Area archeologica di Alba Fucens
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Descrizione
Alba Fucens viene fondata alla fine del IV sec. a.C. nel territorio degli Equi dopo la loro sconfitta per mano dei romani, in una posizione strategica per il controllo dell’Italia centrale.
Gli scavi dell’Accademia Belgica fra il 1949 e il 1979 insieme alle ricerche più recenti hanno riportato in vita la città mettendo in luce gran parte dell’impianto urbano.
La città era dotata di un circuito murario realizzato in grandi blocchi di pietra su cui si aprivano quattro porte urbiche ancora oggi parzialmente conservate.
Dell’antico impianto cittadino è oggi possibile ammirare diverse strutture di carattere pubblico e privato che si dislocano intorno alle antiche strade rinominate via del Miliario, via dei Pilastri e via dell’Elefante.
Iniziando la visita da quest’ultima, a sinistra si ha un portico colonnato (diribitorium) dove avvenivano le votazioni delle assemblee pubbliche, a destra sono visibili i resti della basilica suddivisa in tre navate. A sud di questo edificio è possibile osservare il macellum, luogo destinato alla vendita dei generi alimentari, circondato da diverse botteghe. Altre sono visibili su via dei Pilastri mentre sul lato opposto è possibile vedere quello che rimane delle terme. Dell’edificio si conservano i pavimenti sopraelevati con piccole colonnine in mattoni (suspensurae), i quali servivano per la circolazione dell’aria calda, e diversi mosaici.
A sud dell’impianto termale è il Santuario di Ercole, dotato di un piccolo sacello rettangolare preceduto da un piazzale porticato, da dove proviene la colossale statua in marmo dell’Ercole seduto, oggi esposto al MAN di Villa Frigerj a Chieti.
Un altro tempio si trovava a sud-ovest dell’abitato, sulla collina oggi chiamata colle S. Pietro. L’edificio sacro dedicato ad Apollo fu eretto nel III sec. a.C. e nel VI sec. d.C. venne trasformato in chiesa cristiana. L’interno è diviso in tre navate da colonne romane riutilizzate e in quella centrale è presente la tribuna rialzata decorata con mosaici di marmo colorato, mentre in fondo, prima dell’abisde, è un parapetto con colonnine decorato sempre con intarsi di marmo (per informazioni sulle modalità di visita, è possibile consultare la pagina relativa alla Chiesa di San Pietro ad Alba Fucens).
Dalla collinetta della chiesa è possibile vedere l’anfiteatro di Alba Fucens. La realizzazione dell’edificio di pianta ellittica avvenuta nel I sec. d.C. comportò l’esproprio di un’area precedentemente occupata da una domus.
Con la fine dell’Impero Romano inizia il declino anche per la città di Alba Fucens abbandonata dagli abitanti intorno al VI sec. d.C.; tuttavia, sulla collina a nord-est della città, sorse il borgo medievale di Albe distrutto dal terremoto del 1915 e i cui ruderi sono ancora visibili insieme ai resti del Castello Orsini eretto nel XIV sec.
L'area archeologica è aperta al pubblico e liberamente visitabile.
Posizione
Contatti
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