Notte dei Musei a Villa della Regina
Biglietteria
Orario di apertura:
- Lun
- Chiuso
- Mar
- Chiuso
- Mer
- Chiuso
- Gio
- Chiuso
- Ven
- Chiuso
- Sab
- Chiuso
- Dom
- Chiuso
Descrizione
Il complesso di vigna e giardini fu costruito sulla collina torinese sul modello delle ville romane dal principe cardinale Maurizio di Savoia, figlio del duca Carlo Emanuele I ad inizio Seicento (documentazione al 1615, 1618-1619). Nel 1657 la moglie Lodovica ne ampliò fabbricati e giardini, aggiornando decorazioni e arredi. Nel 1692 la Vigna passò ad Anna d’Orleans, moglie di Vittorio Amedeo II, che dispone, in quella che ormai chiamata Villa della Regina, importanti interventi.
Sotto la guida di Filippo Juvarra, e poi di Giovanni Pietro Baroni di Tavigliano, furono ridefiniti spazi e rapporti con il giardino, l’arredo e le decorazioni seicentesche (D. Seyter e équipe di P. Somasso),con il coinvolgimento dei grandi artisti all’opera nei cantieri regi della capitale del regno (G.B. Crosato e C. Giaquinto, G. Dallamano).
L’unitarietà, mantenuta fin dal progetto iniziale, di vigna, poi villa con i padiglioni aulici, le grotte, i giochi d’acqua nei giardini e nel parco e le zone di servizio ed agricole, fu conservata anche in seguito alla perdita di funzione e il passaggio nel 1868 all’Istituto per le Figlie dei Militari (ente soppresso nel 1975). La mancata manutenzione del delicato equilibrio fra costruito e giardini, seguita da graduale abbandono, parziali smembramenti, danni di guerra ed interventi impropri, hanno nel novecento compromesso lo straordinario complesso con un degrado prossimo al collasso.
Dal momento della consegna all’allora Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Piemonte nel 1994 i restauri realizzati con fondi statali, di enti e privati, hanno ristabilito la situazione conservativa e la stretta connessione del Compendio di Villa della Regina con la Città, di cui, dall’inizio del Seicento, costituisce il fondale scenografico oltre il Po.
Posizione
Contatti
- Tel
- 011 8195035
- drm-pie.villadellaregina@cultura.gov.it