Archivio di Stato di Trieste
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Descrizione
Queste fonti testimoniano la memoria storica delle vicende politiche, sociali, culturali e artistiche di Trieste e dell’intera Venezia Giulia e dei territori che a suo tempo ne facevano parte o intessevano con la città relazioni politiche, commerciali ed economiche, rendendo l'Archivio di Stato di Trieste un punto di riferimento importante per ricercatori che provengono da tutto il mondo.
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Carosello galleria
Biglietto d’auguri natalizi
Il biglietto creato per la filiale di New York “Stock Products, Inc.” è opera di Renzo Kollmann (1920-2005), pittore e grafico triestino particolarmente noto in quanto autore di storiche testate satiriche, pubblicate su periodici giuliani. Fu anche creatore su commissione di originali biglietti d’auguri. La distilleria triestina “Camis & Stock” fondata nel 1884 da Lionello Stock, rimasto presto unico dirigente della società, grazie alle sue capacità imprenditoriali, raggiunse rapidamente la notorietà tramite un ampio giro d’affari che consentì l’apertura di nuovi stabilimenti dapprima in Italia e in alcuni paesi dell’est europeo e in seguito, durante la prima metà del Novecento, anche all’estero. Il marchio Stock mantenne il suo alto prestigio sul mercato internazionale fino alla sua cessione dapprima ad un’azienda tedesca e poi ad una americana nel 2013. Conscio dell’importanza del marketing Lionello Stock e, dopo la sua morte nel 1948, i suoi successori, dedicarono particolare attenzione alla pubblicità dei prodotti curandone nei dettagli l’aspetto iconografico per mantenere sempre originale e accattivante il design in particolare di etichette, manifesti e oggettistica, avvalendosi spesso dell’opera di artisti rinomati anche per la creazione di calendari e biglietti d’auguri natalizi. Stampato in Italia, s.d. (Archivio di Stato di Trieste, Archivio Stock, busta 459)
Bozzetto del Gonfalone sociale del Club ciclistico triestino
Il Club ciclistico triestino si era costituito il 27 ottobre 1905 con ingresso consentito sia a uomini che a donne e con gli scopi, previsti dallo Statuto, tesi a “promuovere praticamente lo sport ciclistico con gare, esercitazioni e gite; organizzare in via accessoria accademie di musica, di drammatica, concerti lirici, trattenimenti di danza e famigliari; affratellare maggiormente i soci e promuovere la loro coltura col formare una bandina sociale onde suonare durante i festini di danza e durante i ritrovi settimanali […] e col l’aprire una biblioteca circolante esclusivamente pei soci”. (Archivio di Stato di Trieste, i.r. Direzione di polizia, Società, fasc. 316, Trieste 31 maggio 1906)
Contro la malaria
Nel fondo della Prefettura di Trieste si conserva documentazione relativa alla lotta antimalarica nella provincia di Trieste a partire dai tardi anni ’20 del XX secolo: nel mese di ottobre di ogni anno – in particolare a seguito del RD 28 gennaio 1935 n. 93 approvante il Regolamento per l’esecuzione delle disposizioni di legge dirette a diminuire le cause della malaria, contenute nel testo unico delle leggi sanitarie 27 luglio 1934 – partiva una campagna autunnale che vedeva coinvolte amministrazioni provinciali, comunali e comitati antimalarici provinciali. La cartolina esposta si riferisce alla campagna dell’ottobre 1935. (Archivio di Stato di Trieste, Prefettura di Trieste, Atti generali, b. 969, f. 7978)
Fraternamente uniti
Figli di profughi tedeschi, polacchi, ucraini, italiani del Litorale, “fraternamente uniti” a Graz nel 1917, in colonie scolastiche, sostenute economicamente dalla Luogotenenza del Litorale di Trieste (Archivio di Stato di Trieste, Luogotenenza del Litorale, Atti generali, b. 2811, prot. 784/80-16)
Macchina per palombari
Il disegno è allegato alla proposta presentata alla Camera di commercio e industria di Trieste, dai signori Alberto Clementini e Giuseppe Augustini, proprietari dello Stabilimento palombaro di Trieste, per ottenere una sovvenzione. Lucido, colore, china,mm 350×220. (Archivio di Stato di Trieste, Camera di commercio e industria di Trieste, b. 718, pos.476/1861, anno 1861)
Menù per le feste in tempo di guerra
