ROMANA MARMORA. Storie di imperatori, dei e cavatori
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Descrizione
S’intitola Romana marmora. Storie di imperatori, dei e cavatori
la grande mostra dedicata alla cava romana di marmo bardiglio di Fossacava
e al suo ruolo all’interno del più ampio e noto fenomeno dell’estrazione del
marmo lunense, in programma dal 25 maggio 2024 al 12 gennaio 2025 al
CARMI museo CARRARA e Michelangelo.
Promossa dal Comune di Carrara e dalla Soprintendenza ABAP per le
Province di Lucca e Massa Carrara, con il sostegno della Fondazione Cassa
di risparmio di Carrara, l’esposizione è curata da Giulia Picchi,
funzionario archeologo Soprintendenza ABAP per le Province di Lucca e Massa
Carrara, e da Stefano Genovesi, direttore del Museo del marmo di Carrara
e dell’Area archeologica di Fossacava.
«Nell’estate
2024 – dichiara Gea Dazzi, assessore alla Cultura – Carrara mette in
mostra il suo passato e il suo presente attraverso due eventi di grande
rilievo: da un lato Romana marmora, e quindi la tradizione della
lavorazione artistica del marmo, che connota la città da 2.000 anni, dall’altro
White Carrara, ovvero il presente del marmo, con opere iconiche
realizzate da designer contemporanei».
«I vecchi
ritrovamenti e i dati dello scavo recente hanno reso Fossacava una delle cave
di età romana oggi meglio conosciute», spiegano i curatori Giulia Picchi e Stefano Genovesi. «L’apertura al
pubblico, avvenuta nel 2021, ha fatto registrare una presenza annuale di 10.000
visitatori, che ha confermato lo straordinario interesse per questo sito. Con
la mostra Romana marmora si è voluto consolidare e ulteriormente
rilanciare questo trend positivo creando, attorno alla cava, un evento
che raccontasse ad un pubblico più ampio possibile la storia del sito e dei
personaggi che vi ruotavano attorno. Gli imperatori di Roma, i loro schiavi e i
loro liberti, gli appaltatori, i commercianti, e, ovviamente, i cavatori sono
gli attori di un copione di grande fascino, nel quale la fatica e il sacrificio
di molti uomini sono indissolubilmente legati alla propaganda politica e al
lusso che il marmo era in grado di esprimere».
Il sito di Fossacava è tra le pochissime cave di età romana ad
essere stato oggetto di uno scavo archeologico stratigrafico; le indagini,
condotte nel 2015 dal Comune di Carrara e dalla Soprintendenza Archeologica
della Toscana all’interno del bacino estrattivo, hanno permesso di ricostruire
la storia della cava in tutti i suoi aspetti, in particolare in merito alla
tipologia dei prodotti semilavorati che qui venivano estratti, del personale
che vi lavorava e delle modalità con le quali la cava era gestita
dall’amministrazione imperiale romana.
Nel 2021 il sito di Fossacava è stato aperto al pubblico con un percorso
ampliato e rinnovato, incentrato su un graphic novel che illustra ai
visitatori di ogni età la storia della cava in modo avvincente ed efficace.
L’esposizione Romana marmora. Storie di imperatori, dei e cavatori
intende, quindi, presentare ad un pubblico ancora più vasto la vicenda storica
del sito, conferendogli un rilievo di respiro regionale e nazionale.
Partendo dalla storia della colonia di Luni, nel cui territorio si
trovavano le cave di Carrara, si approfondiranno i temi delle antiche tecniche
estrattive, dei prodotti semilavorati e della gestione delle cave, si
mostreranno i diversi utilizzi del marmo bardiglio e la loro diffusione
nell’ambito dell’Impero Romano, oltre a gettare uno sguardo sulla religiosità
di quanti frequentavano i bacini estrattivi.
Il percorso espositivo si articolerà in quattro sezioni: Luni e
le sue cave di marmo (sala 1), Fossacava. Storia di una cava, dall’età
romana allo scavo archeologico (Sala 2), Gli dèi dei cavatori. La
religione a Fossacava (Sala 3), La fortuna del bardiglio nell’Impero
(Sala 4),
La Sala 1 è dedicata alla storia della colonia romana di Luni e a
quella dell’estrazione del marmo lunense, tra la seconda metà del I secolo a.C.
e il III-IV secolo d.C. Sarà inoltre posto in rilievo il ruolo determinante
dell’imperatore, primo tra tutti Augusto, nello sviluppo dello sfruttamento
delle cave di marmo di Carrara. Opera centrale della sala sarà la statua
loricata di imperatore rinvenuta negli scavi Fabbricotti a Luni del 1889,
in prestito dall’Accademia di Belle Arti di Carrara.
