Tipo Luogo:
Archivio di Stato
Archivio di Stato di Cuneo
Apertura
Prenotazione Obbligatoria
Orario di apertura:
- Lun
- Chiuso
- Mar
- 10:00 - 15:00
- Mer
- Chiuso
- Gio
- 10:00 - 15:00
- Ven
- Chiuso
- Sab
- Chiuso
- Dom
- Chiuso
Informazioni apertura
InfoDescrizione
L’Archivio di Stato di Cuneo nasce con decreto ministeriale del 30 settembre 1956.
La prima sede, inaugurata nel giugno 1957, è il palazzo nobiliare Morri di Castelmagno, già sede dell’archivio notarile di Cuneo, in piazza Virginio, pieno centro storico della città. In quell’anno il patrimonio dell’Archivio conta circa 21.000 unità archivistiche e una biblioteca di circa 250 volumi. Gli studiosi che lo frequentano sono appena dieci: tre anni dopo, nel 1960, sono cinquantatré.
Proprio nel 1960 viene annunciata la costruzione di una nuova sede, progettata appositamente e consegnata nel 1963: si trova in via Monte Zovetto, vicino all’ospedale Santa Croce, e permette di porre rimedio a carenze di spazio e lacune strutturali della prima sede. Nel 1965 il patrimonio custodito dall’Archivio sale a oltre 55.800 unità archivistiche, grazie all’acquisizione dei primi versamenti provenienti dall’archivio notarile (notai di Cuneo e di Mondovì) e dalla Biblioteca Civica di Cuneo (fondo Dipartimento della Stura).
Nell’arco di circa quarant’anni anche la sede di via Monte Zovetto comincia a presentare importanti problematiche di adeguamento alle norme di sicurezza e mancanza di spazi sufficienti per accogliere i nuovi versamenti, per cui è necessario cercare una nuova soluzione.
Nel 2002 si rende disponibile la caserma Cantore, appena restituita al Demanio dalla Guardia di Finanza. Sita in corso Marcello Soleri, era stata costruita tra il 1886 e la fine degli anni Novanta dell’Ottocento e progettata nell’ambito di un complesso architettonico ancora oggi esistente e tuttora sede del Comando della Guardia di Finanza. La storia dell’edificio è stata magistralmente ricostruita e raccontata da Rodolfo Macarelli, Pietro Spetale e Carlo Fedele nella monografia Una Caserma, una Città – La Cesare Battisti a Cuneo, oltre un secolo di storia, edita da Gribaudo nel 1998. Questo testo offre al lettore numerosi dettagli e preziosi riferimenti documentali relativi alle vicende dell’edificio che ospita oggi l’Archivio di Stato.
Nel 2003 hanno inizio i lavori di ristrutturazione e riqualificazione della ex caserma. Data l’ampia superficie disponibile (circa 3.600 mq su tre livelli) si tratta di un’impresa imponente, progettata per essere realizzata nel tempo in più lotti successivi. Ad oggi sono stati recuperati tutto il piano terreno (depositi) e circa due terzi del primo piano (depositi, uffici, sala studio e sala conferenze). Entro la fine del 2023 è previsto l’inizio dei lavori al primo piano dell’ala ovest (nuovi depositi).
Il trasloco dell’Archivio di Stato da via Monte Zovetto viene realizzato nel 2013. La necessità di proseguire i lavori rende indispensabile la chiusura totale dell’Archivio tra il 2018 e il 2020, dopodiché gli uffici riprendono gradualmente le attività amministrative. Nel 2022 vengono riportati in sede fondi che temporaneamente erano stati collocati presso le Sezioni Riunite dell’Archivio di Stato di Torino. La riapertura della nuova sala studio al pubblico avviene nell’ottobre del 2022.
Oggi il patrimonio dell’Archivio di Stato è quantificabile in oltre 9 chilometri lineari di documentazione. I documenti più antichi risalgono al XIII secolo, i più recenti agli anni Novanta del Novecento.
Tra i fondi più rilevanti si segnalano quelli dell’amministrazione di Antico Regime (Intendenza, Uffici di Insinuazione, Prefetture, Giudicature), gli archivi notarili dei distretti di Alba, Cuneo, Mondovì e Saluzzo in serie continue a partire dal XV secolo, il fondo di epoca napoleonica del Dipartimento della Stura, circoscrizione amministrativa che comprendeva le sottoprefetture di Alba, Cuneo, Mondovì, Saluzzo e Savigliano. Altri fondi rilevanti sono quelli degli ospedali di Cuneo e di Mondovì, con una ricca serie di pergamene dal XIII secolo, talvolta provviste di sigilli originali e di disegni.
Molto consultati sono i fondi degli Uffici di leva comunali e dei Distretti militari di Cuneo di Mondovì. Una fonte di primaria importanza per la storia del territorio è rappresentata dai fondi dell’Ispettorato provinciale dell’agricoltura e dell’Ispettorato ripartimentale delle foreste, oltre alla documentazione catastale, che conta circa 1.700 mappe, e quella relativa ai canali demaniali, e alle strutture ad essi collegate, come mulini e navigli. Il corpus dei disegni è assai ricco: datano da inizio Settecento fino ai primi decenni del Novecento, molti sono acquerellati o su tela, talvolta in album.
Attualmente la sala studio è aperta al pubblico su prenotazione il martedì e il giovedì dalle ore 10.00 alle ore 15.00.
E’ previsto un ampliamento dell’orario di apertura non appena l’organico lo consentirà.
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 17:59:38 / Ultimo aggiornamento 2023-12-01 14:59:09
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