Quando la Cultura incontra la Salute. Giornata interculturale promossa dalla Soprintendenza Abap per le province di Caserta e Benevento e dall’Asl di Caserta

“Cultura come motore. Bellezza come diritto. Salute come risultato”. Questo il filo conduttore della Giornata interculturale “Cultura, bellezza per la salute” promossa dalla Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento e dall’Asl di Caserta.

Un evento che ha evidenziato come cultura, bellezza e salute siano le fondamenta della comunità e come Enti portatori di missioni e finalità apparentemente eterogenee possano generare risultati capaci di rispondere in modo più efficace e sostenibile alle complessità sociali, culturali e territoriali contemporanee.

A portare i saluti istituzionali il funzionario incaricato della Sabap Pasquale De Maio, che ha evidenziato come giornate come queste aiutino ad avvicinare il cittadino, oltre ovviamente a fornire un contributo fortemente scientifico.

Il direttore generale dell’Asl di Caserta Antonio Limone ha sottolineato come il “bello intorno a noi sia possibile ampliando gli orizzonti attraverso l’approccio culturale”. La direttrice dell’Archivio di Stato di Caserta Fortunata Manzi ha confermato come “il fine ultimo di tutto sia il bene della comunità poiché l’estetica e l’etica non sono cose distinte”. Francesco Bencivenga (UOS Prevenzione ed igiene sanitaria) della Regione Campania ha parlato delle azioni orientate verso modelli di prevenzione che guardano anche alla qualità dell’ambiente costruito.

La prima sessione, dal titolo “Verso una nuova Governance dell’AMR”, moderata dalle farmaciste del settore monitoraggio del Dipartimento farmaceutico Claudia Pagliaro e Annalisa Di Giorgio, ha previsto l’intervento del presidente bioERGOtech Guido Putignano che ha spiegato come “l’intelligenza artificiale rappresenti una sfida” mettendo in evidenza l’importanza dell’AI in ambito medico e nella vita di tutti i giorni.

Mauro Minelli professore incaricato dell’Università LUM Casamassima (BA) ha evidenziato il ruolo centrale del microbiota nelle disbiosi e come la sua caratterizzazione possa avere un ruolo predittivo su alcune patologie ed essere alla base delle terapie di precisione. Angelo Pacifico si è soffermato sulla digitalizzazione che “non è solo trasformazione dal cartaceo al digitale ma determini il cambiamento dei processi, come il passaggio dalla coda agli sportelli ai servizi on line”. Gianluca Trifirò professore ordinario di Farmacologia dell’Università di Verona ha mostrato i dati dell’antibiotico resistenza e l’evoluzione della ricerca scientifica passando dalla Real World Data a sistemi di Intelligenza Artificiale come nuovi strumenti a supporto dell’appropriatezza delle terapie.

La tavola rotonda “La linea progettuale PP10 del Piano Regionale di Prevenzione 2020-2025” ha visto il dirigente medico UOC Servizio Qualità e Risk Management Francesco Serra confermare come: “L’Asl non debba solo controllare ma sia un Ente che informa e forma. L’AI ha l’obiettivo di garantire assistenza sanitaria sempre”.

Il Direttore del Dipartimento Farmaceutico dell’Asl di Caserta Annamaria Plomitallo ha spiegato: “La salute non è solo cura della malattia, ma promozione del benessere in tutte le sue dimensioni. Iniziative come questo convegno ci ricordano quanto la prevenzione e la qualità della vita siano parti integranti di un sistema sanitario moderno e vicino ai cittadini”

Il direttore del Dipartimento di Prevenzione Asl Giancarlo Ricciardelli ha approfondito come “il benessere dipenda da tanti fattori e incida sulla salute. Noi siamo ciò che mangiamo”. Ha poi esaminato come il Piano Prevenzione 10 intenda: riunire, informare, formare e prevenire.

Innocenzo Lombardi medico di medicina generale DS 13 ha analizzato il ruolo del medico di base, mentre Rosanna Taglialatela medico veterinario ha raccontato come in ambito accademico si stiano sviluppando progetti di ricerca che esplorano come determinanti ambientali e culturali influenzino le condizioni di salute.

Le conclusioni sono state affidate alla Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento e a Mariangela Mingione, responsabile dell’Ufficio Studi e Ricerca che ha sottolineato come la giornata sia nata da una visione particolarmente lungimirante del Soprintendente Mariano Nuzzo, che ha saputo cogliere il valore profondo del dialogo tra tutela del patrimonio, cultura e benessere delle persone, riflettendo un approccio illuminato alla tutela dei beni culturali, capace di aprirsi al dialogo con il mondo della salute, della ricerca e delle istituzioni del territorio. Si è poi soffermata sulle esperienze di cultura della Soprintendenza all’insegna del “custodire che cura”.