La Scuola poetica Siciliana secondo Dante Alighieri
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Descrizione
Castel del Monte vuole ricordare il Sommo Poeta con la pubblicazione sui propri social di un passo del De vulgari eloquentia, vero e proprio trattato di retorica scritto in latino tra il 1303 e il 1304, in cui Dante, passando in rassegna i vari dialetti italiani alla ricerca di una lingua illustre, si sofferma sulla grandezza del volgare di Sicilia.
Questo idioma infatti, proveniente dall’altissima esperienza poetica della “Scuola Siciliana”, si sviluppò durante la prima metà del XIII secolo, intorno alla corte ed alle personalità di Federico II e di suo figlio Manfredi.
Nel De vulgari eloquentia (I,XII,2-4), Dante definisce i poeti della Scuola Siciliana “uomini che hanno poetato solennemente, ciò a che, tutto quello che produssero i migliori fra gli Italiani, appariva dapprima nella corte di tanti sovrani, e per il fatto che la corte avesse sede in Sicilia, è avvenuto che tutto ciò che si è prodotto prima di noi, fu detto siciliano”.
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