La Biennale di Mosaico Contemporaneo al Museo Nazionale di Ravenna
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Informazioni biglietteria
InfoDescrizione
Torna ad animare la
città, a cura del Comune di Ravenna, la Biennale di Mosaico Contemporaneo, un
appuntamento unico nel suo genere che, per tre intensi mesi, invita ad
immergersi in una tecnica dalla storia secolare che non smette di affascinare,
alla scoperta delle molteplici e diversificate forme che la rendono viva e
pulsante. Dalla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Ravenna e con il MAR – Museo d’Arte della città nasce la possibilità di ospitare ben tre eventi espositivi al Museo Nazionale di Ravenna.
A come ACCADEMIA, O come OROBURRI, a cura di Paola Babini e Maria Rita Bentini, raccoglie introno a due
opere di Burri da collezione privata le composizioni di giovani artisti e
artiste del Biennio di Mosaico dell’Accademia che hanno guardato all’oro in
relazione a poetiche individuali diverse, ma tutte toccate dal fascino di un
elemento dominante nello straordinario patrimonio musivo della città, legato al
suo passato tardoantico e bizantino.
The War Isn’t Love: Icone di guerra di un Dio invisibile è il titolo della mostra di Emily
Miller curata da Anna Caterino per Gruppo Mosaicisti di Marco Santi. I mosaici
dell’artista ucraina vivono di un originale cortocircuito simbolico fra storia
antica e contemporanea. Lo stile musivo, seppur rigoroso, tende alla
bidimensionalità delle icone, i volti sono contemplativi e strazianti a un tempo,
i riferimenti culturali rimandano alla tradizione ortodossa mentre la ricerca
dei materiali di supporto richiamano prepotentemente all’attualità. Nell’anacronismo
creato da Miller, l’iconografia sacra diventa immanente e si accosta senza
intenti provocatori alla preziosa raccolta di icone veneto-cretesi del Museo Nazionale
di Ravenna.
Costruire
argini per torcere fiumi di Roberta
Cacciatore a cura di Ambra D’Atri è un frutto delle Residenze musive, residenze
artistiche in cui sviluppare progetti legati alla città di Ravenna e al suo
rapporto con il mosaico. Finanziata dalla Regione Emilia-Romagna e GA/ER
Giovani Artisti Emilia-Romagna, nell’ambito del progetto “Costellazione -
Giovani connessioni creative”, la residenza si è svolte in collaborazione con il
Gruppo Mosaicisti di Marco Santi.