Titolo evento *: Photo/Graphia. Dalla Mec Art alla fotografia contemporanea

                                                                         
A Martinengo dal 10 ottobre al 2 novembre 2025 una speciale mostra dedicata alla Mec Art per un viaggio nella fotografia contemporanea 

Dal 10 ottobre al 2 novembre 2025, lo spazio del Filandone di Martinengo (via Allegreni, 37) ospita una prestigiosa esposizione che ripercorre oltre settant’anni di storia dell’immagine fotografica. La mostra, promossa da Pro Loco Martinengo APS, Galleria Elleni, Studio Alessandro Villa, con la collaborazione della Città e Biblioteca di Martinengo, propone un viaggio che va dalla Mec Art degli anni Sessanta fino alla fotografia digitale contemporanea.

L’esposizione, intitolata Photo/Graphia. Dalla Mec Art alla fotografia contemporanea, trae linfa dalla Collezione Villa, importante raccolta privata che documenta come l’immagine meccanica – dalla camera oscura a Photoshop – sia stata declinata da ciascun autore con linguaggi personali e spesso antitetici, trasformandosi in una vera e propria “scrittura visiva”.

Per il quinto anno consecutivo, la Pro Loco di Martinengo rinnova il suo impegno nella promozione culturale proponendo mostre di alto livello, con l’obiettivo di valorizzare il borgo storico, il concorso d’arte Premio Arte Martinengo — che nel 2025 celebra il suo 30° anniversario — e l’arte in tutte le sue forme. Alla base di questa iniziativa c’è un principio chiaro e ambizioso: rendere l’arte accessibile a tutti, superando i confini geografici delle grandi città e portando la cultura anche nei piccoli centri, dove può diventare strumento di crescita, partecipazione e identità collettiva.

Ad accompagnare la mostra ci sarà un ricco programma di eventi collaterali che vedrà: concerti, conferenze e attività per bambini.

Il percorso espositivo prende avvio con i pionieri della Mec Art italiana, movimento nato nel 1965 grazie al critico francese Pierre Restany, che portò su tela le immagini provenienti dai mass media, dal cinema e dalla televisione. In mostra, tra gli altri, i lavori di:

· Gianni Bertini, con i suoi richiami ai linguaggi della comunicazione di massa;

· Bruno Di Bello, celebre per le sue “scomposizioni” ispirate alle icone artistiche del Novecento;

· Aldo Tagliaferro, con le raffinate riflessioni sul rapporto tra identità e percezione;

· Elio Mariani, artista eclettico che attraversa pittura, grafia e fotografia con opere capaci di coniugare rigore concettuale e libertà espressiva;

· Mimmo Rotella, tra i protagonisti della sperimentazione visiva della Mec Art. La narrazione prosegue con alcuni dei grandi maestri della fotografia italiana:

· Gabriele Basilico, con la serie dedicata a Beirut, città segnata da quindici anni di guerra;

· Gianni Berengo Gardin, testimone attento della realtà urbana e sociale;

· Maurizio Buscarino, che restituisce l’intensità irripetibile del teatro;

· Mario Cresci, tra i più concettuali, con le opere della serie Fuoritempo;

· Franco Fontana, interprete del paesaggio urbano americano dai colori vibranti;

· Nino Migliori, maestro della fotografia italiana;

· Mario Giacomelli, con il suo linguaggio poetico e simbolico.

A completare il percorso, gli sguardi più contemporanei:

· Gian Paolo Tomasi, con le sue immagini manipolate e dense di riferimenti socio-politici;

· Giorgio Sorti, che attraverso i suoi “Toys” ci conduce in un universo sospeso tra realtà e immaginazione;

· Olivo Barbieri, con la sua visione architettonica e urbana;

· David LaChapelle, tra i grandi nomi della fotografia contemporanea internazionale.