REINHARD PFINGST “Le oasi del terzo millennio”
Biglietteria
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Descrizione
L’esposizione,
curata da Maria Giuseppina Di Monte e Gabriele Simongini, presenta per la
prima volta la ricerca pluriennale dello scultore tedesco-nipponico Reinhard Pfingst, romano
adottivo da quarant’anni, sulla poeticità contemplativa degli spazi, che si articola prevalentemente
in una serie di plastici architettonico-scultorei in scala. La mostra è
completata da alcune sculture in marmo e materiali sintetici, da una scelta di
bozzetti dall’acceso cromatismo e da alcuni studi pittorici, configurando la
visione complessiva dell’artista di luoghi e spazi ideali, concepiti e
realizzati con mezzi e modalità artistici, in cui recarsi per riflettere,
meditare, contemplare.
Nell’introduzione
alla mostra della Direttrice Maria Giuseppina Di Monte si legge:
Reinhard ci
introduce in una dimensione inedita per il museo Andersen con una mostra che si
situa al crocevia fra scultura, architettura e design, dedicando grande
attenzione e cura al rapporto col contesto. L'artista è infatti molto
sensibile al luogo col quale interagisce, calibrando pieni e vuoti, misure e
cromie, usando lo spazio come un campo di forze, esattamente come fa il pittore
con la tela: costruendo un microcosmo all'interno di quello museale dal
quale assorbe stimoli, suggestioni, echi che traduce in oggetti proporzionati,
dai colori squillanti alternati a puri monocromi. Reinhard ha interpretato il
lessico architettonico e decorativo andersiano restituendo, attraverso
piccoli costrutti, modelli in mini-scala di fontane, teatri o anche
di singoli oggetti, delle immagini che sintetizzano la fusione fra architettura
e scultura, tema indagato in una recente mostra che il museo ha dedicato
all'esplorazione di questo affascinante connubio che trova nel progetto
della città ideale di Hendrik Andersen una compiuta esemplificazione.
Scrive
il curatore :
“Reinhard è legato ad Hendrik Christian Andersen, scultore nordico come lui e come lui votato all’Utopia di un mondo migliore, da una profonda vocazione architettonica e anche dalla capacità di vedere nel nostro Paese quella abbagliante identità e vocazione umanistica che noi italiani invece non sappiamo più sentire come nostra, drammaticamente. Così, in rapporto ideale con l’armonia della grande “Fontana della Vita” progettata da Andersen nella sua Casa/Museo, Reinhard presenta le proprie oasi visive, modelli di ambienti, incentrati ciascuno su una scultura, che ci invitano a sostare, a contemplare, a riflettere, a respirare meglio. Realizzati con materiali semplici e poveri, nel contesto di un periodo economicamente difficile per il nostro artista, hanno il loro punto di forza nella sintonia assoluta fra forme architettoniche e scultoree, sotto il segno di una musicalità e di una leggerezza che è danza nello spazio, tanto che varie opere plastiche di Reinhard hanno la vitalità guizzante della fiamma, la mobilità imprevedibile di bandiere al vento, il battito di onde e di orizzonti che si accavallano senza sosta. Reinhard propone una contestualizzazione meditativa dell’oggetto plastico e dello spazio circostante, basandosi sulla musicalità visiva della scultura astratta che modula vuoti e pieni come se fossero organismi naturali senza essere mai impositiva e chiusa in rigide geometrizzazioni. Nelle sue origini familiari tedesche e giapponesi hanno finito col convivere una sorta di spirito romantico volto al sublime, la rettitudine morale e un senso di comunione con la natura e il mondo che ha una intensa forza poetica.”
La mostra sarà aperta fino al 6 ottobre.
Inaugurazione 9 settembre ore 17.00 (ingresso libero fino a esaurimento posti)
Posizione
Contatti
- Tel
- +39 06 3219089
- dms-rm.museoandersen@cultura.gov.it
- Website
- https://direzionemuseiroma.cultura.gov.it/