Area della città etrusco-romana di Vulci

Situata a poche centinaia di metri dal museo dal quale lo separa il Ponte dell'Abbadia, Vulci, una delle più importanti metropoli dell'Etruria marittima, resta ancora oggi un luogo magico, dove la natura si fonde con la cultura. Attualmente è un Parco archeologico-naturalistico che conserva splendide visuali della maremma laziale. La realizzazione di percorsi didattici aperti anche alle persone con mobilità ridotta consente la visita alle più importanti testimonianze: i settori della poderosa cinta urbana, la suggestiva Domus del Criptoportico, ricca ancora oggi di mosaici in bianco e nero e dotata di un impianto termale privato, due edifici pubblici di età imperiale, l'imponente Tempio Grande, la cui prima fase risale all'età arcaica, impianti residenziali e una parte dell'articolata rete stradale di età romana. Nei punti più alti del pianoro, il visitatore può cogliere scorci delle estese necropoli circostanti il centro urbano, tra le quali la Necropoli dell'Osteria che sta rivelando importanti novità per la ricerca archeologica. Percorrendo il decumano massimo si raggiunge la riva del Fiora con i resti dell'antico Ponte Rotto.

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