Le pergamene di riuso: la pratica del riciclo della pergamena per la rilegatura di bastardelli, vacchette e protocolli notarili. Secc. XII-XVII
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- 09:00 - 13:00
Descrizione
La mostra affronta il tema
della sostenibilità del patrimonio culturale. In passato, infatti, l’alta
domanda di pergamena, materiale molto resistente e riadattabile e per questo
anche molto costoso, favoriva al massimo la pratica del riuso. Fino a qualche
decennio fa i frammenti di riuso erano visti come fonti marginali ed
occasionali, tanto da non essere neppure menzionati nei cataloghi e negli
inventari meno recenti, mentre oggi questo appare come un ambito di ricerca
sempre più interessante. Archivi e biblioteche sono spesso ricchi di lacerti
membranacei provenienti da codici e documenti antichi, riutilizzati come
coperte, rinforzi per le legature dei registri e dei faldoni, dorsi, carte di
guardia. Il risultato è spesso un prodotto (sia esso un protocollo, un
bastardello o una vacchetta) “rilegato” da atti, codici o frammenti molto più
antichi di esso. In molti casi l’usura del tempo ha causato il distacco di
queste coperte o di parte di esse. Tali frammenti rappresentano il risultato
dello smembramento di codici che trasmettono testi letterari e di documenti che
trasmettono atti di natura privata, semi-pubblica o statuale, redatti nella
maggior parte dei casi in latino, importanti anche per la storia della
notazione musicale e della miniatura.
Posizione
Contatti
- Tel
- 0737 633052
- as-mc.camerino@cultura.gov.it
- Website
- archiviodistatomacerata.cultura.gov.it