Il menù si riferisce agli incontri conviviali tra le allieve e gli insegnanti del Secondo Liceo femminile comunale di Trieste previsti in occasione delle feste di fine anno 1915. Si nota, in tutte le portate, l’assenza di pietanze a base di alimenti pregiati e l’impiego di ingredienti poveri, quali il pesce brosmio. (Archivio di Stato di Trieste, Archivio privato Attilio Gentile, fasc. 596)
Modello della Sala convegni ottagonale
L’Archivio dello Studio Celli Tognon conservato presso l’Archivio di Stato di Trieste raccoglie l’attività professionale degli architetti Carlo e Luciano Celli e Dario Tognon dal 1964 al 1996. Il fondo è composto da oltre 250 progetti, fotografie, diapositive, riviste e pubblicazioni e 30 plastici. L’archivio professionale presenta interesse ai fini della ricerca storica per gli studi riguardanti la progettazione architettonica, la pianificazione urbanistica, ma anche la politica del territorio e delle infrastrutture, segnatamente nella città di Trieste e in Friuli Venezia Giulia. Con questa motivazione il 30 ottobre 2012 l’allora Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha decretato che il bene denominato Archivio dello Studio Celli Tognon è dichiarato di interesse culturale ai sensi dell’art.10 comma 3, lett. b) del D.Lgs n°42 del 2004. (Archivio di Stato di Trieste, Archivio dello Studio Celli Tognon, Plastici)
Pescheria di Trieste
Il fondo dell’Ente provinciale per il turismo di Trieste – istituito nel 1935 con il compito di promuovere, coordinare e disciplinare le manifestazioni e le iniziative di interesse turistico nell’ambito della provincia – è corredato da un ricco apparato fotografico: foto relative a località balneari dell’Istria fra le due guerre mondiali si affiancano a rappresentazioni dei luoghi del lavoro della provincia o ai momenti di festa e di promozione della città. Tra queste, si può ammirare un suggestivo scorcio dell’ex pescheria di Trieste. (Archivio di Stato di Trieste, Ente provinciale per il turismo di Trieste, Archivio fotografico, sec. XX)
Projekt über die am Molo Theresa in Triest
Nel 1907 il Ministero del commercio approvò il progetto di costruzione di alcuni edifici, ad uso di corpo di guardia, da costruirsi sul molo di S. Teresa. I disegni, già precedentemente elaborati dal K.u.k. Marine Land und Wasserbau Amt, rappresentano una caserma (Wachhaus), uno scalo e deposito per battelli (Bootsstapel), un deposito per gli attrezzi (Hafen-Depot) e un deposito del carbone (Kohlen-Magazin). Cartoncino, colore, acquarello, scala 1:100, mm 340×525 (Archivio di Stato di Trieste, Governo marittimo in Trieste, b. 595, prot. 9825/1907, ad prot. 12815/1910)
Risoluzione sovrana di Maria Teresa d'Austria
Particolare del testo della Hauptresolution (Risoluzione sovrana) dell’imperatrice Maria Teresa relativa alle funzioni e competenze dell’Intendenza commerciale di Trieste, cui venivano attribuiti poteri di organo statale decentrato, territorialmente competente su una frastagliata e disunita estensione di domini austriaci esistenti sulle sponde dell’Adriatico settentrionale. Con tale Risoluzione, l’intendente commerciale del Litorale, che ricopriva pure la qualifica di capitano civile e militare di Trieste, veniva collocato a capo dell’amministrazione civile, giurisdizionale e commerciale della provincia. L’Intendenza esercitava anche funzioni di direzione in campo militare e sanitario del Litorale. (Archivio di Stato di Trieste, Intendenza commerciale, f. 34, 29 novembre 1749)
Schizzo della sistemazione di Riva T. Gulli
Con il disegno per una palazzina destinata a sede della Lega Navale e della Capitaneria di porto, con antistante scalea d’approdo e torre di segnalazione, Arduino Berlam vuole proporre una soluzione urbanistica elegante e in armonia con l’edificio della Pescheria, con l’asse mediano del molo Venezia e con la sede del R. Yacht Club Adriaco in testa al molo Sartorio. Cartoncino, acquarello, s.n.i., mm 295×340 (Archivio di Stato di Trieste, Prefettura di Trieste, Gabinetto, b. 319, class. 0318, Capitaneria di porto, 1935)
Vendita del diritto di caccia nella giurisdizione di Sagrado
Vendita da parte del commissario imperiale Ferdinando Filippo Harrasch agli eredi di Raimondo e Luigi Antonio della Torre. Pergamena con sigillo di cera pendente in teca lignea. (Archivio di Stato di Trieste, Archivio della Torre e Tasso, busta 212.2.4, Gorizia 28 settembre 1754)