La Sala 2 è incentrata sul sito di Fossacava, del quale sarà
raccontata la storia, dall’escavazione del marmo bardiglio in età romana fino
allo scavo archeologico qui condotto nel 2015. Saranno messe a fuoco in
particolare le tecniche di scavo, con l’esposizione di strumenti antichi, e le
problematiche relative alla gestione delle cave da parte dello stato romano.
La Sala 3 è dedicata alla religiosità dei cavatori e degli altri
personaggi che popolavano le cave di marmo di Carrara in età romana: grande
risalto sarà dato alla statua della dea Luna rinvenuta a Fossacava,
verosimilmente una replica della statua di culto del cosiddetto “Grande Tempio”
di Luni. Nella sala saranno esposti inoltre l’altare dedicato alla Mens Bona,
in prestito dall’Accademia di Belle Arti di Carrara, e un rilievo raffigurante
il dio Silvano, il cui culto è molto attestato negli ambienti delle cave, proveniente
da una domus di Luni e in prestito dal Museo archeologico nazionale di
Luni.
La Sala 4 narra infine al visitatore la diffusione del marmo
bardiglio a Roma, nelle città dell’Italia e delle province e in quali tipi di
edifici e strutture esso sia stato utilizzato: sarà approfondito, in
particolare, il suo impiego per i colonnati dei palcoscenici dei teatri e per
la realizzazione di fontane (labra). L’allestimento di alcuni
semilavorati e di altri reperti in marmo bardiglio illustrerà i diversi usi di
questa varietà di marmo. Uno spazio sarà inoltre dedicato ad un progetto di
archeologia sperimentale condotto con l’Accademia di Belle Arti di Carrara,
nell’ambito del quale saranno scolpite, dagli studenti e dal personale docente,
delle repliche in marmo di un semilavorato in marmo bardiglio e di un labrum
finito.
L’evento espositivo sarà accompagnato da un apparato didattico
dispiegato lungo il percorso di visita (pannelli, didascalie, grandi
disegni di ricostruzione, video tematici). All’interno di quest’ultimo, sarà
inoltre inserito uno storytelling dedicato ai bambini, nel quale
uno dei personaggi attestati dalle epigrafi apposte sui blocchi semilavorati di
Fossacava racconterà la propria storia, coinvolgendo i piccoli visitatori in
una caccia al tesoro. La mostra potrà essere inoltre fruita per mezzo di laboratori
e visite guidate rivolte alle scuole e per mezzo di iniziative, quali
visite guidate in orario di apertura e in notturna e conferenze a
tema, rivolte al pubblico degli adulti.
Il Museo del Marmo è attualmente in corso di riallestimento; un
intervento complessivo che interesserà tutte le diverse sezioni del percorso
espositivo – quello archeologico, la marmoteca, la sezione multimediale, l’area
del giardino – per restituire alla città un museo dedicato al tema del marmo.
L’evento espositivo Romana marmora, anche se incentrato sulla storia di
un singolo sito, ne costituisce una sorta di anticipazione, conducendo il
pubblico verso la riapertura del Museo, programmata per la primavera/estate del
2025.
Il CARMI museo CARRARA e Michelangelo è aperto al pubblico fino al 31 maggio da martedì a domenica ore 9.00-12.00 e 14.00-17.00, dal 1 giugno da martedì a domenica ore 9.30-12.30 e 17.00-20.00, chiuso il lunedì, chiuso 1° novembre, 25-26 dicembre, 1° gennaio, 6 gennaio, nei pomeriggi del 24 e del 31 dicembre, nel pomeriggio del 14 agosto. Ingresso al CARMI (comprensivo della visita alla mostra): intero € 5, ridotto € 3, disponibili gratuità.
Posizione
Contatti
- Tel
- 39 335 1047450
- museo.carmi@comune.carrara.ms.it