PER LA BIBLIOTECA E PER IL CORO CODICI MINIATI DAI CONVENTI FRANCESCANI D’ABRUZZO
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Si svolge ad Aquila dal 10 settembre all' 8 dicembre una mostra di preziosi manoscritti miniati, un tempo riposti nelle scansie e negli armadi delle biblioteche dei conventi francescani d’Abruzzo, oggi conservati in altri luoghi d’Italia, dal titolo PER LA BIBLIOTECA E PER IL CORO CODICI MINIATI DAI CONVENTI FRANCESCANI D’ABRUZZO.
Promossa dal Dipartimento di Scienze Umane, Università degli Studi dell’Aquila e dalla Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli, la mostra, curata da Andrea Improta e Cristiana Pasqualetti, vuole raccontare a un pubblico più ampio un percorso di ricerca e di studio introdotto dai codici miniati di ambito abruzzese francescano.
Merito della mostra è riunire, riportando nella regione di provenienza, una preziosa selezione di codici che documentando la storia materiale dei testi, facendo conoscere l’opera straordinaria di amanuensi, miniatori, e l’uso da parte di lettori e bibliotecari.
Un consistente nucleo della mostra è costituito da 10 manoscritti di grande rilevanza oggi conservati a Napoli nella Biblioteca Nazionale: si tratta dei volumi della Provincia francescana abruzzese, che sono confluiti a Napoli a partire dal 1789 per iniziativa di Francesco Saverio Gualtieri, futuro vescovo dell’Aquila, e di altri funzionari dell’allora Real Biblioteca napoletana, i quali per vanto dell’istituzione e finalità conservative vollero trasferirli nell’antica capitale del Regno preservandoli da sicura dispersione. Si tratta di opere di interesse scientifico ed artistico, tra queste si segnala una splendida Bibbia con settantotto iniziali figurate, redatta a Parigi tra il 1260-1270, che testimonia la grande diffusione anche fuori dalla Francia delle bibbie parigine, un libro di Salmi ed orazioni della fine del XII secolo destinati ad una ricca committenza con tre iniziali a tralci d’oro di particolare pregio su riquadri azzurri e verdi, canti liturgici di fine 1300 redatti a Praga con bellissime iniziali figurate, di cui una attribuita Nicolaus Kuthner, uno dei miniatori attivi per il re di Boemia e Germania, Venceslao IV. Un altro codice di interesse del XIV secolo, contiene, invece, lo Speculum iudiciale di Guillaume Durand illustrato da tre miniature tabellari, mentre ricca di suggestione è la vicenda di un altro bellissimo manoscritto (Padova 1320-1326) di Bertrand de la Tour, Postilla super Evangelia dominicalia, forse usato proprio dallo stesso san Giovanni da Capestrano .
Acquisti mirati, donazioni e lasciti furono le principali modalità con le quali i frati si procurarono i libri: di qui la varietà anche stilistica degli esemplari selezionati per la mostra, spesso più antichi della fondazione stessa dei conventi o, addirittura, dell’Ordine. Significativa una scelta di oltre cinquanta codici miniati fra Medioevo e Rinascimento, acquisiti dai frati nelle zone più diverse d’Italia e d’Europa per esigenze di insegnamento e di predicazione.
Non mancano i codici miniati in Abruzzo, ove quest’arte fiorì fra i secoli XIV e XV. In ambito francescano abruzzese, infatti, ebbe origine persino il più importante trattato di miniatura medievale – il De arte illuminandi – di cui è in mostra l’esemplare dell’Archivio di Stato dell’Aquila. Oltre ai libri di studio, provengono da San Bernardino numerosi codici liturgici di grande formato, utilizzati per le celebrazioni nei cori delle chiese e oggi conservati nella Biblioteca “Salvatore Tommasi” dell’Aquila. Fra gli esemplari scelti per la mostra spicca il Salterio-innario splendidamente miniato all’inizio del Cinquecento dal fiorentino Attavante degli Attavanti.
Con questa iniziativa la Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” vuole contribuire a valorizzare l’importante nucleo di codici abruzzesi posseduti a Napoli e partecipare una più diffusa consapevolezza del ruolo cruciale degli archivi e delle biblioteche nella promozione della conoscenza e nella trasmissione delle eredità culturali.
PER LA BIBLIOTECA E PER IL CORO CODICI MINIATI DAI CONVENTI FRANCESCANI D’ABRUZZO
Aquila, Palazzo dell’Emiciclo,
11 settembre - 8 dicembre 2021
(inaugurazione 10 settembre, ore 18:00)
Promossa da
Università degli Studi dell’Aquila- Dipartimento di Scienze Umane
Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli
Con il patrocinio di Consiglio regionale dell’Abruzzo e del Comune dell’Aquila
Con la collaborazione di:
- Archivio di Stato L’Aquila
- Biblioteca Regionale “Salvatore Tommasi” L’Aquila
- Biblioteca Regionale “Melchiorre Delfico” Teramo
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