Le legature di pregio della Biblioteca Statale di Cremona

Il 13 ottobre torna la Domenica di carta, l’appuntamento annuale in cui le Biblioteche e gli Archivi del Ministero della Cultura aprono straordinariamente per una giornata speciale e gratuita di visite guidate, eventi e incontri. L’iniziativa è promossa dal Ministero della cultura per valorizzare l’immenso e prezioso patrimonio di carta custodito nelle biblioteche e negli archivi dello Stato.

La Biblioteca Statale di Cremona propone un percorso interamente dedicato alle legature antiche e di pregio in essa conservate.

Prosegue felicemente il percorso dedicato alle legature antiche della Biblioteca Statale di Cremona.

Il progetto, curato dal bibliofilo Federico Macchi, è alla sua seconda pubblicazione.

Nel precedente catalogo, l’introduzione ha illustrato il censimento delle legature di pregio presenti in questa Istituzione che ha consentito di redigere circa 400 schede di commento illustrate, organizzate secondo il progressivo avvicendarsi delle segnature di collocazione, evenienza che consente di sfruttare appieno l’alternanza e la varietà delle tipologie segnalate; esse sono peraltro munite dell’innovativo «QR code» riferito alle note di approfondimento, agevolmente visualizzabili grazie all’oramai corrente cellulare.

Le prime 50 sono state in quella sede proposte, suddivise tra volumi tardo medievali e rinascimentali, sinteticamente valutati in riferimento alla struttura e all’ornamento.

In questa seconda pubblicazione che propone 100 ulteriori legature (n. 51-150), pure realizzate nel Quattro- e Cinquecento (fatta eccezione per il n. 76), questa premessa intende riferire circa le caratteristiche delle produzioni nostrane e straniere contemplate in questa selezione.
Dopo la conferenza, tenuta da Federico Macchi, autore del Catalogo e del prezioso lavoro svolto sugli esemplari conservati nella Biblioteca Statale di Cremona, sarà possibile visitare le Sale Nobiliari di Palazzo Affaitati che per l'occasione ospiteranno  le legature minuziosamente descritte dal bibliofilo Macchi.