di personaggi della storia italiana e locale dal periodo pre-unitario ai primi decenni del Novecento, raccolta dal marchese Guglielmo Vinci di Fermo.
- La raccolta di ex-libris donata alla Biblioteca dall’artista Maria Elisa Leboroni, consiste di oltre 12.000 esemplari, opera di importanti artisti italiani e stranieri. La ricca collezione, di peculiare interesse, è consultabile presso la postazione allestita nell’Istituto.
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La Sezione Studi al femminile, inizialmente sorta da un nucleo di opere depositate dal Centro Documentazione e Promozione Donna di Macerata, raccoglie biografie di donne illustri, opere di poesia, narrativa e saggistica di autrici italiane e straniere.
- Il Fondo musicale, formato da circa 1.000 volumi contenenti spartiti, testi di teoria musicale, libretti d’opera, biografie di musicisti, saggi di storia della musica e strumenti musicali, risponde agli interessi di un particolare settore dell’utenza legato alle importanti istituzioni musicali cittadine.
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 17:58:44 / Ultimo aggiornamento 2024-03-15 17:46:39
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