Presentazione dell’intervento di riordino, inventariazione e restauro dell’Archivio storico del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella
Apertura
Date di apertura
Evento giornaliero
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Orario di apertura:
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- Chiuso
Informazioni apertura
InfoDescrizione
Mercoledì 17
Settembre 2025, ore 17:00
Conservatorio San
Pietro a Majella - Sala Martucci
Via San Pietro a
Majella, 35 - Napoli
Saluti istituzionali
Carla Ciccarelli, Presidente
del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio
Gaetano Panariello, Direttore del Conservatorio
Antonio Tarasco, Direttore generale Archivi del Ministero
della Cultura
Introduzione
Cesare Corsi, referente Biblioteca del Conservatorio
Interventi
Marina Marino, docente di Storia della musica del
Conservatorio
Tommasina Boccia, referente dell’Archivio storico del
Conservatorio
Conclusioni
Gabriele Capone, Soprintendente archivistico e bibliografico
della Campania
A seguire, un momento musicale con gli allievi
del Conservatorio che eseguiranno musiche di G. B. Pergolesi, V. Bellini, F. P.
Tosti, M. P. Costa, S. D’Esposito.
Nell’occasione sarà presentato
il video “Gli Archivi ritrovati: il Conservatorio di musica San Pietro a
Majella”, prodotto dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della
Campania.
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La Soprintendenza archivistica e
bibliografica della Campania, con il supporto della Direzione Generale Archivi,
ha realizzato un importante intervento sull’Archivio storico del
Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, tra i complessi archivistici
di carattere storico-musicale più
importanti al mondo.
Avviato nel 2023, l’intervento ha
consentito il riordino, la schedatura e la redazione di un inventario analitico
dell’Archivio, che sarà disponibile sul sito istituzionale https://sabcampania.cultura.gov.it/.
L’Archivio del Conservatorio San
Pietro a Majella rispecchia, nella sua complessità, le vicende dell’Istituto,
sorto in seguito alla fusione, avvenuta nel 1807, di tre antichi conservatori
che univano l’assistenza agli orfani con l’insegnamento della musica e del
canto, ovvero il conservatorio di Santa Maria di
Loreto (fondato nel 1533), il conservatorio di Sant’Onofrio a Capuana (fondato
nel 1578) e il conservatorio di Santa Maria
della Pietà dei Turchini, istituito dalla Confraternita dei Bianchi nel 1583.
Una storia intricata, che affonda le sue radici
nella Napoli vicereale, per poi svilupparsi ed evolversi, affrontando cambi di
dominazione e di governi, rivoluzioni epocali e sociali, stravolgimenti
istituzionali e organizzativi.
Il conservatorio, nato dalla fusione dei tre antichi
conservatori, viene istituito e dichiarato reale nel 1807 con decreto di
Giuseppe Napoleone.
Dal 1826 ha sede nel monumentale complesso monastico di
San Pietro a Majella.
Nel
corso di oltre due secoli di vita, l’Istituto ha formato alcuni dei più
grandi musicisti della storia. Bellini, Mercadante, Martucci, Cilea, Muti,
Accardo, De Simone sono solo alcuni degli allievi illustri che ne hanno
frequentato le aule.
Le delicate e complesse
operazioni di ricostruzione storico-istituzionale e archivistica, effettuate contestualmente al
censimento, e, a seguire, alla schedatura, hanno consentito di delineare la
struttura dell’insieme documentale partendo proprio dagli antichi Istituti e
continuando con le vicende – e i cambiamenti - pre e post unitarie.
L’Archivio è stato quindi
strutturato in due sezioni:
-
la prima, denominata Antichi Conservatori,
è composta dagli archivi aggregati del Real Conservatorio di Santa Maria di
Loreto (1533 – 1807), del Real Conservatorio di Sant’Onofrio a Capuana
(1578 –1797) e del Real Conservatorio di Santa Maria della Pietà de’
Turchini (1583 – 1807)
-
la seconda sezione, denominata Conservatorio
di musica San Pietro a Majella, conserva, invece, la documentazione
prodotta dall’Istituto dal 1807 al 1960 circa. In particolare, è stata
riordinata e descritta l’ingente serie delle Ministeriali, composta da
oltre 6.000 fascicoli, contenenti
la corrispondenza della prima metà dell’Ottocento intercorsa tra l’Istituto e i
ministeri competenti.
L’intervento, realizzato grazie
ad un finanziamento della Direzione Generale Archivi è terminato nei primi mesi
del 2025, consentendo, per la prima volta, di avere una schedatura e
un’inventariazione analitica di tutta la documentazione presente, con la
redazione di un mezzo di corredo fondamentale per ricercatori e studiosi.
Le attività della Soprintendenza
archivistica e bibliografica della Campania sugli antichi materiali
continueranno nel corso di questo anno, con il recupero conservativo dei Libri
Maggiori e di altri documenti in condizioni conservative particolarmente
critiche.
Dichiarazioni:
Antonio Tarasco, Direttore Generale Archivi del Ministero
della Cultura:
Il completamento del riordino
dell’Archivio storico del Conservatorio di San Pietro a Majella rappresenta un
passo fondamentale per la salvaguardia e la valorizzazione di un patrimonio
archivistico di assoluto rilievo internazionale. Non si tratta soltanto della
memoria amministrativa di un’istituzione, ma del cuore pulsante di una
tradizione musicale che ha reso Napoli un riferimento culturale in Europa per
secoli. Questo intervento conferma l’impegno della Direzione generale Archivi
nel promuovere progetti di qualità, capaci di coniugare rigore scientifico,
restituzione pubblica e innovazione tecnologica.
Gaetano Panariello, Direttore del Conservatorio di San
Pietro a Majella:
Pochi Istituti al mondo possono vantare una
“memoria storica” così ricca, consistente e poliedrica come quella del nostro
Archivio storico. L’Archivio è la nostra memoria, è la nostra cultura, è la
nostra tradizione, è uno spazio vivo e funzionale dove poter leggere, conoscere
e capire la storia della grande Scuola musicale napoletana. E grazie al progetto della Soprintendenza
archivistica e bibliografica della Campania sarà ancora più fruibile a quanti
vorranno ricostruire con rigore scientifico la “nostra” storia.
Gabriele Capone, Soprintendente archivistico e
bibliografico della Campania:
La Soprintendenza ha ritenuto,
nella sua missione di vigilanza sugli archivi storici e sulla relativa
fruizione, necessario, urgente ed indifferibile intervenire sul complesso
archivistico del Conservatorio, la cui valenza e importanza è riconosciuta a livello
internazionale.
Pertanto, la realizzazione di uno
strumento di ricerca completo e unitario rende finalmente consultabile nella
sua completezza e con i fondamentali rinvii l’importante documentazione
conservata. Gli studiosi e i ricercatori potranno avvalersi di descrizioni che
consentiranno un immediato reperimento delle carte. Al Conservatorio il
compito, insieme alla Soprintendenza, di fare tesoro di questo Inventario
per le tante opportunità di valorizzazione che i documenti offriranno.
Posizione
Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania
Via S. Biagio dei Librai, 121 - 80138 Napoli (NA)
Contatti
- Tel
- 081.0106151
- sab-cam.urp@cultura.gov.it
- Website
- https://sabcampania.cultura.gov.it/