La legge 20 febbraio 2006 n. 77 “Misure
speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi italiani di
interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella «lista
del patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell'UNESCO”
nella sua attuale formulazione è il frutto delle modifiche apportate
con la Legge n. 44 dell’8 marzo 2017, che hanno esteso il campo di
applicazione di questa norma agli Elementi del patrimonio immateriale di
cui alla Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale adottata a Parigi il 17 ottobre 2003.
Nella sua originaria formulazione, e fino a queste ultime modifiche, le misure della Legge erano rivolte esclusivamente ai Siti iscritti nella Lista prevista dalla Convenzione sulla protezione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale del 1972.
La legge ribadisce che i Siti e gli Elementi iscritti nelle Liste
previste dalle due Convenzioni UNESCO, per la loro unicità sono punti
di eccellenza del Patrimonio culturale, paesaggistico e naturale
italiano, nonché elementi fondanti della rappresentazione del nostro
Paese a livello internazionale.
La legge ha anche riconosciuto
formalmente i Piani di gestione e di salvaguardia, richiesti dall’UNESCO
quali strumenti atti ad assicurare la conservazione rispettivamente
dei Siti e degli Elementi e a creare le condizioni per la loro
valorizzazione (art. 3).
Essa prevede altresì prevede interventi
finanziari a sostegno delle attività di valorizzazione, comunicazione e
fruizione dei Siti e degli Elementi stessi (art. 4). Gli interventi e
l’ammontare ad essi destinato è stabilito con Decreto del Ministro per i
beni e le attività culturali, d'intesa con il Ministro dell'ambiente e
della tutela del territorio e del mare, con il Ministro delle
politiche agricole alimentari e forestali e del turismo e con la
Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le
Province autonome di Trento e di Bolzano.
Dal 2006 al 2018 sono stati finanziati 335 progetti, per un totale di 27.236.263,06 euro
Oltre quattro milioni di euro sono stati utilizzati dai Siti per elaborare ed aggiornare i Piani di gestione.
Gli adempimenti connessi all’attuazione della Legge sono curati dal
MIBAC, Segretariato generale - Servizio I, che offre anche supporto
tecnico ed amministrativo.
Le modalità attuative per accedere
alle misure di sostegno sono definite dalla Circolare del Segretario
Generale n. 24 del 28 maggio 2019, che individua in primo luogo i
possibili “beneficiari” dei finanziamenti, nonché i “referenti” dei Siti
e degli Elementi cui è demandato il compito di presentare le domande
di finanziamento e di effettuare la rendicontazione relativa
all’attuazione dei progetti approvati.
Tale circolare ha unificato le distinte disposizioni attuative per siti ed elementi in precedenza definite.
Si evidenzia che per quanto attiene le modalità di rendicontazione
ed erogazione dei finanziamenti per i progetti finanziati a tutto
l’anno 2018 restano definite, per i Siti del patrimonio culturale e
naturale, dalla Circolare del Segretario Generale n. 21 del 18 maggio 2016 e, per gli elementi del patrimonio culturale immateriale, dalla Circolare del Segretario generale n. 17 del 3 maggio 2018.
Contatti
Segretariato generale - Servizio I –Coordinamento Ufficio UNESCO
Direttore: Pia Petrangeli
Via del Collegio Romano, 27 – 00186 Roma
Tel. 06 6723 2130 - 2546;
sg.servizio1@beniculturali.it
Referenti tecnici: dr.ssa Angela Maria Ferroni, arch. Silvia Patrignani
Tel. 06 6723 2328 - 2386;
Assistenza tecnica:
Tel. 06 6723 2583 - 2625
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