RISARCIMENTO. Per non dimenticare
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Descrizione
Il 27 maggio 1993, alle 1.04, un’autobomba esplose a Firenze, nel cuore della città, in via dei Georgofili, proprio a ridosso del piazzale degli Uffizi. È un attentato mafioso organizzato entro quella strategia criminale che scuote l’Italia nel biennio 1992-1993. Cinque persone persero la vita, Fabrizio Nencioni, Angela Fiume, con le loro figlie, Nadia di 9 anni e Caterina di pochi giorni, e Dario Capolicchio. Anche i danni al museo furono ingenti, alcuni dipinti andarono in frantumi, le strutture vennero seriamente danneggiate. Nei giorni successivi un’ondata di straordinaria solidarietà si levò contro questo efferato attacco a uno degli emblemi della cultura universale.
È in quel frangente che il collezionista Giuliano Gori, accogliendo l’auspicio dell’allora direttrice del museo Annamaria Petrioli Tofani, e coadiuvato da un comitato di esperti appositamente costituito, decise di lanciare una campagna di donazioni che coinvolse artisti di fama internazionale, al fine di “risarcire” il patrimonio artistico così duramente colpito. Grazie alle numerose e sentite risposte a quell’appello, nell’arco di due anni il museo si arricchì di numerose opere di straordinaria qualità ed eterogeneità. Nel febbraio 1995 gli Uffizi organizzarono una grande mostra per presentare la nuova collezione, testimoniando così nel modo più vivo l’amore di tutto il mondo nei confronti di Firenze ferita dalla violenza mafiosa. Si scelse significativamente di allestirla nella Sala delle Reali Poste, restaurata proprio dopo l’attentato attraverso una raccolta fondi promossa da una sottoscrizione dei lettori de ‘La Repubblica’. Furono 62 le opere selezionate per farne parte, una per ciascun artista: accompagnava l’esposizione un importante catalogo edito grazie alla generosità della casa editrice Olschki e curato, come la mostra stessa, da Stefania Gori.
Oggi a trent’anni dall’attentato, gli Uffizi riportano simbolicamente in scena la stessa mostra, composta da 62 opere grafiche donate da decine di artisti internazionali, come omaggio a quel fronte di generosa partecipazione, nonché come rinnovato monito a non dimenticare una pagina così drammatica nella storia degli Uffizi e dell’Italia intera.
Posizione
Contatti
- Website
- www.uffizi.it