Il caso della chiesa di San Martino Vescovo a Ovaro (UD)
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Orario di apertura:
- Lun
- Chiuso
- Mar
- Chiuso
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- Chiuso
- Gio
- 17:30 - 19:00
- Ven
- Chiuso
- Sab
- Chiuso
- Dom
- Chiuso
Informazioni apertura
InfoDescrizione
Incontriamoci in Soprintendenza
La Soprintendenza apre le sue porte per raccontare,
ascoltare, per illustrare la propria attività istituzionale e i propri compiti
di tutela del patrimonio culturale della comunità.
Palazzo Clabassi, via Zanon 22, Udine
GIOVEDÌ
22 DICEMBRE
ORE
17.30
L’AREA
ARCHEOLOGICA
DELLA
CHIESA DI SAN MARTINO VESCOVO A OVARO (UD)
Il recupero e restauro dell’area a
seguito della tempesta VAIA (ottobre 2018)
La Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli
Venezia Giulia presenta giovedì 22 dicembre alle ore 17.30,
presso la sede distaccata di via Zanon a Udine, le operazioni di ripristino e
restauro dell’area archeologica e del fonte battesimale della chiesa di San
Martino Vescovo danneggiati dagli eventi calamitosi dell’ottobre 2018, svolti,
grazie al finanziamento della Protezione Civile regionale del FVG e del
Ministero della Cultura, dalla Soprintendenza ABAP del Friuli Venezia Giulia.
Gli interventi proposti in questa occasione avranno modo di mettere
in luce l’eccezionalità del contesto e la considerevole estensione dei resti
archeologici, che fanno di Ovaro uno dei più grandiosi complessi battesimali
rurali rinvenuti sino ad oggi in Italia, un sito di grande rilievo non soltanto
per il territorio della Carnia.
“Il recupero del sito archeologico della chiesa di San Martino di
Ovaro è un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni che ha permesso
di riconsegnare alla comunità un bene storico di straordinario valore:
Protezione Civile Regionale e Soprintendenza Archeologia, belle arti e
paesaggio del Friuli Venezia Giulia hanno operato in piena sinergia per
riparare ai danni causati da Vaia, grazie alla generosità delle popolazioni della
nostra regione” le parole del Vicegovernatore e Assessore con delega alla
Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi.
All’incontro
sarà possibile partecipare in presenza e verrà inoltre trasmesso on-line
collegandosi al link:
https://meet.google.com/fwh-rccm-uza
(segue programma)
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All’interno dell’androne di Palazzo Clabassi sarà inoltre
visitabile la mostra “La tutela
del patrimonio culturale in caso di calamità naturali”.
L’esposizione, già allestita nel 2020, sarà riproposta per
illustrare l’attività congiunta della Soprintendenza e della Protezione
Civile per la tutela del patrimonio culturale, con un approfondimento
specifico sui cantieri di restauro attualmente in corso, finanziati dal MiC e
dalla Protezione Civile stessa, per il recupero del patrimonio architettonico e
artistico della regione danneggiato dalla tempesta VAIA.
La Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio FVG e la
Protezione Civile della Regione autonoma FVG hanno infatti siglato, in
occasione del 40° anniversario del terremoto del 1976, una convenzione che ha
tra gli scopi principali la formazione dei volontari nello specifico settore
della messa in sicurezza dei beni culturali mobili in caso di eventi
emergenziali.
La chiesa e
l’area archeologica
La chiesa e la zona circostante ad essa preservano un
importantissimo complesso archeologico e architettonico paleocristiano (chiesa
e battistero) databile al V sec. d.C. e i resti di altre evidenze archeologiche
di età tardo antica (IV-V sec. d.C.) ed altomedievale (V-VIII sec. d.C.). I
livelli più antichi a diretto contatto con il terreno naturale preservano
parzialmente i resti di strutture murarie e pavimentazioni, riferibili a una
villa tardoromana databile tra la fine del IV e l’inizio del V sec. d.C. Nella
prima parte del V sec. venne edificato un complesso architettonico di forma
poligonale con al centro la vasca battesimale che costituiva l’elemento più
importante dell’insieme. La forma esagonale dell’edificio rimanda chiaramente
all’ambito culturale e religioso di Aquileia. All’edificio battesimale era
collegata una grandiosa basilica i cui resti si trovano nell’area a nord-est di
esso, al di sopra dei resti più antichi della villa tardoromana.
La
tempesta VAIA (ottobre 2018)
Nei
giorni 28-29-30 ottobre 2018, i territori delle Prealpi carniche e della Carnia
sono stati investiti da una violentissima ondata di maltempo. La valle del
torrente Degano in Carnia è stata una delle aree maggiormente colpite, il
torrente infatti è esondato allagando l’area del terrazzo dove sorge la chiesa
di San Martino, trasportando fango, detriti, alberi abbattuti, limi e sabbia
che hanno ricoperto completamente i resti esposti dell’area archeologica e
l’interno della chiesa. Il Ministero della Cultura, tramite la Soprintendenza
archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, è intervenuto
finanziando un pronto intervento per il recupero e restauro dei resti
archeologici del sito, mentre il ripristino della copertura dell’area
archeologica e del fonte battesimale all’interno della chiesa è stato
finanziato dalla Protezione Civile del FVG con il Piano degli interventi VAIA
(Annualità 2020), eseguito dalla Soprintendenza ABAP FVG quale soggetto
attuatore. Lo svolgimento dei lavori è facilitato dalla fattiva collaborazione
del Comune di Ovaro e della Parrocchia della Santissima Trinità.
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Programma
L’area
archeologica della chiesa di San Martino Vescovo a Ovaro (UD)
Giovedì
22 dicembre 2022 ore 17.30
Palazzo
Clabassi, via Zanon 22, Udine
Saluto della Soprintendente dott.ssa Simonetta Bonomi
Saluto del Vicegovernatore e Assessore con delega alla
Protezione Civile
dott. Riccardo Riccardi
Saluto del Direttore Centrale della Protezione Civile
del Friuli Venezia Giulia
ing. arch. Amedeo Aristei
Roberto Micheli – Archeologo, Soprintendenza Archeologia, belle
arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
Un importante sito archeologico della Carnia tra
tarda romanità e medioevo: San Martino di Ovaro
Diego Malvestio – Restauratore, ditta MALVESTIO e C. s.n.c. - Scavi
e restauri archeologici e architettonici
Fango e detriti: il recupero e restauro dell’area
archeologica e del fonte battesimale della chiesa di San Martino Vescovo
Serena Franceschi e Adelmo Lazzari – Architetti, L.A.I.R.A. Laboratorio di Archeologia, Ingegneria, Restauro
ed Architettura S.r.l.
Luce e aria: gli interventi di conservazione e
valorizzazione dell’area archeologica e del fonte battesimale della chiesa di
San Martino Vescovo
All’incontro sarà
possibile partecipare in presenza oppure da remoto collegandosi al link:
https://meet.google.com/fwh-rccm-uza
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INFO
Palazzo Clabassi, Via Zanon, 22 Udine 0432 504559 https://sabapfvg.cultura.gov.it
Posizione
Contatti
- Tel
- 0432 504559
- sabap-fvg@cultura.gov.it
- Website
- https://sabapfvg.cultura.gov.it